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Trasporti, a Napoli l’Anm riporta il Tram sulla sede tramviaria di via Marina sul tratto San Giovanni-Piazza Vittoria

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Terminati i lavori sulla sede tranviaria di via Marina, Napoli ritrova il tram sulla linea di costa, da San Giovanni a Teduccio a Piazza Municipio. Dopo tre anni di stop a causa del rifacimento di via Marina, l’Anm ha potuto far partire stamattina le prove di esercizio dei mezzi che in questi tre anni sono stati custoditi nel deposito di San Giovanni e manutenuti dalle maestranze di Anm. “Il lavoro e’ cominciato gia’ da ieri – spiega il direttore di esercizio filotranviario Pierpaolo Martino – quando abbiamo posizionato i cartelli di divieto di sosta per annunciare ai cittadini di Corso San Giovanni che il tram stava per ripartire. I cittadini hanno rispettato il divieto e siamo partiti con le prove: alle 8.30 il primo tram ha percorso il tratto da Corso San Giovanni al Ponte dei Francesi e fino a Marina dei Gigli. Abbiamo effettuato prove di funzionalita’ della linea e anche del preciso distanziamento dei binari, che sono nuovi. Abbiamo verificato anche gli assorbimenti di alimentazione elettrica in una serie di test che proseguiranno nei prossimi giorni”. Dopo la fase dei test partiranno le prove Ustif, previste per legge e nel giro di un mese e mezzo il servizio tornera’ a portare i passeggeri. In questi tre anni di stop, i tram sono stati manutenuti nel deposito di San Giovanni, dove ci sono alcuni metri di percorso con i binari, ma ora devono essere provati approfonditamente sui percorsi in strada. Anm ha una flotta di 22 tram Sirio e di 18 vecchi tram Ctk che hanno subito in questi anni una ristrutturazione profonda e sono stati adeguati alle normative vigenti. Anche i vecchi tram, rimessi a nuovo, torneranno in circolazione per far provare a cittadini e turisti il fascino della storia del trasporto a Napoli. “Anm – spiega l’amministratore unico di Anm Nicola Pascale – crede molto nella scommessa sulla mobilita’ elettrica. Oggi e’ ripartito il tram per le prove e a breve li rivedremo circolare. Entro Natale Napoli ritrovera’ appieno la sua linea di trasporto costiero elettrico, con binari nuovi e su una strada tutta nuova realizzata dall’amministrazione comunale. Abbiamo tenuto in buone condizioni i mezzi in questi tre anni e ora siamo pronti a ripartire. Sempre in tema di mobilita’ elettrica contiamo di rilanciare con l’importante intervento su viale Colli Aminei per aumentare di 11 km la rete filoviaria”.

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Pugno in campo in 1a categoria, ‘mi ha rivolto insulti razzisti’

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Ha sferrato un pugno ad un avversario, accusandolo di avergli rivolto insulti razzisti. L’episodio è accaduto ieri pomeriggio a Barco di Bibbiano, nel Reggiano, durante la partita di calcio dilettanti Boca Barco-Rubierese, valida per il campionato di Prima categoria (Girone C). A riportare la notizia è il Resto del Carlino di Reggio Emilia. A metà del secondo tempo, il difensore della Rubierese, Afzaz Ilyas, 25 anni, è stato espulso dall’arbitro dopo aver sferrato un pugno al volto all’attaccante avversario Simone Costa, 24 anni.

Quest’ultimo è stato portato poi all’ospedale Maggiore di Parma, ricoverato nel reparto maxillo-facciale. Afzaz, italiano e nato da genitori marocchini a Pavullo nel Frignano (nel modenese), lo accusa: “Per tutta la partita mi ha chiamato ‘scimmia’ e negro di m… – ha raccontato – Io e i miei compagni lo abbiamo fatto presente all’arbitro e all’allenatore avversario. Ma nessuno ha fatto niente. Non mi sono sentito tutelato. All’ennesimo insulto, sono impazzito e l’ho colpito”. Ma si è pentito: “Ho reagito nella maniera più sbagliata possibile. Non sono un violento, non sono mai stato espulso in carriera. Ma la situazione era diventata pesante e ho perso la testa. Negli spogliatoi ho pianto, sono pronto a chiedergli scusa e lo chiamerò a telefono. Ma il razzismo nel calcio non deve esistere e vorrei si scusasse anche lui”.

Il presidente del Boca Barco, Enzo Guerri ha replicato: “Io non ho sentito questi insulti così come nessuno li ha sentiti. Se ci sono stati non è bello ed è sicuramente un fatto da condannare. Ma niente può giustificare ciò che ha fatto, dando un pugno al nostro ragazzo. Questa violenza è inaccettabile”.

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Spara a familiari dell’ex compagno, sfregia al volto ragazzo

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Avrebbe esploso almeno un colpo di pistola contro dei familiari del suo ex compagno, ma il proiettile ha ferito al volto, sfregiandolo in maniera permanente, un ragazzo, estraneo alla vicenda, che stava passando per strada a bordo del suo scooter. E’ l’accusa della Procura di Catania contestata a una 32enne che è stata arrestata e posta ai domiciliari per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di offesa di persona diversa da quella alla quale era diretta. All’indagata, già sottoposta alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali nell’ambito di altro procedimento penale, è stato notificata ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip.

Le indagini sono state avviate dalla squadra mobile della Questura dopo il ferimento il 3 febbraio del 2024, in via Zirilli nello storico rione San Cristoforo, di un ragazzo catanese incensurato che si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale San Marco ferito con un colpo di arma da fuoco al volto. La vittima, poi giudicata guaribile in 30 giorni, ha riportato uno sfregio permanente al volto e ha corso un grave pericolo di vita scongiurato dal fatto che la forza penetrativa del proiettile era stata smorzata dal paravento dello scooter su cui si trovava.

Gli approfondimenti delegati dalla Procura alla sezione specializzata in materia di ‘reati contro la persona, in pregiudizio di minorenni e reati sessuali’ ha permesso di accertare, anche grazie a intercettazioni e all’analisi del telefono cellulare dell’indiziata, che il ferito non fosse il diretto destinatario del colpo esploso, ma verosimilmente una vittima casuale. Il colpo invece sarebbe stato esploso per attriti tra l’indagata e la famiglia del suo ex compagno. In una chat di messaggi, visionata dalla squadra madre e agli atti dell’inchiesta, una persona le scrive “hai preso in faccia un bambino” e lei risponde “a me hanno detto un tunisino, non un bambino, me l’hanno detto loro, quindi non so se sia vero”. La 32enne, anche in considerazione del suo stato di madre di un bambino di tre anni, è stata posta agli arresti domiciliari, convalidati poi dal gip.

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Incidente stradale nel Modenese: morti 18enne e 24enne, altri tre giovani feriti gravi

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Incidente mortale domenica sera a Vignola, in provincia di Modena, un’auto con a bordo cinque giovani e’ uscita di strada, schiantandosi contro un muretto e capovolgersi. Il bilancio: due ragazzi morti, di 18 e 24 anni, e tre feriti. Lo riporta la Gazzetta di Modena. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente non ci sarebbero altri veicoli coinvolti, l’auto su cui viaggiavano i cinque giovani sarebbe uscita dalla carreggiata prima di schiantarsi contro un muretto. Immediato l’intervento dei soccorsi, con 118 e vigili del fuoco. Per il 18enne e il 24enne non c’e’ stato nulla da fare. Un altro giovane è stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale dall’elisoccorso, feriti anche gli altri due occupanti della vettura.

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