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Tumori della mammella, lo studio del CEINGE di Napoli: il virus Herpes simplex può sconfiggere le cellule tumorali 

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Il virus Herpes simplex, modificato geneticamente in laboratorio, può essere impiegato per generare farmaci biologici in grado di riconoscere selettivamente e contrastare le cellule tumorali dei carcinomi mammari HER2-negativi, che comprendono anche il TNBC, il carcinoma mammario triplo negativo, il sottotipo più aggressivo dei tumori al seno. È quanto emerge dagli studi portati avanti ormai da cinque anni dai ricercatori del CEINGE-Biotecnologie avanzate di Napoli e dal Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università Federico II, in collaborazione con la NousCom Srl. A guidare il team il professor Nicola Zambrano, docente di Biologia molecolare alla Federico II e Group leader al CEINGE, nei cui laboratori lavora alla messa a punto di nuove tecnologie per la selezione e la produzione di farmaci biologici per sperimentazioni precliniche.

“Herpes simplex appartiene ad una famiglia di virus con cui l’uomo convive da sempre – spiega a Juorno il professor Zambrano -, basti pensare alle comuni manifestazioni di herpes labiale”. Attraverso alcune modificazioni genetiche, il virus viene educato a riconoscere e aggredire selettivamente le cellule tumorali, senza intaccare le cellule normali. A orientare la scelta verso l’herpes simplex, è stato il fatto che contro questo virus esistono dei farmaci antivirali in grado di controllarne l’infezione. “Il virus oncolitico viene iniettato nel paziente oncologico. Nel caso in cui il virus dovesse diventare più aggressivo e sfuggire al controllo del sistema immunitario, cominciando a replicare, noi disponiamo del farmaco per poterlo contrastare. Questo fattore rende herpes simplex più sicuro e dunque un modello di elezione per lo sviluppo di farmaci biologici ad attività antitumorale, o più precisamente, oncolitica”, chiarisce Zambrano. 

Se da una parte il virus distrugge le cellule tumorali, dall’altra contribuisce altresì alla riattivazione del sistema immunitario, una linea di difesa rimasta sopita nel paziente che sviluppa il tumore. “I vantaggi dei vettori virali da noi generati, validati mediante sperimentazione su cellule e in modelli preclinici – spiega Zambrano – risiedono nel corretto bilanciamento di efficacia nell’attivazione della risposta immunitaria antitumorale e della specificità oncolitica verso il tumore”. 

Il laboratorio del CEINGE diretto dal professor Zambrano consente a tantissimi studenti e dottorandi di biotecnologie di formarsi a livello teorico e pratico sull’utilizzo di metodologie e approcci innovatici della ricerca molecolare, in modo particolare per la cura dei tumori. “Questi studi vanno avanti ormai da cinque anni e nascono dall’interazione fra gruppi di ricerca accademici (Federico II e CEINGE, ndr) e l’azienda biotecnologica NousCom – chiarisce il docente -. Questo percorso condiviso è stato molto fruttuoso perché ha non solo generato delle potenziali nuove armi contro i tumori, ma ha anche formato su tematiche innovative tanti studenti e dottorandi di ricerca. L’interazione fra accademia e azienda biotecnologica privata è fondamentale e il nostro lavoro è la prova dell’efficacia di sodalizi del genere”.

I vettori virali sviluppati dagli studi del CEINGE possono essere impiegati in combinazione con l’immunoterapia, che si sta sempre più affermando come il quarto presidio per le cure anticancro, in aggiunte a terapie sicuramente più invasive quali chemioterapia, radioterapia e chirurgia. “Possiamo migliorare ancora di più l’efficacia del virus con l’immunoterapia, somministrando cioè al paziente degli anticorpi che contribuiscono in modo determinante a risvegliare l’attività sopita del sistema immunitario”, chiarisce Zambrano. 

Il virus si aggiunge a quelli generati in collaborazione con l’Università di Bologna. “Abbiamo iniziato a lavorare con un virus che colpiva una certa percentuale di tumori della mammella, quelli di tipo HER2 positivo. Con questo nuovo virus aumentiamo il nostro raggio d’azione. D’altra parte – conclude il professore -, uno dei compiti delle attuali biotecnologie è proprio quello di contribuire a generare un arsenale di possibilità, tanti diversi proiettili che possano colpire il più ampio numero possibile di tumori. Il nostro, chiaramente, è un modello preclinico; confidiamo però che in prospettiva possa portare a nuove possibilità di cura contro i tumori”. 

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Esteri

Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cronache

Caso Ferragni-Balocco, per il tribunale hanno ragione i consumatori: fu pratica scorretta

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La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza significativa riguardante il caso Balocco, il ruolo di Chiara Ferragni, che hanno attirato l’attenzione nazionale. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato da diverse associazioni, tra cui il Codacons, Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef, contro la campagna di beneficenza condotta dall’industria dolciaria Balocco. La campagna in questione era stata realizzata attraverso la vendita di pandori griffati dall’influencer Chiara Ferragni, a favore di un ospedale torinese.

La giudice Gabriella Ratti ha emesso una dichiarazione che conferma le accuse mosse dalle associazioni ricorrenti. Secondo quanto riportato dalle associazioni stesse, la sentenza ha accertato la pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda Balocco. Inoltre, ha evidenziato l’ingannevolezza dei messaggi diffusi al pubblico riguardo alla natura benefica della campagna associata alla vendita del prodotto.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pratiche commerciali e delle campagne di beneficenza condotte dalle aziende. Mette in luce la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle imprese nell’affrontare iniziative di questo tipo. La decisione del tribunale di Torino sottolinea l’importanza di verificare attentamente le pratiche di marketing e di beneficenza per garantire che siano etiche e rispettose dei consumatori.

Il caso Balocco ha suscitato un dibattito su scala nazionale riguardo alla relazione tra marketing, beneficenza e trasparenza aziendale. È probabile che questa sentenza abbia un impatto significativo sul modo in cui le aziende progettano e promuovono le loro campagne di responsabilità sociale d’impresa, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore chiarezza e autenticità nelle loro iniziative benefiche

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Economia

Ue: Italia resta vulnerabile su debito, deficit e crescita

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“L’Italia continua a far fronte alle vulnerabilità legate all’elevato debito pubblico, abbinato a consistenti deficit di bilancio e a una debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e di alcune debolezze residue nel settore finanziario”. E’ quanto si legge nelle conclusioni degli esami approfonditi della Commissione europea, nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici del Paese.
“Il rapporto debito pubblico/Pil dell’Italia è diminuito nettamente di circa 15 punti percentuali rispetto al suo picco durante la crisi pandemica, principalmente a causa della forte crescita del Pil nominale, mentre i deficit di bilancio sono rimasti elevati – ricorda l’esecutivo comunitario -. Tuttavia, con il 139,8% del Pil nel 2023 secondo le previsioni autunnali 2023 della Commissione, il rapporto debito pubblico è ancora elevato e si prevede che la tendenza al ribasso si invertirà quest’anno e il prossimo. Ciò è dovuto principalmente a un ampio aggiustamento stock-flussi che incrementa il debito, ancora consistente anche se in diminuzione, ai disavanzi pubblici e a un differenziale tra crescita nominale e tasso di interesse meno favorevole”.
“Inoltre, gli ingenti costi del servizio del debito limitano ulteriormente la portata del governo per quanto riguarda le politiche fiscali a sostegno della crescita. I rischi per la sostenibilità fiscale rimangono elevati nel medio e medio termine nel lungo termine”, afferma anche Palazzo Berlaymont. Sulla produttività la Commissione segnala un “andamento piatto” che riflette “persistenti carenze strutturali” con “condizioni di finanziamento più restrittive” che “smorzano le prospettive di un ulteriore incremento del capitale”.
“Le banche italiane sono ancora notevolmente esposte al rischio di credito sovrano e all’andamento dei prestiti garantiti dallo Stato nei loro bilanci – nota tra l’altro l’Idr della Commissione -. La qualità degli attivi bancari è notevolmente migliorata e la redditività è aumentata parallelamente alla normalizzazione della politica monetaria, anche se le banche potrebbero dover affrontare sfide man mano che l’impatto economico della stretta finanziaria si espande ulteriormente”. “Una materializzazione dei rischi derivanti da queste vulnerabilità potrebbe avere ripercussioni su altri Stati membri attraverso vari canali, di modo che le vulnerabilità abbiano rilevanza transfrontaliera”, afferma tra l’altro la Commissione.
Bruxelles segnala infine nelle proprie conclusioni degli esami approfonditi che “rimane essenziale mantenere il ritmo di attuazione del Pnrr, comprese le misure a sostegno delle competenze e della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei giovani”.

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