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Cronache

Tifoso deceduto a Milano, la lunga scia di morti da Paparelli a Esposito: e nessuno riesce a fermare questo carrozzone che produce soldi, violenza e morte

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Dentro uno stadio o lontano diversi chilometri, c’è un filo nero che accomuna le tragiche storie di tifo e morte, da Vincenzo Paparelli a Ciro Esposito: la dinamica della tragedia di Daniele Belardinelli, ieri prima di Inter-Napoli, e’ diversa da tutte le altre ma allunga la terribile lista di decessi per violenze nate dal tifo, tra le quali c’e’ anche quella del poliziotto Filippo Raciti ucciso a Catania nel 2007 durante gli scontri fra opposte tifoserie di Palermo e Catania. Ecco solo alcuni dei delitti da ‘tifo’. 28 ottobre 1979 – Vincenzo Paparelli, tifoso laziale, muore colpito in volto da un razzo partito dalla curva della Roma mentre in Curva Nord attendeva l’inizio del derby della Capitale. 30 settembre 1984 – Marco Fonghessi e’ accoltellato a morte dopo Milan Cremonese, da un tifoso milanista come lui che lo scambia per un rivale quando reagisce agli ultra’ che tagliano le gomme della sua auto. 9 ottobre 1988 – Nazzareno Filippini, 32enne tifoso dell’Ascoli, e’ ferito e muore poco dopo gli scontri al ‘Del Duca’ in occasione della partita con l’Inter. 4 giugno 1989 – Antonio De Falchi, 18 anni, romanista, muore di infarto durante la fuga dall’assalto di ultra’ rossoneri prima di Milan-Roma 30 gennaio 1994 – Salvatore Moschella, 22 anni, muore gettandosi dal treno dopo essere stato aggredito da tifosi del Messina dopo il derby col Ragusa. 29 gennaio 1995 – Vincenzo Spagnolo, tifoso del Genoa, e’ accoltellato a morte da un ultra’ rossonero prima di Genoa-Milan 24 maggio 1999 – Vincenzo Lioni e Ciro Alfieri, 15 anni, Simone Vitale, 21, e Giuseppe Diodato, 23, muoiono nel rogo del treno che riporta tremila tifosi della Salernitana a casa dopo la partita di Piacenza. Il fuoco era stato acceso dagli stessi tifosi, nei pressi della stazione di Salerno. 17 giugno 2001 – Antonino Curro’, tifoso messinese di 24 anni, muore dopo esser rimasto in coma alcun giorni per una bomba carta lanciata dalla curva del Catania. 20 settembre 2003 – Sergio Ercolano, ventenne tifoso del Napoli, cade nel vuoto e muore a seguito di scontri con la polizia prima del derby con l’Avellino 11 novembre 2007 – Gabriele Sandri, 28enne tifoso della Lazio, muore nella stazione di servizio di Badia al Pino, ferito dal proiettile sparato dall’agente della stradale Vincenzo Spaccarotella 30 marzo 2008 – Matteo Bagnaresi, 28enne del Parma, e’ ucciso in un’area di servizio tra Asti e Alessandria dalla manovra incauta di un pullman di tifosi juventini. 25 giugno 2014 – Ciro Esposito, 31enne tifoso del Napoli, muore 50 giorni dopo esser stato ferito a Roma da un colpo di pistola prima di Napoli-Fiorentina, finale di Coppa Italia. A sparare Daniele De Santis, ultras della Roma.

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Cronache

Bambino di 4 anni annega nel parco acquatico di Castrezzato: tragedia e indagini in corso

Tragedia in un parco acquatico a Castrezzato: muore un bambino di 4 anni. Inchiesta della Procura di Brescia per valutare eventuali responsabilità. I dati sugli annegamenti infantili.

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Le speranze si sono spente nella serata di domenica: il bimbo di 4 anni ricoverato in condizioni gravissime dopo essere caduto in una piscina del parco acquatico di Castrezzato, nel bresciano, non ce l’ha fatta. A darne comunicazione sono stati i medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove il piccolo era stato trasferito in elicottero e ricoverato in terapia intensiva pediatrica.

Il bambino era in compagnia del padre, che lo ha perso di vista nel primo pomeriggio di venerdì. Dopo alcuni minuti di ricerca, il genitore ha notato il corpicino esanime galleggiare in acqua. I soccorsi sono stati tempestivi, ma le condizioni cliniche sono apparse da subito disperate.

Inchiesta della Procura: si indaga sulle responsabilità

Il parco acquatico è gestito da una società privata. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Brescia, con il pubblico ministero Caty Bressanelli che ha affidato ai Carabinieri l’ascolto dei genitori e dei bagnini presenti al momento della tragedia. Si indagherà su eventuali negligenze nei controlli e nelle misure di sicurezza, anche se il dramma pare essere figlio della fatalità.

La famiglia, residente a Rovato, era già stata altre volte in quel parco. Il bambino, secondo quanto emerso, non sapeva nuotare. Resta da chiarire quanto tempo sia rimasto in acqua prima dell’intervento dei soccorsi.

I numeri drammatici degli annegamenti tra i più piccoli

Secondo l’Osservatorio per la prevenzione degli annegamenti, ogni anno in Italia muoiono circa 330 persone per annegamento. Il 53% delle vittime ha meno di 12 anni. Si parla di circa 41 decessi l’anno tra bambini e adolescenti, con un’incidenza altissima tra i maschi (81%).

Andrea Piccioli, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolinea: “Instaurare un corretto rapporto con l’acqua è fondamentale per la crescita dei nostri bambini, e con alcune attenzioni si possono ridurre i rischi”. Il pericolo non risparmia nemmeno pozze d’acqua o stagni. “L’acqua esercita un’attrazione fatale su qualsiasi bambino”, afferma Vincenzo Ferrara, che ha curato il rapporto.

(L’immagine in evidenza non è reale ma è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale) 

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Cronache

Ragazzo fugge da Volante a Marina di Ravenna mentre la polizia interviene per salvare una 15enne aggredita

Fuga ripresa in un video virale.

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Nella notte tra venerdì e sabato, a Marina di Ravenna, un ragazzo è riuscito a sfuggire al controllo della polizia dopo aver sfondato il finestrino di una Volante. La scena è stata ripresa e pubblicata dal gruppo Facebook Welcome to favelas, diventando rapidamente virale.

Poliziotti costretti ad allontanarsi per soccorrere una minorenne

Il giovane era stato inizialmente fermato con l’accusa di aver compiuto furti tra le auto in sosta, ma non era stato arrestato. Era stato collocato in attesa di identificazione all’interno dell’auto di servizio, proprio mentre due agenti sono stati costretti ad allontanarsi urgentemente.

Il motivo? Poco distante, una 15enne era stata aggredita a colpi di catena e lasciata a terra sanguinante da un 27enne di origine egiziana, che aveva anche rapinato i cellulari a due ragazzi. L’intervento della pattuglia è servito a evitare il linciaggio dell’uomo e a prestare i primi soccorsi alla giovane ferita, per cui i medici hanno stilato una prognosi di 20 giorni.

Nessun arresto per la rapina: non c’era più la flagranza

La dinamica della serata, resa caotica dalla contemporaneità dei due episodi, ha portato a un paradosso giudiziario: la Procura non ha potuto convalidare l’arresto del 27enne per rapina aggravata e lesioni, in quanto fuori dalla flagranzadel reato. Una decisione che alimenta polemiche e interrogativi.

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Cronache

Iran a Usa, rappresaglie senza limiti se colpite Khamenei

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L’Iran è pronto a scatenare rappresaglie asimmetriche “senza limiti e senza restrizioni” di sorta laddove gli Usa dovessero prendere di mira l’86enne ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Repubblica Islamica. L’avvertimento, dopo gli attacchi americani delle ultime ore contro tre impianti nucleari iraniani, viene da “un alto funzionario” di Teheran citato in forma anonima dal sito della Reuters. Si tratta “della più rossa delle linee rosse”, ha ammonito la fonte, aggiungendo che “qualunque mossa contro il supremo leader chiuderebbe la porta a ogni negoziato e innescherebbe una risposta senza limiti e senza restrizioni”.

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