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Cronache

Tre ambulanze per l’isola di Capri contro emergenza estate

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L’isola di Capri (Napoli) avrà tre ambulanze in servizio presso l’ospedale Capilupi. E’ il risultato raggiunto dall’amministrazione comunale che tenta di risolvere il gravissimo problema scoppiato in piena estate per la mancanza di un’ambulanza dedicata al trasporto nelle ore notturne e più precisamente dalle 20 alle 8 del mattino. Ultimo caso quello di stanotte quando un turista brasiliano vittima di un incidente stradale sulla provinciale per Anacapri ha dovuto attendere oltre sei ore per essere trasferito in terraferma a causa della mancanza dell’ambulanza, dell’elicottero del 118 destinato ai trasporti urgenti ed e’ stato trasportato a Napoli solo grazie all’idro-ambulanza in dotazione alla Capitaneria di Porto. L’Asl Napoli 1 Centro ha fatto sapere alle due amministrazioni comunali isolane che da lunedi’ 12 agosto e sino a tutto il 30 settembre che il direttore generale Ciro Verdoliva ha disposto la presenza di tre ambulanze e quindi di una ulteriore Servizio 118 con autista e infermiere dedicato h 24, anche di notte, sette giorni su sette, attrezzata per trasporto di pazienti critici. Una soluzione che soddisfa per ora il sindaco di Capri Marino Lembo ed il consigliere delegato alla sanita’ Bruno D’Orazi. Il primo cittadino su tale soluzione pero’ ribadisce che “il risultato raggiunto oggi e’ la prima tappa di un percorso di impegno e di lavoro, serio e silenzioso, che sta facendo la nuova Amministrazione Comunale e che deve condurre a superare le criticita’ esistenti che hanno portato al deteriorarsi della situazione. A breve incontreremo la nuova Direzione Strategica della Asl Napoli 1 per il rilancio dell’intera sanita’ caprese”.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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