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Tumori del sangue per 35mila italiani, ora abbiamo armi più precise per guarire

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Cinquant’anni fa i tumori del sangue spezzavano i sogni di quanti ne erano affetti. Erano neoplasie per le quali anche solo comunicare la diagnosi al paziente era una sofferenza per il medico, dato che le possibilità di guarire erano bassissime. Ora per i circa 35mila italiani colpiti ogni anno la situazione e’ diversa: i tumori del sangue possono essere affrontati a viso aperto e la battaglia puo’ essere vinta. La ricerca scientifica ha messo a disposizione cure innovative che si basano fondamentalmente su quelli che sono comunemente noti come farmaci ‘intelligenti’, capaci di colpire solo le cellule tumorali. Il prossimo decennio si candida ad essere quello in cui potrebbe cambiare in maniera ulteriormente significativa la prognosi di queste malattie. A lanciare un messaggio ottimistico, anche se la ricerca va avanti e vi sono alcune categorie come quella degli anziani, su cui ancora occorre puntare maggiormente l’attenzione, e’ il presidente dell’Ail, Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, Sergio Amadori, in un incontro per il lancio del congresso Leukemia 2019, il 24 e il 25 maggio a Roma.

“Cinquant’anni fa quando è partita Ail – spiega Amadori- nessuno guariva di un tumore del sangue, oggi molte neoplasie possono guarire”. Il presidente Ail fa l’esempio di una “leucemia conosciuta tanti anni fa come fulminante, la leucemia promielocitica, in cui l’85-90% dei pazienti moriva entro un mese, mentre oggi guarisce nel 95% dei casi”. O ancora della “leucemia linfoblastica acuta, una forma molto aggressiva, nel bambino oggi guarisce nel 90% dei casi”. Anche il linfoma di Hodgkin “oggi guarisce nell’85%-90%dei casi” sottolinea ancora Amadori, specificando anche pero’ che “ci sono delle forme di leucemia acute in cui le possibilita’ di guarigione soprattutto nell’anziano rimangono ancora 15-20%”. Ail ha investito nella ricerca 133 milioni.

“La sfida futura – spiega Amadori – è migliorare la capacità di capire meglio come nascono questi tumori. Negli ultimi dieci anni c’e’ stata un’accelerazione nei progressi della ricerca,nella prossima decade cambiera’ in maniera significativa la prognosi”. In un futuro prossimo si affaccia anche la tecnica CAR-T, che consiste nel manipolare geneticamente le cellule del sistema immunitario, i linfociti, per renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumore, sulla quale pero’ gli esperti sono cauti. “Entro fine anno -aggiunge Amadori- dovrebbero essere messe un commercio in Italia. Alla luce del fatto che sono ancora terapie sperimentali soprattutto perche’ non si conosce fino in fondo la tossicita’, Aifa e Ministero vorranno mettere insieme un certo numero di centri specializzati”. Non saranno per tutti i pazienti e non per tutte le patologie. “Sappiamo gia’ che la leucemia linfoblastica acuta risponde bene – prosegue il presidente Ail- rispondono bene i linfomi, si e’ aggiunto anche il mieloma. Pero’ ci sono altre patologie tumorali in cui ancora si e’ in fase molto sperimentale”.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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