Dopo le mille voci di ieri, mai smentite nè confermate, Matteo Berrettini ha dato forfait tramite il suo profilo Instagram. “Ho provato in ogni modo ad essere pronto per Parigi, ma purtroppo avevo bisogno di un po’ più di tempo”, il suo annuncio social. Il tennista azzurro soffre di un infortunio al piede che lo aveva condizionato nella finale del torneo di Napoli persa con Musetti. “Ora il mio obiettivo è rappresentare l’Italia alle finali di Coppa Davis”, ha aggiunto Berrettini, riferendosi ai quarti in programma a Malaga contro gli Usa dal 24 novembre. Al posto di Berrettini è stato ripescato come lucky loser, Fabio Fognini che ritroverà il talentino francese Arthur Fils, finalista al Roland Garros junior nel 2021 e oggi n.318 del mondo, che l’aveva battuto domenica nell’ultimo turno delle qualificazioni. Esce subito di scena e dice definitivamente addio alle Atp Finals di Torino Jannik Sinner. L’altoatesino, dolorante ad una mano, conquista appena 5 giochi contro lo svizzero Marc Andrea Huesler, numero 62 del ranking e proveniente dalle qualificazioni, che si impone con i parziali di 6-3, 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Azzurro irriconoscibile come dimostrano, impietose, le statistiche: 4 doppi falli, il 42% di prime in campo e quattro break subiti. Sinner, che ha lamentato un problema alla mano destra per cui è stato costretto a chiamare l’intervento del fisioterapista, viene eliminato per la prima volta in carriera a primo turno di un 1000 e dice così addio alle speranze di poter conquistare il posto di riserva alle ATP Finals di Torino.
Sorride Lorenzo Musetti che al primo turno supera il croato Marin Cilic 6-4 6-4 e raggiunge il secondo turno dove affronterà il georgiano Nikoloz Basilashvili. Prossimo protagonista alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, il torneo che ha lanciato Tsitsipas, Alcaraz e Sinner, motivato ad aiutare l’Italia a trionfare in Coppa Davis a Malaga, Musetti mostra certezze solide, in campo e fuori. Ha piazzato un break al primo game del primo e del secondo set. Ha ottenuto l’81% di punti quando ha servito la prima e il 53% con la seconda, e mostrato notevole sicurezza con il diritto, molto più penetrante nella seconda parte di questa stagione. Così ha vinto la maggior parte degli scambi brevi, conclusi sotto i quattro colpi (46 a 36), senza mai permettere a Cilic di sfruttare i suoi punti forti per rientrare nel match. Dopo il ko di Sinner, si ferma al primo turno anche la corsa di Lorenzo Sonego. Il torinese, proveniente dalle qualificazioni, si è arreso con un doppio 6-4 allo statunitense Frances Tiafoe, numero 21 del ranking, in un’ora e un quarto di gioco. Partita equilibrata e decisa dalla maggior precisione al servizio dell’americano, che con un break per set ha fatto suo il match. Simone Bolelli e Fabio Fognini restano gli unici con la matematica possibilità di qualificarsi a Torino. La coppia di riferimento della nazionale di Coppa Davis è però scivolata al decimo posto nei Pepperstone ATP Live Doubles Teams Rankings, la graduatoria basata sui risultati stagionali delle coppie di doppio. Bolelli e Fognini, in tabellone al Masters 1000 di Parigi-Bercy, hanno 2.670 punti, 430 in meno del nuovo duo che si è inserito all’ottavo posto, formato dal croato Ivan Dodig e dallo statunitense Austin Krajicek. I campioni di Basilea sono saliti a quota 3.100 punti e occupano ora l’ultimo posto utile per la qualificazione alle Nitto ATP Finals.
Lei è una grandissima tifosa del Napoli: cosa è disposta a fare per la vittoria dello scudetto? “Non mi posso spogliare perché è passata l’epoca, forse 20 anni fa avrei potuto ancora farlo. E non mi posso neanche tingere i capelli di blu perché li ho già così. Forse potrei andare in giro per un mese avvolta nella bandiera del Napoli”. E’ disposta a farlo? “Si, farò così, mi avvolgerò nella bandiera e sotto sarò nuda – ha assicurato a Un Giorno da Pecora – questo lo posso promettere”. Marisa Laurito a ruota a libera a Un Giorno da Pecora. Ospite oggi della trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, la popolare attrice partenopea si è raccontata in una lunga intervista, partita dal ricordo di un appartamento dove viveva da giovanissima. “Ai tempi io e Marina Gonfalone, grandissima attrice, avevamo una specie di ‘comune’. Era una piccola casa, che non riuscivamo neanche a pagare, e che veniva anche subaffitata come bisca. Ogni tanto dovevamo sloggiare, serviva ad altri per giocare a poker…” In quella casa passarono tanti personaggi famosi.
“Certo, molti attori ad esempio, da Sergio Castellitto a Roberto Benigni”. Quanto c’è di vero nelle sue presunte relazioni con Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo? “Non avrei potuto mai avere con loro una relazione: ridevamo dalla mattina alla sera e la sessualità non va d’accordo con la risata”. Parliamo di politica: è felice che ci sia una donna alla presidenza del Consiglio? “Sono molto contenta che ci sia una donna al governo, anche se avrei sperato fosse un’altra donna”. Come vede questo periodo di governo Meloni? “Non so, non li vedo benissimo, la Meloni però è una donna capace, preparata, però abbiamo idee diverse”. Lei ha raccontato di esser figlia di operai comunisti… “Esattamente, poi però mi sono avvicinata anche al c.sinistra”. Anche al Pd? “Il Pd però è ormai una cosa molto lontana dai nostri ricordi”. Le piace Elly Schlein? “Si, pare che piaccia. Ma in questo periodo sono lontana dalla politica, l’importante è che si faccia e si faccia bene”.
Comincia il viaggio che tra immagini e memorabilia racconterà ciò che Maradona è stato per il Napoli, per Napoli ed anche per Pompei: 140 tra i più suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e circa 100 cimeli originali del campione argentino (tra magliette, scarpe, tute e molto altro) prestati dal Museo Vignati sono la dotazione della mostra “Maradona, il genio ribelle” che sarà inaugurata sabato prossimo, primo aprile (ore 19.30) a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco, in piazza Bartolo Longo. Da domenica 2 aprile la mostra sarà aperta al pubblico (fino al 9 giugno). Al taglio del nastro interverranno il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il fotogiornalista e autore Sergio Siano e Massimo Vignati, che cura il Museo Vignati di Napoli con i cimeli di Maradona. Saranno presenti, inoltre, i curatori della mostra Kaos48 (Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti) e l’artista Nello Petrucci ideatore dell’esposizione.
Prevista anche la presenza di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli degli scudetti del 1987 e del 1990, e dell’ex calciatore azzurro Gianni Improta. “Maradona, il genio ribelle” è realizzata da Art and Change con il patrocinio del Comune ed è curata da Kaos48. Le fotografie di Sergio Siano hanno immortalato le più decisive gesta atletiche di Diego per le vittorie del Napoli, ma anche i suoi momenti più “intimi” in cui El Pibe de Oro rimaneva ad allenarsi da solo al Centro Paradiso, lontano dai riflettori e dall’entusiasmo, talvolta straripante, dei tifosi napoletani. “Ma anche quegli stessi tifosi e le loro incontrollabili manifestazioni di gioia – sottolineano i promotori della mostra – in occasione dei trionfi azzurri, sono rimasti impressi nelle immagini del fotoreporter partenopeo”. Ci sono, poi, i cimeli originali del Museo Vignati che fanno della mostra una “stanza delle meraviglie”: si va dalla camicia che Diego indossava il giorno stesso in cui ha messo piede a Napoli al pallone del Mundial ’86. Un’attenzione particolare sarà infine dedicata al rapporto speciale che il campione aveva con Pompei, che raggiungeva spesso per regalare un sorriso ai bambini delle Opere di carità del Santuario mariano.
Jannik Sinner batte il finlandese Emil Ruusuvuori e vola in semifinale al torneo di Miami. L’altoatesino si è imposto con il punteggio di 6-3, 6-1 al termine di un incontro interrotto al secondo set a causa della pioggia. L’azzurro, alla seconda semifinale consecutiva in un 1000 dopo quella conquistata ad Indian Wells, se la vedrà ora con il vincente tra il numero uno del mondo, Carlos Alcaraz, e l’americano Taylor Fritz.