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Strage della discoteca, individuato il ragazzino che ha provocato con lo spray la calca e i morti nel locale che ospitava troppi giovani

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Dallo stretto riserbo delle indagini emerge che sarebbe stato  individuato ed identificato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all’interno della discoteca Lanterna Azzurra provocando il panico che ha poi portato alla morte di sei persone. Perchè sembra sia stato proprio il fuggi fuggi scatenato dal fastidio dello spray al peperoncino a provocare la calca di quanti avevano necessità di aria e dunque scappavano fuori perchè dentro il locale non si riusciva a stare. Molti ragazzi interrogati hanno riferito agli inquirenti ti che pizzicava la gola, faceva male agli occhi e mancava l’aria.

Secondo quanto si apprende, il ragazzino che avrebbe liberato nell’aria lo spray – che è residente nella provincia di Ancona – è stato identificato sulla base delle testimonianze e a breve sarà  sentito dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni. Se ha 16 anni può essere fermato. Va sentito, ovviamente, con ogni cautela di legge trattandosi di minori.

Resta poi la questione, anch’essa fondamentale, della presenza di troppe persone in quella discoteca. Su questa vicenda gira o troppe voci e troppi numeri. C’è anche chi sostiene che c’erano 2mila persone a fronte dei 500 che la Lanterna Azzurra poteva ospitare. Si dice che avrebbero venduto 3 o 4 volte i biglietti che si potevano vendere. Accuse durissime che vengono però  respinte dal gestore. “Non c’erano 1400 persone come dicono tutti. Assolutamente. Secondo me non arrivavano a mille, anzi calcolando quelli che erano fuori a fumare, dentro ce n’erano poco piu’ di 800. E’ un locale che ha contenuto molta piu’ gente.

Era sicurissimo. Tra l’altro ho consegnato ai carabinieri i blocchetti dei biglietti venduti e quelli invenduti. Si vede subito”. A dirlo è Marco Cecchini, uno dei tre gestori della Lanterna Azzurra di Corinaldo, in un’intervista a QN. Sulla sicurezza “sono tranquillo. Ho un contratto con un’agenzia che mi ha garantito 11 bodyguard. E avevo un’ambulanza a disposizione”, afferma Cecchini. “Credo di essere nel mirino. Sto ricevendo minacce di morte, scrivono sui social ogni cattiveria, mi vogliono in galera ma io non ho fatto niente di diverso di tutte le altre volte quando, lo giuro, c’erano state anche più persone”. In merito ai quattro gradini in fondo agli scivoli di emergenza, “se un tecnico ha fatto il progetto per la sicurezza, una commissione provinciale l’ha approvato dandomi il permesso pochi mesi fa per cinque anni, che colpa ho io?”, dichiara Cecchini. Sul non aver aperto le tre porte di sicurezza, “tutti e 800 sono fuggiti in quell’unica porta che è sempre spalancata per andare a fumare. Quando la gente ha cominciato a tossire e a gridare, ha visto la luce solo da quella parte e si è imbucata lì trovando il tappo perchè nel frattempo la gente era caduta nei gradini”. Quanto alla balaustra, “in condizioni normali e’ sufficiente”. “Se dicessi che mi sento la coscienza a posto, ecco il criminale. Se dico di no, sono colpevole. Sono distrutto, mi dispiace e moralmente sono vicino ai genitori e alle famiglie di quei ragazzi morti”, afferma Cecchini. “Ho trovato per terra la bomboletta spray e l’ho consegnata ai carabinieri. Colpa di quel maledetto che l’ha spruzzata. E’ una tragedia inimmaginabile”. Il locale, conclude non riaprira’ “finche’ ci sono in giro questi criminali con le bombolette”.

Strage in discoteca a Corinaldo, sei ragazzi morti e 35 feriti al concerto di Sfera Ebbasta

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Ancora un forte terremoto fa tremare Napoli e i Campi flegrei: serata di paura

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Ancora una forte scossa di terremoto di magnitudo 4 a dopo  le 22 avvertita a Napoli. Epicentro Campi Flegrei, ipocentro a circa 6,o k. di profondità. Molte persone hanno avvertito il movimento tellurico. Sui social network sono comparsi subito i primi post di persone che commentavano il terremoto. Con ogni probabilità si tratta di scosse che rientrano nello sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento maggiore registrato è forse proprio quello delle 3,30 circa di qualche giorno fa. Molte persone hanno avvertito nitidamente la scossa soprattutto nella zona occidentale di Napoli e nel quartiere collinare del Vomero. Molte telefonate arrivate ai centralini delle forze dell’ordine e le telefonate all’Osservatorio Vesuviano.

Da alcune settimane, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con moltissimi eventi poco più che strumentali e tanti altri anche di magnitudo superiore a 3 che vengono avvertite e generano paura nella popolazione. Al momento, però, nel corso di queste settimane,  da tutte le verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

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Coppia di Acerra muore in un incidente stradale, gravi i due figli

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Una notte di tragica fatalità ha colpito Acerra, una cittadina in provincia di Napoli, quando un terribile incidente stradale ha sconvolto una famiglia, lasciando dietro di sé una scia di dolore e interrogativi.

La notte scorsa, intorno alle 4 del mattino, una Fiat 600 bianca stava facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa fuori. A bordo c’erano quattro persone: Rino Losco, 65 anni, Lina Iannone, 45 anni, e i loro due figli, una bambina di 8 anni e un bambino di 3 anni. La loro serata si è trasformata in una tragedia quando la loro auto è entrata in collisione con una Opel Astra guidata da un uomo di circa 40 anni. Lo schianto è avvenuto in via Volturno, una strada periferica di Acerra, vicino al rione Tappia.

L’impatto è stato così devastante che i due genitori sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e sono finiti in un terreno privato nelle vicinanze. Purtroppo, per loro non c’è stato nulla da fare, e sono deceduti sul colpo. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere contorte dell’auto, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Afragola.

I due bambini, gravemente feriti nell’incidente, sono stati trasportati d’urgenza in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la loro prognosi rimane riservata. La situazione è drammatica per la giovane famiglia, e le speranze sono rivolte a un recupero miracoloso.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente sulla scena. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Acerra, in collaborazione con i carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna, stanno indagando sull’incidente. Il conducente dell’Opel Astra, anch’egli residente ad Acerra, non ha riportato ferite significative nell’incidente. Tuttavia, il sospetto di un possibile comportamento imprudente pesa su di lui, poiché è stato sottoposto al drug-test, il quale ha rivelato un risultato positivo. In base a questa scoperta, l’uomo è stato fermato con l’accusa di “omicidio stradale.”

Sorgono domande sul possibile coinvolgimento di sostanze stupefacenti nella tragedia, in particolare la cocaina, che potrebbe aver compromesso la capacità di guida del conducente dell’Opel Astra. L’indagine in corso cercherà di gettare luce su questo aspetto, mentre la comunità di Acerra e l’intera regione di Napoli si uniscono nel cordoglio per questa terribile perdita e nell’auspicio di un pronto recupero per i due bambini sopravvissuti.

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Illegalità e falso in arresti, nove poliziotti indagati

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Otto agenti della questura di Piacenza sono indagati con le accuse di arresto illegale, calunnia, falso in atto pubblico, mentre un nono poliziotto è accusato di false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Ne riferisce questa mattina il quotidiano Libertà precisando che l’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo, riguarda episodi del periodo tra gennaio e luglio 2022, con una più recente coda relativamente alle false informazioni fornite al pubblico ministero. Gli indagati operavano sulle volanti. Le accuse a loro carico sono state mosse anche sulla base di intercettazioni.

 

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