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Tre croci per i dirigenti del Bologna, le maglie con i topi per i tifosi granata, ma anche le decisioni della Procura federale sulle penalizzazioni

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Questo è l’altro calcio, quello che non ci piace, fatto di tifo malato o meglio, di delinquenza, di illeciti, di ricorsi e reclami: da Torino a Bologna passando per Roma dove c’è la II sezione della Corte Federale d’Appello. Nella città della Mole sono stati identificati dalla Polizia gli autori dei manifesti insultanti nei confronti dei tifosi granata comparsi l’11 dicembre scorso sui muri di Torino, ovvero con un topo in maglia granata che veniva ricacciato in un tombino da un braccio bianconero. Sopra il disegno, c’era la scritta: “Questa settimana i topi escono a cercare rogne. Granata tornate nelle fogne”. Sono sette i tifosi della Juventus,  sottoposti a daspo dal questore di Torino, Francesco Messina. “La condotta – si legge in una nota della Questura – rappresenta un incitamento o un’induzione alla violenza e puo’ contribuire ad innalzare l’animosità tra le due tifoserie, mettendo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica”.

I carabinieri stanno lavorando invece a Bologna per identificare gli autori di un messaggio inquietante: tre croci con i nomi di altrettanti dirigenti della società rossoblu, fatte trovare davanti al centro tecnico felsineo. Per il momento non i sono state rivendicazioni, si indaga però fra le tifoserie.

Fin qui gli ultras di Juve e Bologna. A Roma si è riunita la II sezione della Corte Federale d’Appello ed ha respinto i ricorsi presentati dalla Triestina, dal Cuneo e dal Monopoli, confermando rispettivamente 1 punto, 3 punti e 2 punti di penalizzazione in classifica per i tre club, da scontarsi in questa stagione sportiva. Sono stati invece parzialmente accolti i ricorsi della Lucchese, del Matera e dell’Arzachena Costa Smeralda riducendo da 11 a 8 i punti di penalizzazione per la Lucchese, da 8 a 5 per il Matera, mentre per l’Arzachena è stato confermato 1 punto di penalizzazione e ridotta l’inibizione a due dirigenti del club sardo. Per il Rende – che ha fatto ricorso contro la sanzione della penalizzazione di 1 punto in classifica e l’inibizione per Giuseppe D’Aniello – è stata predisposta l’ordinanza.

 

 

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Calcio, Rocchi a Open Var: è stata una giornata positiva

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Gianluca Rocchi, designatore arbitrale, è stato ospite di Dazn per la seconda puntata di ‘Open Var’ in cui si fanno riascoltare gli audio tra il direttore di gara in campo e gli assistenti al Var. “Devo fare i complimenti ai ragazzi – ha detto Rocchi, riferendosi al settimo turno appena terminato – E’ stata una giornata positiva”. Gli episodi riproposti sono della 5/a giornata, a cominciare da Sassuolo-Juve ed il fallo di Berardi su Bremer, punito con il giallo. Arbitro Colombo e Fabbri al Var: “Porca vacca. Fallo brutto, ma striscia, il punto di contatto è alto. Dinamica da giallo, Var completato puoi riprendere il gioco” dice Colombo a Fabbri. “La mia decisione di impatto e da fuori sarebbe stata per il rosso – ha spiegato Rocchi – ma dallo scambio potete capire quanto sia difficile prendere decisioni immediate per chi è campo”.

Empoli-Inter e la rete di Dimarco, sospettata in un primo momento di essere viziata dal fuorigioco di Bastoni: “C’è un tocco… da retro porta c’è Bastoni davanti” interviene in un primo momento il Var. Che poi però sceglie un’altra inquadratura e si corregge: “No, il portiere vede sempre il pallone… gol regolare, gol regolare” dice all’arbitro. Monza-Bologna ed il gol annullato ai rossoblù che ha fatto infuriare Thiago Motta. “Fammi vedere se c’è il fallo sul Caldirola… – dice l’arbitro al Var – Confermo il fallo perché gli prende prima il ginocchio e poi la gamba”. “La valutazione in campo è errata, ma questo conferma la difficoltà del direttore di gioco. Non lo valuto un errore grave, che fortunatamente la tecnologia oggi ci dà l’occasione di correggere” ha sostenuto Rocchi. Ultimo caso esaminato quello del fallo da rigore su Kvaratskhelia in Napoli-Udinese, frutto di un approfondito confronto tra arbitro ed assistenti al Var, richiamato dopo la visione dell’azione da diverse angolazioni, sfruttando tutte le telecamere in campo. “Una lettura tecnica di alto livello” l’ha giudicata Rocchi.

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Sinner-Alcaraz, a Pechino la sfida si rinnova

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Jannick Sinner è ad un passo dalla finale nel ‘China Open’ di Pechino, dove domani scriverà un altro capitolo del confronto con Carlos Alcaraz, sei mesi dopo l’epica semifinale a Miami. Per guadagnarsela ha dovuto battere l’avversario in campo, il bulgaro Grigor Dimitrov (in tre set: 6-4, 3-6, 6-2) e quello che aveva dentro di sé. Forse per la tensione nervosa o magari per un problema di digestione, a metà del terzo set l’azzurro ha quasi rigettato, durante un cambio di campo. “A un certo punto mi son sentito male. Forse era qualcosa che ho mangiato – ha poi spiegato – ma stavo per vomitare. Ma posso essere contento, il livello era molto alto e spero di recuperare per domani perché sarà fondamentale se voglio giocare una partita alla pari”. Il problema non gli ha impedito di condurre in porto il match (47ma vittoria stagionale) con un bellissimo passante in diagonale e volare verso la settima sfida con lo spagnolo, oggi n.2 del mondo. Al momento il confronto è in parità: 3-3.

In caso di successo a Pechino, Sinner salirebbe al numero 4 del ranking mondiale, eguagliando così la miglior classifica mai raggiunta da un italiano nell’era Open, oggi di Adriano Panatta. Contro Dimitrov è stata una vittoria anche sulla sofferenza fisica. L’altoatesino, brillante in avvio ma progressivamente risucchiato da una condizione ancora non impeccabile, ha comunque saputo reagire nei momenti difficili, a fronte di un Dimitrov confermatosi giocatore maturo e poco incline all’errore, una volta intuito uno spiraglio nel gioco dell’azzurro. Una prova di carattere che entro 24 ore dovrà però trovare il sostegno del fisico, se vuole reggere l’urto di Alcaraz. Il murciano a Pechino procede spedito ed ha eliminato Casper Ruud con un perentorio 6-4, 6-2. Nell’altra semifinale si affronteranno il russo Daniil Medvedev ed il tedesco Alexander Zverev. Medvedev, in vantaggio 9-7 nei 16 precedenti, dovrà comunque diffidare dell’avversario che sta attraversando un momento di ottima forma, con due titoli vinti, uno ad Amburgo a luglio e uno a Chengdu la scorsa settimana.

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Champions, Ancelotti: per il Real Madrid al ‘Maradona’ la partita più difficile del girone

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Nonostante l’aria serena come sempre, un piccolo tuffo al cuore Carlo Ancelotti lo avrà provato nella conferenza stampa per la partita di domani al ‘Maradona’ contro il Napoli, sua ex squadra. Il Real Madrid è in ritiro nell’hotel Vesuvio, lo stesso albergo dove ci fu il suo esonero dopo l’ammutinamento dei calciatori.

Prima di lui in conferenza il centrocampista Valverde, che ha spiegato che con il nuovo modulo di Ancelotti che ha lasciato il 4-3-3 per un 4-3-1-2 o 4-3-2-1- lui si trova bene. Il calciatore ha espresso la sua stima per l’allenatore e per compagni come Modric o Casimiro. Poi è toccata ad Ancelotti che ha spiegato che giocare contro il Napoli è difficile : si tratta di una squadra forte, con buon individualità e che gioca nel ‘suo’stadio. Dovremo fare una partita molto seria, cercando di ripetere la stessa prestazione fatta contro il Girona. Quanto a Bellingham è un calciatore molto bravo, non ha importanza se è o meno il miglior calciatore del mondo perchè io ritengo che tutta la squadra sia la migliore del mondo.

Quanto a Modric dice Ancelotti, “lo rispetto come giocatore e come persona ma c’è molta concorrenza”, poi come ha spiegato l’allenatore dei blancos ci sono 7 calciatori per 4 posti, è solo una decisione tecnica.

Quanto alla partita con il Napoli, ha spiegato che si partirà come con il Girona e che bisogna saper difendere perchè solo così si può vincere. “Tornare a Napoli, città meravigliosa, mi ricorda momenti buoni e meno ma rimane il ricordo di un’esperienza positiva “. Quanto alla partita di domani per Ancelotti è la partita più difficile del girone di Champions:. la maglietta del Real pesa per noi e per gli avversari”

 

Champions, l’arrivo dei calciatori del Real Madrid a Napoli

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