Collegati con noi

Cronache

Sull’Italia in arrivo pioggia e neve al centro e al Sud

Pubblicato

del

I prossimi giorni saranno caratterizzati dall’arrivo di due perturbazioni, una più fredda dell’altra. Ci saranno occasioni per nevicate sia sugli Appennini sia sulle Alpi. Antonio Sanò, fondatore del sito www.ILmeteo.it avvisa che dopo un lunedì che trascorrerà con un tempo in prevalenza soleggiato, salvo qualche pioggia sul basso Tirreno, da martedì arriverà la prima perturbazione, direttamente dal nord Atlantico, che salterà il Nord concentrando gli effetti al Centro-Sud. Martedì pioverà un po’ sul levante ligure, sulla Toscana settentrionale e in forma più moderata sul Lazio (piogge anche a Roma). Entro sera il peggioramento raggiungerà alcune regioni del Sud. Tra mercoledì e giovedì l’aria più fredda in arrivo formerà un vortice ciclonico che si posizionerà al Sud. Il maltempo colpirà principalmente le regioni adriatiche centro meridionali, la Calabria e la Sicilia.

Non mancheranno alcuni temporali o fasi piovose piuttosto forti, come anche la neve. I fiocchi scenderanno copiosi sugli Appennini sopra i 1200 metri al Centro e quote ben più alte al Sud. Nel corso di giovedì il centro depressionario si porterà verso la Grecia, condizionando il tempo ancora sul medio e basso Adriatico e al Sud. L’afflusso di aria più fredda farà abbassare la quota delle nevicate, sui rilievi centrali si attesterà poco sotto i 1000 metri. Il Nord Italia verrà saltato da questo peggioramento, ma non dal successivo, atteso per il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre. Un altro vortice, stavolta in discesa direttamente dal circolo polare artico, piomberà sull’Italia, favorito dallo sbilanciamento dell’alta pressione verso l’Islanda.

L’aria artica aggirerà la barriera alpina per entrare in parte dalla Porta della Bora (Alpi Giulie) e in parte dalla Valle del Rodano (Francia sudorientale). Si formerà un ulteriore ciclone, responsabile di un esteso peggioramento del tempo a partire dal Nord verso il Centro-Sud. Dato il previsto abbassamento delle temperature, la neve scenderà sulle Alpi a quote piuttosto basse.

Nel dettaglio

Lunedì 2. Al Nord: bel tempo prevalente. Al Centro: in prevalenza soleggiato. Al Sud: molte nubi, poche piogge.

Martedì 3. Al Nord: tante nubi, piogge sul levante ligure. Al Centro: piogge sull’alta Toscana e sul Lazio. Al Sud: in prevalenza asciutto fino a sera.

Mercoledì 4. Al Nord: molte nubi, ma asciutto. Al Centro: instabile sulle Adriatiche con pioggia e neve. Al Sud: molto instabile.

Tendenza: giovedì ancora instabile al Centro-Sud, breve tregua venerdì e sabato.

Advertisement

Cronache

Morto Franco Piperno, fu tra fondatori di Potere operaio

Pubblicato

del

É morto a Cosenza Franco Piperno (foto Imagoeconomica in evidenza), esponente storico della sinistra extraparlamentare e tra i fondatori di Potere operaio. Malato da tempo, era originario di Catanzaro ed aveva 82 anni. Era ricoverato in una struttura sanitaria della città. Piperno aveva insegnato all’Università della Calabria ed era stato anche assessore comunale a Cosenza all’epoca in cui era sindaco Giacomo Mancini, ex segretario nazionale del Psi. Il nome di Piperno è legato ad alcune tra le vicende più note che hanno visto al centro la sinistra extraparlamentare. É stato anche autore di numerosi saggi politici.

Piperno é stato per due volte assessore comunale alla Cultura a Cosenza. Oltre che con Giacomo Mancini, infatti, ricoprì lo stesso incarico nella Giunta presieduta da Eva Catizone, anche lei molto legata a Mancini. Intenso é stato inoltre il percorso di Piperno in ambito universitario. Laureato in Fisica a Pisa, iniziò come ricercatore nella facoltà di Ingegneria dell’università La Sapienza di Roma per poi insegnare al Politecnico di Milano e all’Università dell’Aquila.

Dopo le collaborazioni con alcuni atenei stranieri, concluse la carriera all’Università della Calabria. É stato anche uno dei leader studenteschi del ’68 La sua successiva militanza politica lo ha portato ad essere vicino ad esponenti storici della sinistra extraparlamentare come Toni Negri ed Oreste Scalzone. Fu anche coinvolto in alcune inchieste giudiziarie tra cui quella denominata “7 aprile”, conclusasi con la sua condanna a due anni di reclusione per partecipazione ad associazione sovversiva. Condanna poi finita in prescrizione.

Continua a leggere

Cronache

Morte Luca Palmegiani, due filoni per indagini Procura L’Aquila

Pubblicato

del

La Procura della Repubblica dell’Aquila amplia il raggio delle indagini sulla morte di Luca Palmegiani, il 25enne di Latina, militante di Forza Italia, trasportato sabato scorso all’ospedale ‘San Salvatore’ del capoluogo abruzzese da Roccaraso, dove era stato soccorso dopo una caduta dal quarto piano dell’hotel “Suisse”.

Il pm Guido Cocco indaga su due fronti: l’istigazione al suicidio e l’omicidio colposo, ovvero sulla macchina dei soccorsi. La Procura, infatti, vuole accertare eventuali imperizie nella gestione sanitaria del paziente. Palmegiani era arrivato in Abruzzo insieme ad altri militanti del partito per prendere parte all’evento ‘Azzurri in vetta’, l’11 gennaio a Rivisondoli e il 12 a Roccaraso.

Si trovava nella sua stanza d’albergo quando, poco prima del gesto estremo, ha pubblicato sul suo profilo social un post che lasciava trasparire il suo stato d’animo e includeva parole d’addio.

Pochi istanti dopo, il giovane è precipitato dal quarto piano della struttura ricettiva. Soccorso, è stato trasportato da un’ambulanza del 118 prima all’ospedale della vicina Castel di Sangro (L’Aquila), poi all’Aquila dove è deceduto. Impossibile l’utilizzo dell’elisoccorso a causa del maltempo. Intanto nel pomeriggio il medico legale, Giuseppe Sciarra, ha effettuato l’esame autoptico, attraverso il quale è stato accertato il decesso per un politrauma fatale e un’emorragia diffusa.

Continua a leggere

Cronache

Lavoro extra fuori da Ssn, richiesta degli infermieri

Pubblicato

del

Infermiere in ospedale ma, fuori dall’orario di lavoro e previa autorizzazione, poter vestire i panni di un’altra professione, con l’obiettivo di avere una ulteriore entrata economica. Una possibilità che gli infermieri chiedono di introdurre nel contratto di lavoro del comparto Sanità, la cui definizione è alle ultime battute con i sindacati di categoria impegnati proprio in queste ore all’Aran per un rush finale in vista della chiusura dell’accordo. Quella di un ‘lavoro extra’ è, in realtà, un’opzione già prevista dalla legge ma non ancora dal contratto di lavoro. Inoltre, vi sono diverse interpretazioni della norma legislativa e per questo se ne chiede una definizione chiara nel contratto. A dar voce alla richiesta è il segretario del sindacato degli infermieri Nursind, Andrea Bottega: “Chiediamo che il contratto riconosca quanto già la legge dice. Attualmente – spiega – esiste infatti una legge che consente agli infermieri e al personale sanitario di fare attività al di fuori dell’orario di lavoro presso altri istituti e datori o come libera professione, previa autorizzazione”.

Nelle precedenti bozze del contratto, precisa, “si prevedeva l’introduzione di questa norma ma in una formulazione restrittiva: cioè si prevedeva la possibilità di svolgere una attività extra ma attinente al proprio profilo professionale; ovvero, un infermiere che lavora in ospedale potrebbe svolgere solo l’attività di infermiere anche fuori dall’orario di lavoro sempre se autorizzato”. La legge, però, chiarisce il leader sindacale, “dice che si può svolgere qualsiasi attività lavorativa, perchè fa venire meno l’incompatibilità. Tuttavia nella versione considerata in precedenza, sulla base della interpretazione delle Regioni, la possibilità di un lavoro extra era limitata appunto solo all’attività professionale esercitata, ovvero l’attività infermieristica”.

Questo, secondo Bottega, “è limitativo, perchè se un infermiere ha ad esempio competenze di carattere informatico e vuole lavorare in una ditta di informatica, o se volesse lavorare in una attività di famiglia, ciò non sarebbe consentito secondo la versione arrivata alla bozza di contratto”. Il Nursind ha chiesto, quindi, che la norma sia reintrodotta, ma nella interpretazione prevista dalla legge. Nella bozza attuale del contratto, “tale articolo non è più presente, ma ci batteremo perchè sia reintrodotto. Stiamo infatti cercando di mettere anche nella contrattazione dei contenuti che magari sono stati già anticipati dalla legge ma che ora vanno disciplinati al fine di evitare diversità interpretative da parte delle singole aziende sanitarie regionali”.

Il lavoro extra, sottolinea, “consentirebbe a chi ha maggiori difficoltà economiche di poter avere un’altra fonte di entrata”. Ma ovviamente, precisa Bottega, “per noi l’aspetto sostanziale resta quello di migliorare la situazione economica del rapporto di lavoro remunerando meglio il lavoro infermieristico che già si fa e le prestazioni aggiuntive, ad esempio per smaltire le liste di attesa. Ma sappiamo che un miglioramento degli stipendi in alcuni casi potrebbe non bastare, e questa sarebbe una possibilità in più se venisse correttamente recepita dal contratto”. Così, conclude, “si potrebbe contrastare il fenomeno dell’abbandono della professione, perchè poco remunerativa, oltre a porre un fremo al lavoro in nero”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto