Semaglutide e tirzepatide, noti come gli “anti-diabetici dimagranti”, stanno dominando il dibattito pubblico e scientifico. Questi farmaci, progettati per trattare il diabete di tipo 2, si sono guadagnati il soprannome di “farmaci dei miracoli” grazie al loro effetto dimagrante. Tuttavia, il loro utilizzo indiscriminato solleva interrogativi etici e medici.
Come funzionano i farmaci?
Entrambi i farmaci appartengono alla classe degli agonisti del GLP-1, un ormone intestinale che regola sazietà e glicemia. Mimano l’azione del GLP-1, agendo più a lungo dell’ormone naturale e, nel caso di tirzepatide, attivano anche i recettori di un altro ormone simile (GIP), potenziandone gli effetti. Il risultato? Una perdita di peso fino al 20-25% in un anno per i pazienti responsivi.
A chi sono destinati?
Semaglutide e tirzepatide sono approvati per adulti con diabete di tipo 2 o obesità, con dosaggi distinti per le due condizioni. La prescrizione può avvenire tramite medico di famiglia, endocrinologo o dietologo, ma l’uso per scopi estetici è inappropriato e potenzialmente pericoloso.
Potenziali benefici oltre il diabete
Questi farmaci mostrano promesse anche in altre patologie: riduzione del rischio cardiovascolare, rallentamento della progressione del fegato grasso e protezione contro malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per consolidare questi dati.
Effetti collaterali e rischi
Gli effetti collaterali più comuni includono nausea, vomito, dolori addominali e alterazioni intestinali, solitamente transitori. Rari ma gravi sono i rischi di pancreatiti, calcoli biliari e possibili influenze negative su tumori tiroidei e pancreatici, nonché segnalazioni di pensieri suicidari. Monitoraggi regolari sono cruciali per garantire la sicurezza del trattamento.
Cosa succede quando si interrompe il trattamento?
La sospensione comporta spesso un graduale recupero del peso perso, poiché vengono meno gli effetti sul controllo di fame e sazietà. Ciò rende evidente che il farmaco non è una soluzione definitiva senza un cambiamento dello stile di vita.
Perché l’uso va regolato?
L’abuso di questi farmaci per scopi estetici non solo aumenta il rischio di effetti collaterali gravi, ma può compromettere la disponibilità per i pazienti che ne hanno reale necessità, come già accaduto in Italia. Inoltre, l’acquisto su canali non autorizzati espone a pericoli legati a prodotti contraffatti o mal conservati.
Un fenomeno globale e un dibattito etico
L’uso crescente di semaglutide e tirzepatide, promossi da celebrità e discussi sui social, evidenzia un fenomeno che va oltre il campo medico, toccando la sfera etica. L’accesso a questi farmaci dovrebbe essere garantito a chi ne ha reale bisogno, evitando un consumo irresponsabile che potrebbe trasformare una risorsa terapeutica in un rischio per la salute pubblica.