Collegati con noi

Cronache

Suicida il Questore di Biella Gianni Triolo: si è sparato con la pistola d’ordinanza

Pubblicato

del

In ufficio di buonora, come era solito fare, il questore di Biella Gianni Triolo si e’ suicidato con la pistola d’ordinanza. La tragedia questa mattina, nella sala riunioni della Questura. A trovare il corpo, e a dare l’allarme, la donna delle pulizie. Due i biglietti scritti prima di premere il grilletto contro se stesso, ma al momento sui motivi del gesto viene mantenuto il massimo riserbo. “Posso solo dire che la cosa ci ha lasciati senza parole e che ancora ieri, quando ci siamo incontrati nel comitato sicurezza, nulla avrebbe lasciato immaginare la tragedia che si e’ consumata oggi”, dice il sindaco, Claudio Corradino, che descrive Triolo, 60 anni, come “una persona molto riservata”. Al suo primo incarico da questore, Triolo “aveva preso in mano le sorti di Biella” dal febbraio 2020 “con grande delicatezza – aggiunge il primo cittadino – dimostrando professionalita’, fermezza e sensibilita’ per la nostra citta’”. La sua morte “ha sconvolto tutte le istituzioni e la comunita’ biellese”, aggiunge il prefetto Franca Tancredi che, appresa la notizia, ha convocato d’urgenza un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Originario di Pescara, dopo la laurea in Giurisprudenza nel 1987 Triolo era entrato in polizia come vicecommissario. Ha lavorato al Reparto Mobile di Torino, poi il trasferimento a La Spezia, la citta’ dove ha messo su famiglia, e gli incarichi da dirigente dell’Ufficio personale e da Capo di Gabinetto. Primo Dirigente dal 2002, ha diretto la Divisione Anticrimine della Questura di Massa Carrara, dove ha rivestito anche il ruolo di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. Poi una nuova parentesi a La Spezia, dapprima come Dirigente della Divisione Anticrimine, poi come Vicario del Questore, incarico ricoperto anche a Pisa. Nel 2019 la promozione a Dirigente Superiore e l’incarico da questore di Biella dopo alcuni mesi all’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in qualita’ di Ispettore Generale. “Rimango senza parole nell’apprendere la notizia della tragica scomparsa del nostro questore di Biella – commenta il viceministro allo Sviluppo economico, il senatore biellese Gilberto Pichetto -. Gianni Triolo e’ stato un grande servitore dello Stato e la sua morte lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui. Questa notizia addolora tutta la nostra comunita’, ci uniamo al cordoglio della sua famiglia. E’ un dolore fortissimo”, si limita ad aggiungere”.

Advertisement

Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

Pubblicato

del

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Continua a leggere

Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

Pubblicato

del

Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

Continua a leggere

Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

Pubblicato

del

Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto