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Truffa a nome di Crosetto, pronta la denuncia del ministro

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Arriverà a breve l’esposto del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha visto il suo nome usato per mettere a segno una truffa nei confronti di una serie di imprenditori e professionisti di rilievo a cui sono stati chieste cifre da capogiro per liberare fantomatici giornalisti rapiti in Medio Oriente. “La mia denuncia è già pronta”, ha reso noto il ministro che, svelando il raggiro, ha messo in guardia molte persone ed evitato loro di cadere nella trappola dei truffatori. La denuncia del ministro ipotizzerebbe la sostituzione di persona.

Il titolare della Difesa, riguardo all’intenzione della Procura di Milano di raccogliere la sua deposizione, ha spiegato che al momento “non c’è appuntamento che io sappia”. E poi ha ricordato che la vicenda, per cui sono stati contattati molti imprenditori, è nata da una sua segnalazione, dopo che uno dei ‘bersagli’ lo ha avvertito di aver ricevuto una telefonata con la richiesta di denaro. “Ho inviato i carabinieri a casa della prima persona che mi ha avvisato e ho segnalato” quanto accaduto “all’autorità giudiziaria e ai servizi”.

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Molestie sessuali, docente liceo arrestato nel Torinese

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“Non pensavo potesse essere una situazione che creava disagio. Se questo è successo sono veramente dispiaciuto”. Parlava così, a gennaio, l’insegnante cinquantenne di Ciriè, nel Torinese, arrestato ieri dai carabinieri della compagnia di Venaria Reale nell’ambito di un’inchiesta per molestie e violenze sessuali. Le parole del professore di materie scientifiche, sospeso dal liceo Fermi-Galilei di Ciriè già a metà gennaio, fanno parte di un video postato su diversi canali social, diventato virale quando è venuta a galla l’indagine sul suo conto da parte della procura di Ivrea.

Nelle ultime settimane, dopo che una denuncia di alcuni genitori ha fatto scattare gli accertamenti, i carabinieri hanno sentito diversi ragazzi, che hanno confermato le particolari attenzioni dell’insegnante, in alcuni casi sfociate in carezze e palpeggiamenti. Alcuni video, relativi proprio agli episodi che la procura contesta al professore, sono stati anche diffusi sui social, senza alcuna restrizione. Immagini in cui si noterebbero atteggiamenti non consoni da parte dell’insegnante nei confronti di alcuni allievi. Sono stati gli stessi studenti a registrare quelle clip. Il dirigente scolastico dell’istituto superiore Fermi-Galilei di Ciriè, Vincenzo Giammalva, era intervenuto già a febbraio scrivendo una lettera a tutti i genitori dopo la sospensione dell’insegnante, poi sostituito da una collega.

Il preside aveva espresso “vicinanza a coloro, tra gli studenti, che sono stati coinvolti”, assicurando il suo impegno a fare “di tutto per ristabilire un ambiente sereno e tranquillo, in modo da procedere nel cammino di questo anno scolastico”. A nome dell’istituto poi il dirigente aveva garantito “il massimo riserbo anche per salvaguardare gli studenti, le studentesse e il personale”, in attesa dell’esito del lavoro degli organi competenti. Benché le indagini siano ancora in corso, coordinate dal pubblico ministero Ludovico Bosso, ieri è arrivata la misura cautelare nei confronti dell’uomo, che per ora si trova ai domiciliari. Sull’arresto avrebbero pesato in questa prima fase proprio le deposizioni rese da una quarantina di studenti, sentiti in modalità protetta dagli investigatori. La procura cercherà di chiarire il prima possibile per quanto tempo siano andati avanti questi atteggiamenti da parte dell’insegnante, anche per dare una dimensione temporale di quanto accaduto. Al vaglio degli inquirenti c’è inoltre la posizione di chi ha diffuso sui social i video registrati in classe, circostanza che ha rischiato di complicare ulteriormente il delicato lavoro dei carabinieri.

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Renzi, terzo mandato De Luca? Aspettiamo decisione Consulta

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“Vedremo cosa accadrà il 9 aprile quando la Corte Costituzionale deciderà sulla possibilita’ del terzo mandato”. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi in riferimento alle prossime elezioni regionali in Campania, prima della presentazione del suo libro ‘l’Influencer’ a Pompei (Napoli). “Oggi la novità importante, secondo me, è una sorta di apertura che il ministro Piantedosi, ha dato al Veneto per votare nel 2026” ha spiegato ai cronisti.

“Quindi, vediamo se si vota nell’ ottobre 2025 o in primavera 2026. In ogni caso, è evidente che noi in questo momento stiamo nella maggioranza che sostiene De Luca – ha aggiunto – Abbiamo i nostri consiglieri Tommaso Pellegrino, Enzo Alaia, Francesco Iovino, Enzo Santangelo, il nostro assessore Nicola Caputo, la squadra guidata da Armando Cesaro”. “Stiamo lavorando molto bene con Enzo De Luca così come stiamo lavorando molto bene con Gaetano Manfredi nel Comune di Napoli. Attendiamo di sapere cosa accadra’ il 9 aprile. E vedremo le prossime mosse”, ha concluso.

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Sequestrati 25 telefoni nel carcere napoletano di Secondigliano

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Venticinque telefoni – tra smartphone e micro cellulari – sono stati trovati e sequestrati nel carcere di Napoli-Secondigliano dalla Polizia Penitenziaria. “Gli agenti non danno tregua alla criminalità”, commenta l’Uspp con il presidente Moretti e il segretario regionale Auricchio. “Sotto la guida della direttrice del carcere e del comandante – spiegano i due sindacalisti – sono stati trovati 16 telefoni nel reparto media sicurezza mentre 9 smartphone invece sono stati trovati giovedì in uno dei reparti alta sicurezza. “La polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano – ribadiscono Moretti e Auricchio – si sta distinguendo nell’attività di prevenzione per i continui ritrovamenti di cellulari e droga. Abbiamo chiesto più volte, come sindacato, di dotare la polizia di strumenti tecnologicamente avanzati, come i jammer, per schermare le sezioni detentive delle carceri per evitare specie alla criminalità organizzata di mantenere legami con l’esterno”. “A Secondigliano – concludono – nonostante un deficit di organico la polizia penitenziaria si riesce ad assicurare comunque l’ordine e la sicurezza interna”.

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