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Tutto il Franchi per Bove, Empoli elimina la Fiorentina

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La Fiorentina torna in campo tre giorni dopo il pomeriggio choc del malore in campo di Edoardo Bove, e al suo ragazzo d’oro manda prima dell’ottavo di Coppa Italia un messaggio chiaro: “Torna presto Edo, ti vogliamo bene” appare sul maxischermo del Franchi. Poi, la sfida all’Empoli è ricca di gol ed emozioni, e si conclude dopo il 2-2 dei tempi regolamentari solo ai rigori, dove gli errori viola mandano ai quarti di Coppa i ragazzi di D’Aversa e condannano la Fiorentina di Palladini “Non volevi la maglia, eccoti lo striscione: Edo ti aspettiamo”, e’ la scritta mostrata prima del fischio da tutti i compagni di squadra, staff medico e collaboratori di mister Palladino a sostenere lo striscione, con tanto di cuori disegnati, per Edoardo Bove a tre giorni dal malore che lo ha colpito (proprio al Franchi) al 17′ di Fiorentina- Inter.

Poche ore prima del ritorno in campo al Franchi, sollecitato dallo stesso Bove, il centrocampista romano aveva lasciato il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Careggi di Firenze per essere trasferito in un reparto chiamato Utica, come confermato prima del match dal Dg della Fiorentina Alessandro Ferrari, e dove ha potuto seguire la partita dei compagni. Da sottolineare l’affetto, i cori, la vicinanza anche dei tifosi viola che prima della partita hanno fatto una raccolta fondi per acquistare dei defibrillatori che saranno poi donati a impianti sportivi del territorio fiorentino. Per Kean e compagni non è stata giocare una partita di calcio come altre volte, ma una serata particolare con ancora dentro ad ognuno quanto capitato a Edoardo Bove, che ha segnato tutti in maniera profonda. I giocatori viola hanno giocato per la Fiorentina, lo hanno fatto per i tifosi, lo hanno fatto per sé stessi, lo hanno fatto ancor di più per il compagno e amico Edoardo Bove.

Per quanto riguarda la partita pronti via e a sorpresa l’Empoli, arrivato a Firenze con molti titolari assenti, passa in vantaggio al 4′: Quarta viene anticipato nella propria metà campo, palla dentro per Ekong che entra in area e con un secco diagonale batte Terracciano. Il giocatore dell’Empoli non esulta e in segno di rispetto con la mano fa il gesto del numero 4 per Edoardo Bove. Nella prima parte del primo tempo l’Empoli ha messo più volte in difficoltà la formazione di Palladino con la sua velocità, briosità, non rinunciando anche a giocate ‘dure’. Dall’altra parte i viola, col passare dei minuti, riuscivano ad arrivare facilmente fino all’area di rigore avversaria ma poi non arrivava mai il guizzo vincente.

Al 17′ vanno vicini al pareggio con Moise Kean: bella azione personale di Dodo che taglia il campo, va sulla sinistra e crossa al centro dove c’è il centravanti viola salta e colpisce la palla a due passi dalla linea di porta ma la sfera invece di entrare colpisce l’interno della traversa e non entra. Sul finale di primo tempo di prova anche Sottil, sempre da dentro l’area azzurra, ma il suo tiro viene ribattuto dalla difesa viola. Nel secondo tempo la Fiorentina scende in campo con maggior tenacia, lotta, e voglia di riprendere il risultato. Un forcing fin dai primo minuto della ripresa che viene premiato al 52′: numero di tacco di Richardson (entrato poco prima a Quarta) che chiama al tiro Sottil da dentro l’area, il giovane portiere Seghetti respinge ma non può trattenere il pallone, sul quale si avventa il solito Kean per il più facile dei tredici gol stagionali realizzati. Adesso è tutta un’altra partita dive Ikone, anche lui entrato al posto di Colpani, diventa inarrestabile sull’out di sinistra e le accelerazioni centrali di Beltran costringono D’Aversa a cambiare il suo Empoli con una serie dii sostituzioni.

E al 69′ gli azzurri sfiorano il gol del nuovo vantaggio con un tiro centrale di Esposito ma questa volta trova una grande respinta di Terracciano in calcio d’angolo. La Fiorentina, però, non molla. Ci crede. E trova il gol del vantaggio al 71′ con Riccardo Sottil che dall’incrocio delle righe dell’area di rigore fa partire un tiro, che trova anche una deviazione, e si va a insaccare nell’angolo alla sinistra di Seghetti. E mentre tutti esultano Dodo esulta mostrando la mano al cielo col numero 4 per Edoardo Bove.

Poco dopo, 73′, Palladino manda in campo l’ex Parisi, per Gosens, e l’islandese Gudmundsson, per Beltran, che così torna in campo dopo l’infortunio subito a fine ottobre nella gara di Lecce. Alla ripresa del gioco, però, l’Empoli trova il gol del pareggio: Dodo e Cataldi perdono palla in uscita a centrocampo, Esposito viene lanciato in profondità, controlla, entra in area e col pallonetto batte Terracciano in uscita. Nel finale le due squadre provano a trovare il gol vittoria, senza riuscirci. Ecco, quindi, dopo tre minuti di recupero i calci di rigore, senza passare come da formula Coppa Italia per i supplementari. Terracciano ne para uno, ma sono decisivi gli errori viola di Ranieri e Kean, mentre non sbaglia l’ultimo penalty Sebastiano Esposito, una promessa per il futuro.

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De Laurentiis smentisce voci di dimissioni di Conte: tra noi c’è sintonia speciale, è un uomo vero, orgoglio del Napoli

Aurelio De Laurentiis smentisce sui social le voci sulle presunte dimissioni di Antonio Conte: “Tra noi sintonia speciale. È un uomo vero, dedito al lavoro e orgoglio del Napoli”.

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, interviene sui social per mettere fine alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore su presunte dimissioni di Antonio Conte.
Con un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), il patron azzurro definisce la notizia “una favola”, ribadendo la piena sintonia con l’allenatore e la fiducia nel suo lavoro.


“Tra me e Conte sintonia speciale”

Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte – scrive De Laurentiis –. Amo molto i social perché sono un modo veloce e contemporaneo di far viaggiare i pensieri. Ma voi sapete che non sempre i pensieri sono giusti o condivisibili”.

Il presidente del Napoli prosegue sottolineando il legame che lo unisce al tecnico salentino:
Tra me e Conte esiste da sempre una sintonia speciale, che accomuna uomini che usano le tre ‘C’, che piacciono molto ai napoletani e non solo”.


“Orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero”

De Laurentiis si rivolge poi direttamente ai tifosi, invitandoli a non credere alle voci infondate:
Ai tifosi che hanno letto qualche stupidaggine dico: sono orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero come Antonio Conte, capace di sacrificare ogni secondo della sua vita per la sua professione, con estrema generosità e dedizione”.

Il presidente conclude ribadendo la fiducia nel progetto tecnico:
Questa è la garanzia più importante che si possa dare oggi a un club, ai calciatori e a tifosi esigenti come quelli del Napoli”.


Un messaggio per ricompattare ambiente e squadra

Il tweet di De Laurentiis arriva dopo giorni di tensione per i risultati altalenanti del Napoli e le voci di malumori interni.
Con le sue parole, il presidente azzurro ha voluto riaffermare la piena fiducia in Conte e ricompattare l’ambiente, in vista della ripresa del campionato dopo la sosta.

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Musetti ko all’esordio alle Atp Finals: Fritz troppo solido, l’azzurro cede in due set

Esordio amaro per Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino: l’azzurro perde in due set contro Taylor Fritz. Prossimo avversario sarà l’australiano Alex De Minaur.

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Partenza in salita per Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino. L’azzurro ha ceduto in due set allo statunitense Taylor Fritz, numero 6 del ranking mondiale, con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 42 minuti di gioco. Nonostante la buona intensità, il carrarino non è riuscito a trovare contromisure al servizio devastante e alla continuità da fondo campo del rivale.


Servizio e potenza: la chiave del match di Fritz

Il match è stato combattuto ma Fritz non è mai parso davvero in difficoltà. Lo statunitense ha dominato al servizio, mettendo a segno 13 ace e vincendo l’84% dei punti con la prima palla, e gestendo gli scambi con sicurezza grazie ai colpi da fondo campo.
Musetti ha cercato di imporre il suo tennis fatto di variazioni e rovesci in slice, ma il sintetico veloce del Pala Alpitourha premiato la maggiore potenza e stabilità dell’avversario.

Il primo break è arrivato già nel quarto game, con Fritz che ha chiuso il set 6-3. Nel secondo parziale, l’americano ha strappato di nuovo il servizio all’azzurro nel terzo gioco, mantenendo poi il vantaggio fino al 6-4 finale.


Musetti accolto dall’ovazione del pubblico

L’ingresso in campo di Musetti è stato salutato da un lungo applauso del pubblico torinese, che ha sostenuto l’azzurro per tutto l’incontro. Il giovane toscano ha mostrato determinazione e personalità, ma non è bastato per arginare la forza di Fritz, in grande condizione.


Le parole di Fritz e la prossima sfida di Musetti

“Sono molto contento di quello che ho fatto in tutta la partita – ha commentato Fritz a fine match – soprattutto nel primo set. Sono rimasto concentrato e sono felice di come ho chiuso. La stagione è stata lunga e sono un po’ stanco, ma quando vengo a Torino, in un torneo così importante, è facile motivarsi per dare il massimo”.

Per Musetti, il prossimo ostacolo sarà Alex De Minaur, australiano tenace e veloce, in un match che diventa già decisivo per restare in corsa alle Finals.

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Roma batte l’Udinese 2-0 e torna in vetta: decidono Pellegrini e Celik

La Roma vince 2-0 contro l’Udinese con i gol di Pellegrini su rigore e Celik, ritrova la vetta della Serie A e chiude con un altro clean sheet. Grande prova difensiva e sesto clean sheet stagionale per Svilar.

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La Roma ritrova la vetta della Serie A e il sorriso, battendo l’Udinese 2-0 allo stadio Olimpico.
I gol di Pellegrini su rigore e di Celik nella ripresa regalano ai giallorossi tre punti pesanti e un primato condiviso con l’Inter, al termine di una gara solida, intensa e chiusa senza subire reti per la sesta volta in campionato.
Per i friulani, invece, arriva un brusco stop dopo il successo sull’Atalanta che aveva riacceso le ambizioni europee.


Pellegrini sblocca su rigore, Roma padrona del gioco

In avvio, l’atmosfera all’Olimpico si accende con l’omaggio della Curva Sud a Rizzitelli, Nela e Giannini, prima che l’attenzione si sposti sul campo.
Gasperini, premiato come miglior tecnico di ottobre, deve fare a meno di Dybala e Ferguson, e si affida a Dovbyk, Soulé e Pellegrini.
Dall’altra parte, Runjaic schiera l’ex Zaniolo, accolto dai fischi del pubblico giallorosso.

La Roma impone il ritmo e sfiora il vantaggio con Celik, poi con Cristante, che centra il palo con un gran destro dal limite.
L’Udinese risponde con Atta e Kamara, ma al 38’ la svolta: un cross di Mancini trova il braccio di Kamara, e dopo revisione VAR l’arbitro Collu assegna il rigore.
Dal dischetto Pellegrini spiazza Okoye per l’1-0, poco prima che Dovbyk sia costretto a lasciare il campo per un problema muscolare.


Celik raddoppia, Svilar blinda il risultato

Nella ripresa l’Udinese alza il baricentro e Buksa impegna Svilar, ma la Roma chiude i conti al 63’: ancora Manciniprotagonista con l’assist per Celik, che di destro firma il 2-0.
I giallorossi amministrano con maturità e rischiano solo su un errore di Ndicka che regala palla a Zaniolo, ma il suo sinistro viene respinto dal portiere romanista.
Nel finale, Svilar vola a deviare un colpo di testa di Solet e difende il sesto clean sheet stagionale, mentre Atta colpisce il palo.


Gasperini soddisfatto, Roma da capolista

La Roma chiude così con una vittoria netta e una prestazione convincente: solidità difensiva, equilibrio e concretezza hanno permesso ai giallorossi di riprendersi la vetta e di arrivare alla sosta per le Nazionali nel miglior modo possibile.
Per Gasperini, un’altra prova di maturità che conferma la Roma tra le grandi protagoniste della stagione.

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