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Stretta del Governo sui cronisti, non si pubblicano ordinanze cautelari

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Arriva la stretta del governo sulla cronaca giudiziaria. Non sono state introdotte nuove sanzioni, ma ora scatta il divieto di pubblicazione “delle ordinanze che applicano misure cautelari personali fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare”. Lo prevede il decreto legislativo approvato oggi in Consiglio dei ministri, che era stato ribattezzato “legge bavaglio” dalle opposizioni e dalla Federazione nazionale della stampa. Il provvedimento, si legge, ha accolto le osservazioni delle commissioni parlamentari “solo in riferimento all’ampliamento del contenuto della norma, ma non all’introduzione di un nuovo apparato sanzionatorio”.

Durante l’esame della misura, infatti, dalla maggioranza e da Italia Viva erano arrivate indicazioni per introdurre multe sia per i giornalisti che per gli editori (fino a 500mila euro). La scure non è però passata al vaglio finale della riunione di Palazzo Chigi. E c’è già chi si è organizzato diversamente. Proprio oggi a Milano è stato siglato un protocollo, “il primo di questo genere in Italia”, che permetterà ai giornalisti accreditati al Palazzo di Giustizia di chiedere formalmente ed ottenere copie delle ordinanze cautelari dell’ufficio gip o alcuni altri atti giudiziari, come decreti o sentenze, secondo “una definizione di interesse pubblico” che terrà conto di un preciso “decalogo”. Il documento ‘pilota’ è firmato dal presidente del tribunale milanese, Fabio Roia, dal procuratore Marcello Viola e dai rappresentanti degli ordini degli avvocati e dei giornalisti.

Secondo Viola con la nuova legge “non cambia nulla. Nelle ultime due ordinanze significative”, quelle sul caso che riguarda le Curve Nord e Sud dello stadio Meazza e quella con al centro la presunta rete di cyber-spie, “i gip hanno fatto un lavoro di sintesi e assemblaggio evidenziando solo gli elementi del grave quadro indiziario e tutelando i terzi estranei”.

Il codice di procedura penale prevedeva già all’articolo 114 il divieto di pubblicazione, “anche parziale, degli atti non più coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare”, ma faceva eccezione per l’ordinanza che dispone la misura cautelare.

Il nuovo decreto legislativo cassa questa eccezione ed aggiunge un comma che vieta esplicitamente “la pubblicazione delle ordinanze che applicano misure cautelari personali”. Si tratta di disposizioni, recita l’articolo 1 il provvedimento, “per il rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza delle persone fisiche sottoposte a indagini o imputate in un procedimento penale in attuazione della direttiva (Ue) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016”.

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Screening oncologico rallenta ma conferma la ripresa dopo-Covid

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L’adesione ai programmi di screening oncologico da parte degli italiani rallenta ma evidenzia una forte ripresa rispetto al periodo pandemico legato al Covid-19, rispetto al quale si era peraltro già recuperato il ritardo a partire dal 2021. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sui programmi di screening oncologico realizzati da Regioni e Province autonome in Italia pubblicata sul sito del ministero della Salute. In particolare nel 2022 la copertura dello screening mammografico è stata del 43% (in calo rispetto al 2021, soprattutto al Nord), con forti disomogeneità tra le macroaree (Nord 54%, Centro 47%, Sud e Isole 26%). Per lo screening cervicale, il valore a livello nazionale è del 41%, con minori variazioni tra le macroaree, mentre per la ricerca del sangue occulto per il tumore colorettale si attesta al 27%, con un evidente trend da Nord (38%), al Centro (28%), a Sud (12%). A livello dell’offerta degli screening l’Italia sembra essere divisa in due.

Da una parte le Regioni del Centronord che mostrano una buona organizzazione, con differenze che riguardano prevalentemente l’estensione dell’offerta dello screening mammografico alle donne più giovani e l’implementazione di protocolli per lo screening della cervice che tengano conto dello stato vaccinale contro il papilloma virus (human papilloma virus, Hpv), 78% delle Regioni del Nord contro il 50% del Centro, per entrambe le caratteristiche; dall’altra parte ci sono le Regioni del Sud che, sebbene siano allineate con il resto del territorio italiano relativamente all’offerta di alcune tipologie di screening (cervice e colon-retto), sembrano essere più indietro riguardo l’estensione ad altre fasce di età, sia per lo screening mammografico che per il colon-retto (25% e 13% rispettivamente per il mammografico 45-50 anni e 70-74 anni e 13% per l’estensione dello screening colon-retto agli over 70), l’implementazione di protocolli per le donne vaccinate in giovane età per HPV (sono stati implementati solo nel 38% delle Regioni del Sud) e l’utilizzo delle farmacie come supporto alla facilitazione dello screening colon-retto (50%). Per quanto riguarda le modalità di invio agli screening, l’invito cartaceo è la modalità primaria.

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Cultura

Nocera torna a Napoli: la festa degli amici per il compleanno e il nuovo atelier in Piazza Vanvitelli

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Napoli accoglie con entusiasmo il ritorno di Antonio Nocera, artista visionario di fama internazionale, che ha scelto di celebrare il suo rientro nella città partenopea con un vernissage intimo e suggestivo. L’evento, organizzato nel giorno del suo compleanno, ha visto la partecipazione di amici, colleghi e appassionati d’arte nei saloni del nuovo studio atelier in piazza Vanvitelli, uno dei luoghi più iconici e affascinanti di Napoli.

L’arte di Antonio Nocera: tra fiabe e riflessioni

Nocera, originario di Caivano, estrema periferia nord di Napoli, che ha mosso i suoi primi passi d’artista proprio al Vomero, è tornato alle sue radici, portando con sé un universo di opere che raccontano storie senza tempo. Pinocchio, Pulcinella, Cappuccetto Rosso, il Gatto con gli stivali, i libri d’acqua, i Vangeli sono solo alcuni dei temi che l’artista esplora con maestria attraverso pitture, sculture e installazioni. Le sue creazioni uniscono tradizione e innovazione, materiali diversi e tecniche moderne, trasmettendo sempre un potente messaggio sociale sotto la apparente leggerezza dei suoi personaggi fiabeschi.

Un evento esclusivo per celebrare il Maestro

Tra i presenti al vernissage, spiccano nomi di rilievo come l’assessore regionale alla Formazione professionale Armida Filippelli, Domenico Semplice, project manager di RFI, Diego Cardillo Ceo di Poste Tributi Società del Gruppo Poste Italiane Spa, Angela Zampella, prorettore dell’Università Federico II, Giovanni Perillo, professore di Ingegneria dell’Università Partenope, gli industriali Lino De Michele e Antonio De Michele con la moglie Marta, il manager della Kiton Spa Lucio e Virginia Nigro, i magistrati Nicola Graziano, Valentina Semplice, Alessandra Zingales, gli avvocati Pia Fierro, Angelo e Sergio Pisani, la giornalista Mediaset Anna Maria Chiariello, il professor Vito Lupo con sua moglie Margherita Caccioppoli e tanti altri.

La serata è stata arricchita dalle prelibatezze culinarie dello chef Salvatore Piccirillo della celebre pizzeria Masardona, che ha reso omaggio al talento di Nocera con piatti d’eccezione.

Un ritorno carico di significato

Il ritorno di Antonio Nocera a Napoli rappresenta molto più di un evento artistico. È un momento che unisce la bellezza dell’arte alla riflessione sulla condizione umana. La sua visione poetica e sociale, che emerge con forza dai suoi personaggi e dalle sue opere, è pronta a lasciare un’impronta indelebile nella città che lo ha visto nascere artisticamente.

Nella foto di copertina il Maestro Antonio Nocera con l’assessore regionale Armida Filippelli

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Cronache

Emergenza maltempo in Campania: oltre 400 Interventi dei Vigili del Fuoco

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La Campania è stata colpita da un’ondata di maltempo che ha messo a dura prova la regione, con oltre 400 interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nelle ultime ore. Dalla notte scorsa, forti raffiche di vento e nevicate hanno interessato diverse province, causando numerosi disagi e situazioni di emergenza.

Le zone maggiormente colpite includono le province di Salerno, in particolare tra il Cilento e l’Agro Nocerino-Sarnese, Caserta, Napoli, e l’avellinese, dove le nevicate hanno causato problemi significativi. Tra gli interventi più rilevanti, si segnala il soccorso di otto persone bloccate dalla neve sul Monte Cervati, in provincia di Salerno.

Il gruppo, composto da sette adulti e una bambina, era rimasto isolato in un rifugio a causa della neve. Le squadre dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio di un gatto delle nevi del comando di Avellino, hanno lavorato senza sosta per portarli al sicuro. L’operazione di soccorso si è conclusa con successo nelle prime ore del mattino, quando le persone sono state trasportate a valle in sicurezza.

La situazione continua a essere monitorata attentamente, con le autorità impegnate a gestire le criticità legate al maltempo. I cittadini sono invitati a prestare la massima attenzione e a seguire le indicazioni delle autorità competenti per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.

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