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Cronache

Tar, ok scioglimento Comune di S. Giuseppe Vesuviano del 2022

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Nuova sentenza del Tar del Lazio e conferma della legittimità del decreto del Presidente della Repubblica del 10 giugno 2022 che ha decretato lo scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Respinto quindi un ricorso proposto dagli ex amministratori della città campana. Una vicenda complessa, che vide il Tar del Lazio nel luglio 2023 respingere il ricorso. Fu il Consiglio di Stato successivamente a rilevare la nullità della sentenza per difetto di motivazione, con rinvio degli atti in primo grado per una nuova valutazione di merito.

Oggi i giudici, dopo aver fatto alcune premesse di ordine generale “sulla natura del provvedimento e sulla profondità dell’esame giurisdizionale”, sono passati ad affrontare le singole censure, rilevando come “una gran parte dell’impugnazione si compone dell’elencazione del vissuto degli amministratori locali, dei loro rapporti familiari, professionali e d’amicizia, delle loro opere ed omissioni, denunciando spesso le inesattezze della relazione prefettizia”.

Posta questa premessa, il Tar ha rilevato come “i dati evidenziati nella relazione prefettizia siano incontestabili: essi si basano sugli atti d’ufficio delle forze di polizia che non esprimono alcun tipo di giudizio, limitandosi a registrare acriticamente alcuni avvenimenti. A fronte di quest’ultima precisazione, va rilevato come la parte ricorrente contesti in maniera energica quanto riportato nella relazione prefettizia, fornendo ‘alibi’ o ‘letture alternative’ tipiche di un processo penale: tuttavia, occorre ribadirlo, l’odierna vicenda non afferisce alle responsabilità degli amministratori, essendo quello impugnato un atto preventivo e non sanzionatorio”.

Alla luce di tutto, “risulta evidente – scrive il Tar in sentenza – che tutti gli elementi considerati nella proposta ministeriale non appaiano scalfiti dalle censure spiegate nel ricorso: in aggiunta, la successiva valutazione degli stessi appare essere avvenuta in maniera logica e coerente, atteso che il complesso di relazioni personali, la generale mala gestio della cosa pubblica, in particolare l’affidamento dei contratti e la repressione dell’abusivismo edilizio, dimostrano in maniera chiara ed univoca la sussistenza dei requisiti di legge per il commissariamento dell’ente locale”.

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Fieg, destinare a giornali quota risorse per cinema e spettacolo

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“Riteniamo sia da superare la periodicità degli interventi di sostegno e potenziamento delle pagine culturali dei quotidiani con un’integrazione della norma che renda strutturale la previsione degli interventi per gli anni successivi al 2025” e che si debba “destinare una percentuale minima, di almeno il 2%, delle risorse destinate annualmente al sostegno del cinema degli spettacoli dal vivo per ampliare l’offerta culturale dei quotidiani, così da assicurare la necessaria copertura informativa al complesso dell’attività di cinema, spettacoli e cultura”. Lo ha detto il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, intervenendo in Commissione Cultura della Camera dove sono in corso le audizioni sul decreto Cultura. Riffeser ha comunque giudicato il decreto “un primo provvedimento sperimentale che può sicuramente dare un contributo al settore molto in difficoltà com’è quello della carta stampata e che ha indotto molti editori a ridurre foliazioni e contenuti”.

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Cronache

Muore in ospedale durante un esame, aperta inchiesta

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La Procura di Bologna, con il pm Andrea De Feis, ha aperto una inchiesta, al momento contro ignoti, per accertare le cause della morte di una donna di 61 anni, deceduta all’ospedale Maggiore di Bologna il 9 gennaio. L’inchiesta parte da un esposto presentato dalla figlia e dal compagno della donna, che era residente a Monterenzio, nel Bolognese. La 61enne, l’8 gennaio era stata ricoverata all’ospedale Bellaria per svolgere alcuni accertamenti preliminari dopo che le era stato riscontrato un problema cardiaco in seguito al quale si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico in merito ad una calcificazione dell’aorta.

Il giorno successivo è stata quindi spostata all’ospedale Maggiore, per effettuare, in mattinata, una coronoscopia. Nel primo pomeriggio il compagno della 61enne è stato poi contattato dal medico che aveva eseguito l’esame che gli comunicava che vi era stata una complicazione e di andare in ospedale. Dopo varie insistenze dell’uomo, lo stesso medico gli diceva che la 61enne era morta durante l’esame.

I medici le hanno quindi praticato un massaggio cardiaco, durato circa 80 minuti, ma la 61enne è morta nel reparto di terapia intensiva. Nella denuncia i parenti hanno segnalato che la donna aveva specificato di essere allergica al liquido di contrasto. La Procura ha affidato al medico legale, Marco Tudini, di svolgere tutti gli accertamenti del caso, tra cui l’autopsia, per individuare eventuali responsabilità dei sanitari. I familiari della 61enne sono assistiti dall’avvocata Stella Pancari.

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Cronache

Truffa ad anziano, carabinieri arrestato due persone a Salerno

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Tentano truffa ad un anziano, arrestati dai carabinieri a Salerno. i militari della locale Stazione di Salerno Fratte hanno arrestato due persone che hanno avvicinato l’uomo e, carpendo la sua fiducia, gli hanno chiesto di prelevare da casa tutti i soldi che aveva. L’anziano, con alcuni problemi di salute, si è recato a casa dove ci stava la moglie, per recuperare tutti i contanti possibili mentre i due o aspettavano nei pressi del portone. Alcuni passanti, resisi conto di movimenti anomali, hanno allertato i carabinieri che, subito intervenuti, hanno individuato e arrestato i due.

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