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Tutti ai piedi di Ancelotti, e il Real aspetta Mbappé

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“E ora pensiamo alla sedicesima”. Bastano queste parole, dette dopo il trionfo a Wembley sia da Carlo Ancelotti che dal presidente Florentino Perez, per spiegare cosa sia il Real Madrid, e la mentalità che lo porta a essere di nuovo in cima. E’ il club migliore e più vincente d’Europa e primeggia anche nel mondo. Nella massima competizione europea per club non perde una finale dal 1981, quando a Parigi venne battuto 1-0 dal Liverpool, e dal 2014 a oggi ha vinto 6 volte la Champions, tre con Ancelotti in panchina e tre quando alla guida delle ‘merengues’ c’era Zinedine Zidane.

Nell’albo d’oro ne conta 15, più del doppio del Milan, che con 7 è il più immediato ‘inseguitore’. Così i vari Nacho, Carvajal, Modric e Kroos hanno eguagliato un’altra leggenda ‘madridista’, Francisco ‘Paco’ Gento, l’unico che finora era riuscito a vincere per sei volte la Coppa Campioni/Champions. Gode anche Florentino Perez, l’uomo che inventò ‘ i ‘Galacticos’ perché, come ha fatto notare Ancelotti, “Florentino ha superato Bernabeu come presidente più vincente, lui è un’altra leggenda”. Inutile aggiungere che tutte e sei le volte che il Real ha vinto la Champions, poi ha conquistato anche il Mondiale per club a fine anno.

Ma alla ‘Casa Blanca’, mentre ci si gode la parata sul bus scoperto per ‘La 15/a’ che a Madrid ha mobilitato centinaia di migliaia di persone, si pensa già al futuro e forse già domani potrebbe essere ufficializzato l’arrivo di Kylian Mbappé, ennesima perla di una galleria di campioni che non finisce mai, basti pensare a quanto ha fatto Bellingham in questi mesi, e che si arricchirà anche con l’arrivo, non appena diventerà maggiorenne, del nuovo fenomeno brasiliano Endrick.

Per il ragazzino ex Palmeiras non sarà facile trovare subito spazio, ma ha già fatto sapere di essere felice di avere “la possibilità di crescere con un maestro come Ancelotti”. Il quale un problema lo avrà, ne ha parlato prima e dopo la finale, dicendo che “Kroos è insostituibile” e a nulla sono valse le parole per convincere il centrocampista a ripensarci: “E’ tedesco, quindi testardo, ma lui lascia alzando una Coppa dei Campioni, e lo hanno fatto in pochi”. Avanti tutta quindi, nel segno di Florentino Perez che nel dopo Wembley ha parlato anche di “septete”. Cosa vuol dire? Che nella prossima stagione il Real Madrid avrà la possibilità di conquistare sette titoli in un’unica stagione.

La prima con cui dovrà fare i conti, il prossimo 14 agosto a Varsavia, sarà l’Atalanta, vincitrice dell’Europa League e quindi rivale per la Supercoppa Europea. Poi toccherà, il 18 dicembre, alla rinata Coppa Intercontinentale, dove il Real è già in finale. Sul fronte interno l’obiettivo sarà vincere tutto, a partire dalla Supercoppa nazionale che si disputerà in Arabia Saudita e poi Liga e Coppa del Re di Spagna. Ma il fronte a cui tiene di più sarà, ovviamente, quello internazionale, con la 16/a Champions da ‘agganciare’ e il primo Mondiale per club a 32 squadre, che si disputerà negli Usa. Il Real Madrid è già nei libri di storia, ma vuole continuare a farla diventando il primo club a vincere questa nuova competizione fortemente voluta dalla Fifa. Sette obiettivi, cose mai viste, ecco perché Ancelotti non vede l’ora di ricominciare.

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Federica Brignone applaude Sinner: “Ingiocabile nei momenti chiave, che forza mentale”

Federica Brignone, campionessa del mondo di sci, elogia Sinner dopo la vittoria su Zverev alle Atp Finals: “Nei momenti difficili diventava ingiocabile. Mi sono emozionata”.

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La campionessa del mondo di sci alpino Federica Brignone si è lasciata conquistare dal talento e dalla determinazione di Jannik Sinner durante la sfida con Alexander Zverev alle Atp Finals di Torino. Presente tra il pubblico dell’Inalpi Arena, l’atleta azzurra ha commentato la partita con parole di grande ammirazione:
È stata una bella partita. Sinner ha mostrato la sua forza mentale nei punti importanti. Ogni volta che andava sotto, diventava ingiocabile. Zverev era disperato, ho pensato: mamma mia, deve essere tosta per lui.”

“La concentrazione dei tennisti mi sorprende”

Brignone ha sottolineato quanto sia rimasta colpita dalla capacità di concentrazione dei tennisti, soprattutto in un contesto rumoroso e coinvolgente come quello delle Finals.
Quello che mi sorprende è come riescono, nonostante il rumore e la gente così vicina, a concentrarsi così bene. A me questo creerebbe un sacco di problemi. È anche abitudine, chiaramente. Ma mi sorprende che la gente non capisca che è importante lasciare gli atleti nel silenzio.”

“Mi sono emozionata”

La sciatrice valdostana, abituata a palcoscenici internazionali ma molto diversi per atmosfera, ha confessato di aver vissuto il match con grande partecipazione emotiva:
Comunque mi sono emozionata”, ha concluso Brignone, che condivide con Sinner la stessa attitudine alla disciplina, alla concentrazione e alla freddezza nei momenti decisivi — qualità che, anche fuori dalla neve, portano gli azzurri sul tetto del mondo.

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Sinner batte Zverev e vola verso le semifinali delle ATP Finals di Torino

Jannik Sinner domina anche Zverev in due set alle ATP Finals di Torino e centra la seconda vittoria consecutiva, avvicinandosi alle semifinali.

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Jannik Sinner continua la sua marcia trionfale alle ATP Finals di Torino. Il numero due del mondo ha sconfitto Alexander Zverev in due set, 6-4, 6-3, in un’ora e trentasette minuti di gioco, regalando al pubblico dell’Inalpi Arena un’altra prestazione di alto livello.

Due su due per Jannik

Con questa vittoria, Sinner mette a segno la seconda affermazione in due gare e si avvicina alla qualificazione matematica per le semifinali. Solidissimo al servizio e preciso nelle accelerazioni, l’azzurro ha gestito con lucidità i momenti chiave del match, strappando il servizio a Zverev nei momenti decisivi dei due set.

Ora testa alle semifinali

“Mi sento bene, sto giocando con fiducia e il pubblico mi dà una spinta incredibile”, ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. Per il tennista altoatesino è già tempo di pensare alle semifinali, che potrebbero arrivare con una giornata d’anticipo.

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Atp Finals Torino, tensione alle stelle: Musetti infiamma il pubblico, Aliassime batte Shelton e sogna la semifinale

Sale la tensione alle Atp Finals di Torino: Musetti conquista il pubblico con la sua rimonta, Aliassime elimina Shelton dopo una battaglia di due ore e mezza. Sinner attende l’ultimo match per il passaggio in semifinale.

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L’atmosfera si fa sempre più incandescente alle Atp Finals di Torino, dove gli otto migliori tennisti del mondo si contendono il titolo di “Maestro dei Maestri”. Le prossime sfide saranno decisive per il passaggio alle semifinali, e ogni errore può costare caro.

I riflettori restano puntati sui grandi favoriti, Carlos Alcaraz, numero 1 del ranking, e Jannik Sinner, campione in carica, entrambi attesi a confermare il proprio valore in un torneo che, su un campo sempre più veloce, si sta trasformando in una successione di battaglie fisiche e mentali.


Musetti conquista Torino con una rimonta da applausi

La partita più emozionante finora è stata quella di Lorenzo Musetti, capace di ribaltare il match contro l’australiano Alex De Minaur con una rimonta clamorosa.
Il successo dell’azzurro ha infiammato la città: «A Torino oggi tutti ne parlano», raccontano i presenti tra bar e saloni di bellezza.
Complice anche la presenza della compagna di Musetti, prossima al parto, il tennista toscano ha mostrato uno charme e una determinazione che lo hanno consacrato idolo del pubblico piemontese.


Aliassime elimina Shelton dopo una battaglia da record

Ma il match più spettacolare si è giocato tra Felix Auger Aliassime e Ben Shelton. Due ore e 25 minuti di colpi potenti, scambi infiniti e tensione alle stelle.
Alla fine l’ha spuntata il canadese con il punteggio di 4-6, 7-6 (7), 7-5, conquistando il favore del pubblico dell’Inalpi Arena.

Shelton ha dominato al servizio, toccando 235 km/h, nuovo record delle Finals, ma ha pagato la discontinuità e l’irruenza — culminata nel lancio della racchetta dopo un break subito nel primo set. Aliassime, più lucido e costante, ha rimontato punto dopo punto, concretizzando due break su sette occasioni e ribaltando l’incontro.
Con questa vittoria, se venerdì dovesse superare Zverev, il canadese potrebbe volare in semifinale, mentre Shelton è ormai fuori dai giochi.


Sinner in preparazione, occhi puntati sul match decisivo

Per Jannik Sinner la qualificazione passa dall’ultima sfida contro proprio Shelton, un match che potrebbe regalargli la certezza della semifinale.
L’altoatesino continua a prepararsi con grande concentrazione, alternando lavoro fisico e tecnico.
Negli ultimi allenamenti ha affrontato il giovane ceco Maxim Mrva, appena 18 anni: «Mi ha dato tanti consigli – ha raccontato Mrva – soprattutto sul diritto. È stato emozionante fare un punto a lui e ricevere l’applauso del pubblico».

Le Finals di Torino entrano così nella loro fase più intensa, tra record, emozioni e colpi di scena, con gli azzurri pronti a scrivere nuove pagine del tennis mondiale.

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