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Sulla lite Agnelli-Conte indaga la Procura Figc

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Nessuna decisione del giudice sportivo, ma intanto si e’ mossa la Procura della Federcalcio. E’ stata la prima a voler fare chiarezza sulla lite, con scambio di gestacci ed insulti, tra il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ed il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, che ha animato la serata di martedi’ scorso all’Allianz Stadium di Torino. Il capo dell’ufficio, Giuseppe Chine’, ha avviato un’inchiesta “relativa ai comportamenti di dirigenti e tesserati bianconeri e nerazzurri durante ed al termine della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. A riguardo e’ stato convocato il quarto uomo, Daniele Chiffi”. Proprio l’intervento di quest’ultimo, a caldo, era stato invocato da Conte dicendo: “Penso abbia visto quello che e’ successo per tutta la partita”. Non ha invece preso alcuna decisione il giudice sportivo in quanto negli atti a sua disposizione, compreso il referto dell’arbitro, non c’era alcuna segnalazione dell’acceso diverbio. Nessun provvedimento anche nei confronti dei dirigenti Fabio Paratici e Gabriele Oriali, coinvolti a loro volta. Una vicenda sulla quale Conte non ha voglia di scherzare, tanto da rifiutare il Tapiro d’oro che ‘Striscia la Notizia’ voleva consegnargli. Bonucci ha riconosciuto che si e’ trattato di un “episodio spiacevole”, ma ha esortato tutti ad “enfatizzare meno”. “Agnelli e Marotta in assemblea oggi erano tranquilli, senza nessuna tensione – ha raccontato uscendo dall’Assemblea di Lega Urbano Cairo – Sono cose che succedono per l’adrenalina del campo”. La parola passa alla Procura Figc. Bisognera’ ora accertare se gli episodi sono stati valutati nella relazione degli ispettori: in quel caso la Procura potrebbe acquisire i video necessari a ricostruire gli scambi incriminati, sfuggiti al direttore di gara, ma comunque udibili a causa dell’assenza di pubblico. Scopo dell’istruttoria accertare eventuali violazioni dell’articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva, che disciplina la condotta gravemente antisportiva, o eventualmente il 4, sui principi di lealta’, correttezza e probita’. Diametralmente opposta la ricostruzione dei fatti. Secondo il versante interista Conte sarebbe stato pesantemente insultato (‘coglione, pagliaccio’) nel corso di tutto il primo tempo. Il dito medio del tecnico verso la tribuna, catturato dalle immagini televisive al momento del rientro negli spogliatoi, sarebbe stata quindi una reazione alle offese. Per la Juventus, invece, sarebbe l’allenatore nerazzurro ad aver acceso la miccia con il suo gesto.

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Tennis: Sinner eguaglia Alcaraz, 36 settimane da n.1 al mondo

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Jannik Sinner eguaglia le 36 settimane da numero 1 dell’amico e rivale spagnolo Carlos Alcaraz, laureatosi ieri campione nel torneo olandese di Rotterdam. Ma quella appena conclusa è stata la settimana di Mattia Bellucci e di Andrea Vavassori. Il 23enne lombardo non aveva mai battuto un Top 20 prima della scorsa settimana. A Rotterdam ne ha infilate due consecutive: agli ottavi contro Daniil Medvedev, la sua prima vittoria contro un Top 10, ai quarti contro Stefanos Tsitsipas.

La semifinale nell’Atp 500 olandese, persa contro Alex De Minaur, gli ha permesso di salire dalla posizione numero 92, il suo precedente best ranking, alla numero 68. E di entrare così per la prima volta in Top 70. Riguardo a Vavassori, fermatosi agli ottavi proprio contro Alcaraz in singolare a Rotterdam, si tratta del giocatore che ha guadagnato più posizioni, tra i primi 20 italiani, nel ranking ATP (240, +77).

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Il Napoli frena in casa, l’Inter puo’ accorciare

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Il Napoli frena, l’Inter è pronta ad approfittarne. E’ il secondo 1-1 di fila della capolista (dopo la Roma all’Olimpico, l’Udinese al Maradona) a riaprire i conti della testa della classifica, in attesa del posticipo che domani da’ alla squadra nerazzurra l’occasione per la rivincita sulla Fiorentina, dopo il brutto ko di giovedi’, e soprattuto per accorciare le distanze sulla prima della classe, ora a +4. Con una prestazione scoppiettante, condita da cinque gol, la Lazio travolge il Monza, torna a vincere all’Olimpico dopo oltre tre mesi, scavalca la Juventus e si riporta al quarto posto. La resa dei lombardi e’ cosi’ netta che potrebbe costare il licenziamento a Bocchetti.

Per la lotta scudetto l’Atalanta, trascinata dal poker di Retegui al Verona, e’ a +5 e vuole contendere all’Inter il ruolo di agguerrita inseguitrice del Napoli capolista. Si allontana dalla zona Champions il Bologna che si fa imporre il pari da un ottimo Lecce. Dopo il netto ko col Milan in Coppa Italia la Roma porta a otto gare la sua striscia positiva in campionato. Un rigore di Dybala castiga il Venezia ed è il secondo successo di fila in trasferta dopo un lungo digiuno . Nella corsa salvezza basilare successo del Cagliari sul Parma con gol decisivo del nuovo arrivato, il romeno Coman. Al Maradona, il Napoli apre le marcature con McTominay, al sesto gol in campionato, ma viene subito raggiunta da un gran gol di Ekkelenkamp. Succede tutto nel primo tempo, ma la partita e’ vivissima soprattutto per merito dell’Udinese, che ha ritrovato smalto e va forse piu’ vicina alla vittoria di quanto non sia successo al Napoli.

Non servono neanche i cambi nei 20′ finali, Okafor compreso, a sbloccare un attacco stasera farraginoso. Ora Inter-Fiorentina cresce di fascino, per le ambizioni viola e soprattutto per l’occasione che Inzaghi ha di ridurre a un solo punto il distacco dalla vetta. Conte, da parte sua, deve fare i conti col fiato corto della sua squadra Una pura formalità e’ quella della Lazio che assalta il Monza fin dall’inizio, lo lavora ai fianchi ma, dopo il primo gol di Marusic la difesa dei brianzoli si sfalda e nella ripresa è un festival del gol. Mattatore l’eterno Pedro, autore di una doppietta da rapinatore d’area, ma sempre più importante il ruolo che si ritaglia Castellanos, che regala due assist ai compagni e un gol a se stesso, l’ottavo in campionato.

La Lazio fila come un treno e Baroni indovina tutti le sostituzioni: il 5-1 lo sigla Dele- Bashiru su assist di Noslin. Il Monza sembra ormai rassegnato, a -8 dalla zona salvezza. Se verrà esonerato Bocchetti potrebbe toccare ad Alessandro Nesta tentare un arduo recupero, a partire dai vari scontri diretti che attendono i brianzoli. Dopo la brillante vittoria in Coppa Italia, con l’eliminazione dell’Atalanta, il Bologna paga la fatica e stenta contro un buon Lecce. La gara è equilibrata, ma all’inizio si deve superare Skorupski per salvare su Pierotti e Helgason. Nella ripresa gli emiliani cercano di forzare i tempi ma senza creare grosse difficoltà a Falcone. Un gol di Dallinga nel finale viene annullato dalla Var per fuorigioco.

La squadra di Italiano mantiene comunque la sua imbattibilità che dura dal 30 dicembre. Nella seconda delle quattro trasferte consecutive in dieci giorni la Roma resta a galla nella pioggia di Venezia, si stacca dalle inseguitrici di centroclassifica, comincia la difficile ascesa verso la zona Europa. Di Francesco da ex continua a non fare punti. Solito Venezia volenteroso e propositivo, ma spuntato anche per la partenza di Pohjanpalo, sorretto dalla qualità di Nicolussi Caviglia e di Oristanio, ma non basta per risalire la classifica. Per Ranieri missione compiuta: pensa al Porto, ruota i titolari, fa esordire Gourna-Douath e Nelsson, ma i tre punti li porta a casa Dybala col solito rigore perfetto (100 per cento in giallorosso), poi ci sono occasioni per Dovbyk e Pisilli. Ancora panchina per capitan Pellegrini, ormai non più centrale per Ranieri.

Tre punti fondamentali per il Cagliari in zona salvezza. I sardi dominano la gara con un Parma in fase negativa, colpiscono il palo con Mina, ma passano per uno sfortunato autogol di Vogliacco. Reazione degli emiliani, ma Nicola fa entrare il nuovo acquisto Coman che trova uno splendida conclusione vincente. Leali prova a riaprirla, ma il Parma incassa l’ennesimo ko che mette a rischio la panchina di Pecchia, che domenica riceverà la Roma.

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Turchia: ‘arbitro corrotto’, squadra lascia campo dopo un rigore

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I giocatori dell’Adana Demirspor sono usciti dal campo durante il primo tempo della partita del campionato turco che stavano giocando contro il Galatasaray dopo che l’arbitro aveva assegnato un rigore contro di loro. E’ successo al 30′ dopo che il Galatasaray si era portato in vantaggio per 1-0 con Alvaro Morata che aveva segnato dal dischetto. Dopo l’uscita dal campo dell’Adana, la terna arbitrale e il ‘quarto uomo’ sono andati a parlare con i giocatori negli spogliatoi, ma c’è stato poco da fare, così poco dopo c’è stato l’annuncio della sospensione definitiva della partita allo stadio Rams Park. I media turchi hanno riferito che l’Adana Demirspor, che si trova in fondo alla classifica, ha abbandonato la partita in segno di protesta per quella che hanno definito “la corruzione dell’arbitro”.

Tutto è cominciato quando, all’11’, l’arbitro ha fischiato un rigore, apparso subito dubbio, dopo un contatto tra un difensore dell’Adana e Dries Mertens, ex Napoli e ora al ‘Gala’. Il penalty è stato confermato anche dopo l’esame dell’azione da parte del Var e Morata aveva segnato dal dischetto. Poi l’Adana ha continuato a giocare per un’altra ventina di minuti, poi ha deciso di abbandonare il campo in segno di protesta per quello che ha considerato essere l’ennesimo episodio a favore del Galatasaray.

Successivamente, il presidente dell’Adana, Murat Sancak (dal quale sarebbe partito l’ordine di abbandonare il campo) ha tenuto a dire che “questa operazione è stata condotta contro la federazione: avrei fatto la stessa cosa anche se si fosse trattato del Besiktas o del Fenerbahce”.

A ciò il Galatasaray ha risposto tramite il proprio account sul social X: “L’avversario Adana Demirspor (in fondo alla classifica con 5 punti e -31 di differenza reti) ha preferito ritirarsi dalla partita”, si legge. Nella polemica sui favoritismi arbitrali si è inserito anche José Mourinho, che su Instagram ha pubblicato una foto di se stesso che applaude, e poi un breve video del presunto fallo su Mertens che oggi ha portato alla concessione del penalty a favore del Galatasaray.

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