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#TerradeiFuochi, altra inchiesta choc dei carabinieri: sequestrati 12 pozzi per uso domestico “contaminati da arsenico e altri metalli pesanti”

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Torna l’incubo della terra dei fuochi e dell’avvelenamento di terra e acqua. Nel corso di importanti indagini ambientali coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e svolte nelle ultime ore dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale Carabinieri di Caserta e dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Caserta sono stati accertati avvelenamenti da metalli pesanti di numerosi pozzi utilizzati per l’irrigazione dei campi e per uso domestico.

L’allarmante situazione è stata accertata ed anche filmata nel corso delle indagini  dai Reparti dell’Arma che  hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di 12 pozzi utilizzati per uso domestico e fertirrigazione nella zona di San Nicola la Strada. In questi pozzi, accertamenti tecnico/scientifici hanno riscontrato una severa contaminazione da metalli pesanti, in primis da arsenico, sostanza nota per la sua elevata tossicità. Sono in corso di svolgimento, inoltre, attività tecniche di carotaggio volte a verificare, in particolare, se la contaminazione abbia interessato anche la matrice suolo. Cosa, purtroppo, più che probabile, come  già verificato in altre circostanze e altre inchieste sempre in quella zona e in altri comuni a nord di Napoli. A Caivano alcune inchieste, all’epoca coordinate dal generale del Corpo Forestale dello Stato, Sergio Costa (oggi ministro dell’Ambiente), accertarono l’esistenza di numerose aree compresse quasi irrimediabilmente quanto a contaminazione di acqua e terreni per avvelenamento da arsenico, benzopirene e altri metalli pesanti che hanno effetti cancerogeni sulla salute umana.

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Rapinano ufficio postale a Napoli ma vengono presi, 2 arresti

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‘Colpo’ all’ufficio postale finito male per i rapinatori. Accade a Napoli questa mattina nel quartiere di Fuorigrotta. La polizia ha arrestato due napoletani di 47 e 54 anni per rapina aggravata. Dopo una allerta della Sala Operativa, agenti sono intervenuti in un ufficio postale di via Michelangelo Da Caravaggio e hanno sventato la rapina, riuscendo a intercettare e bloccare immediatamente i due rapinatori, anche grazie all’ausilio di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Commissariato Bagnoli e delle Unita’ Operative Pronto Intervento. I due arrestati sono stati trovati in possesso di due pistole a salve e della refurtiva appena asportata. L’attivita’ e’ stata vigilata dall’alto dall’elicottero del VI Reparto Volo della Polizia di Stato.

 

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Sui social foto omicida Santo Romano, madre presenta esposto

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La madre di Santo Romano ha presentato un esposto affinché vegano fatti accertamenti sulle foto del 17enne che ha ucciso il figlio, postate sui social verosimilmente dall’istituto penale minorile dove il giovane è detenuto. Santo è stato ucciso a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), la notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 con un colpo di pistola esploso al culmine di una lite scoppiata solo per un paio di scarpe sporcate.

L’avvocato Marco De Scisciolo, che difende la famiglia Romano, ha presentato un esposto al Tribunale, alla Procura per i minorenni di Napoli e alla Polizia postale, con il quale chiede che venga disposta una perquisizione nella struttura dove il 17enne è detenuto ed eventualmente anche un sequestro. Sui social sono stati pubblicati di recente foto e messaggi che hanno suscitato sconcerto e ira della mamma di Santo, Filomena De Mare. Lo scorso 29 aprile la sentenza il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano, giovane portiere di calcio è stato condannato in primo grado a 18 anni e 8 mesi di reclusione al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.

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Bergamo, carabiniere fuori servizio salva una donna sospesa nel vuoto su un cavalcavia

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Ieri un carabiniere scelto della stazione di Albino, in provincia di Bergamo, libero dal servizio, è intervenuto per impedire un gesto estremo da parte di una donna. Intorno alle 11.20, il militare stava percorrendo in auto con i suoi familiari la SS42 quando, all’altezza di San Paolo d’Argon, ha notato una donna, visibilmente agitata, che si era posizionata all’esterno del parapetto di un cavalcavia, in una situazione di grave pericolo. Il militare ha fermato il proprio veicolo precipitandosi verso la donna. Una volta vicino, mentre sotto le auto continuavano a transitare, il carabiniere ha abbracciato la donna per trattenerla contro il parapetto, evitando che potesse cadere, fino all’arrivo dei soccorritori. Nelle delicate fasi successive si è assicurato della sua incolumità tenendola e rassicurandola, mentre insieme lentamente strisciavano contro il parapetto, fino a raggiungere il terrapieno posto sul lato destro del cavalcavia, dove erano finalmente al sicuro. Sul posto sono giunti i carabinieri della vicina stazione di Trescore Balneario e i sanitari del 118, che hanno soccorso la donna, poi trasportata presso l’ospedale di Alzano Lombardo.

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