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Terremoto ai Campi Flegrei: Prefetto dispone verifiche su edifici, scuole chiuse a Pozzuoli e altri comuni

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La terra ha tremato nella notte ai Campi Flegrei, con un terremoto di magnitudo 4.4 registrato all’1:25, causando apprensione tra la popolazione e danni, fortunatamente non gravi. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha disposto immediate verifiche sugli edifici della zona, mentre il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha deciso la chiusura delle scuole per accertamenti.

IL PREFETTO: “DIECI SQUADRE DI VIGILI DEL FUOCO IN CAMPO”

Secondo quanto riferito dal prefetto di Bari, le prime segnalazioni parlano di caduta di calcinacci e il crollo di un controsoffitto, senza danni strutturali gravi. “Solo dopo tutte le verifiche avremo un quadro più chiaro della situazione”, ha dichiarato il prefetto a Rainews24, sottolineando che l’epicentro del sisma è stato più vicino a Napoli che a Pozzuoli.

Per garantire la sicurezza degli edifici, sono state inviate dieci squadre dei vigili del fuoco, impegnate nelle ispezioni per rispondere alle richieste dei cittadini nel più breve tempo possibile.

IL SINDACO DI POZZUOLI: “NESSUNA CRITICITÀ MA LE SCUOLE RESTANO CHIUSE”

Dal fronte puteolano, il sindaco Luigi Manzoni ha confermato che, nonostante la forte scossa, non si registrano danni gravi. Tuttavia, per precauzione, è stata firmata un’ordinanza per la chiusura delle scuole e l’attivazione immediata di sopralluoghi da parte dei tecnici comunali per verificare la stabilità degli edifici scolastici.

Il primo cittadino ha inoltre segnalato che, secondo le informazioni ricevute dall’Osservatorio Vesuviano, la scossa ha prodotto accelerazioni mai registrate prima, confermando l’intensità dell’evento sismico.

PROTEZIONE CIVILE: ATTIVATA L’UNITÀ DI CRISI

A seguito dello sciame sismico, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato l’Unità di Crisi, in costante contatto con le strutture locali. Sono state allestite aree di attesa per la popolazione, in linea con i piani di emergenza comunali.

La nota del Dipartimento conferma che la scossa è stata avvertita distintamente dalla popolazione e che, dalle prime verifiche, si registra un solo ferito, colpito dal crollo di un controsoffitto. I danni, al momento, sembrano limitati.

L’attenzione resta alta, con le autorità che monitorano l’evolversi della situazione e invitano i cittadini alla massima prudenza.

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Media: Putin chiede stop invio armi a Kiev durante tregua

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Il presidente russo Vladimir Putin chiede la sospensione di tutte le consegne di armi all’Ucraina durante un cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump: lo scrive l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita persone a conoscenza della questione. A poche ore dall’attesa telefonata tra i due leader, due delle fonti hanno affermato che se da una parte la Russia vuole lo stop a tutte le consegne di armi all’Ucraina, il suo obiettivo minimo è la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti.

Il leader russo, che ha incontrato un inviato di Trump la scorsa settimana, ha reso l’interruzione delle forniture di armi un prerequisito per la firma del cessate il fuoco, hanno affermato un alto funzionario europeo e tre persone a Mosca a conoscenza della posizione russa. Né il portavoce de Cremlino, né Il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca hanno risposto a richieste di commento. L’alto funzionario europeo ha aggiunto che l’Europa è estremamente riluttante ad accettare la richiesta della Russia di bloccare le consegne di armi all’Ucraina da parte dei suoi alleati durante qualsiasi tregua. Ciò rischierebbe una situazione in cui la Russia sarebbe in grado di riarmarsi durante una cessazione delle ostilità, mentre all’Ucraina sarebbe impedito di farlo, ha spiegato il funzionario.

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Legnini, senza fondamento affermazioni io coinvolto in Equalize

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“Le affermazioni degli indagati nel procedimento Equalize che mi riguardano sono destituite di ogni fondamento. Non ho mai conosciuto, neanche indirettamente, gli appartenenti alla società Equalize. Conosco l’ingegner Sbraccia da oltre 20 anni, con il quale ho un rapporto di cordialità che non ha mai riguardato l’esercizio delle mie funzioni pubbliche di Commissario alla ricostruzione e di vice presidente del Csm, incarico peraltro cessato da quasi sette anni. Le società a lui collegate non hanno mai lavorato nelle ricostruzioni di cui mi sono occupato. Essendo totalmente estraneo alle vicende oggetto di indagine, non appena potrò visionare gli atti proporrò querela al fine di tutelare la mia reputazione”. Lo dichiara, in una nota, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione sull’isola di Ischia, Giovanni Legnini, in merito a quanto riportato da alcuni organi di stampa.

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Istat: oltre 30% alunni non dispone di ausili didattici

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Il 31% degli alunni con disabilità avrebbero bisogno di ausili didattici a supporto della didattica, ma non ne dispone, percentuale che aumenta al 33% nella scuola primaria. Il 69% degli alunni usa a scuola un pc/tablet, che nel 14% dei casi è fornito dalla famiglia. E’ quanto certifica l’Istat nel report sull’integrazione scolastica degli alunni disabili. Inoltre, è ancora poco diffusa la formazione in tecnologie: solo in una scuola su quattro (23%) tutti gli insegnanti per il sostegno hanno frequentato, nel corso della loro carriera, almeno un corso di formazione sulle tecnologie educative necessarie per predisporre una didattica personalizzata, nel 69% delle scuole la frequenza si è limitata ad alcuni insegnanti, mentre nel restante 7,5% delle scuole nessun insegnante per il sostegno ha frequentato un corso di questo tipo.

Anche l’utilizzo di questi strumenti da parte degli insegnanti per il sostegno risulta poco frequente: solo nella metà delle scuole tutti gli insegnanti utilizzano la tecnologia a supporto della didattica inclusiva, nelle restanti scuole l’utilizzo è limitato a pochi insegnanti o è completamente assente. E se la formazione non dovrebbe riguardare esclusivamente gli insegnanti per il sostegno, ma rivolgersi anche ai docenti curricolari che nella predisposizione del materiale didattico devono tenere conto delle specifiche esigenze degli alunni con disabilità, solo nel 7% delle scuole tutti gli insegnanti curricolari predispongono materiale accessibile avvalendosi di nuove tecnologie.

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