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Cronache

Uccide a coltellate l’ex convivente e poi tenta il suicidio ma non ci riesce

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Non aveva accettato la fine della loro relazione e dopo un anno di lontananza la rabbia omicida e’ esplosa: si e’ presentato nell’abitazione dell’ex compagna con un coltello da sub in mano, l’ha colpita per almeno dieci volte fino ad ucciderla, poi ha accoltellato gravemente l’attuale compagno di 45 anni e infine ha rivolto la lama contro di se’ nel tentativo di suicidarsi. L’ennesimo femminicidio si e’ consumato questo pomeriggio in un appartamento di Montegaldella, piccolo comune vicentino nei pressi dei Colli Berici. Vittima e’ una donna di 43 anni, l’aggressore ha 38 anni e il ferito, l’uomo con cui la vicentina aveva cercato sei mesi fa di rifarsi una vita, 45. Sono tutti residenti in zona. L’accoltellatore si trova ora in condizioni disperate all’ospedale di Padova per varie lesioni da taglio autoinferte al torace e al collo. Meno preoccupanti, anche se gravi, le ferite del secondo uomo, trasportato all’ospedale di Vicenza. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la violenza e’ scattata nei pressi del garage che si trova all’esterno dell’appartamento della vittima, nel quale l’uomo si era recato con la scusa di farsi restituire degli oggetti rimasti in casa dopo la fine della storia d’amore. Non si sa cosa abbia scatenato improvvisamente la furia, forse l’aver visto con i propri occhi il nuovo compagno della vittima o semplicemente le divergenze che l’ex coppia pare avesse per pregresse questioni economiche. Ad essere colpita per prima e’ stata la 43enne, poi l’uomo si e’ avventato per due volte contro l’amico della donna. Quando ormai i due erano a terra, l’ex convivente e’ tornato ad infierire sulla donna, rantolante. Solo dopo essersi accertato che per lei non ci fossero piu’ speranze ha rivolto la lama verso di se’ piu’ e piu’ volte, crollando a terra in un lago di sangue a fianco delle sue vittime. Ad assistere impietrita a tutta la scena e’ stata una vicina di casa che ha allertato i Carabinieri, raccontando che un uomo stava ripetutamente accoltellando due persone. All’arrivo dei soccorsi per la donna non c’era piu’ nulla da fare. L’aggressore, viste le gravissime condizioni, e’ stato portato in elicottero all’ospedale di Padova, mentre l’altro ferito e’ stato ricoverato a Vicenza.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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