Collegati con noi

In Evidenza

Stop alle finte recensioni ed a bagarini on line

Pubblicato

del

Stop al ‘bagarinaggio on line’. Sono molte le novità in arrivo per i consumatori sul fronte di saldi, pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette. Lo ricorda il Codacons, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un decreto legislativo che attua nell’ordinamento italiano la direttiva Ue 2019/2161. Novità che vengono accolte con soddisfazione dal mondo del consumerismo, da Assoutenti, che chiede ora una campagna informativa a tappeto, a Simone Baldelli, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori, che parla di “positivi passi avanti”. Ma cosa cambierà realmente per i cittadini italiani con l’entrata in vigore delle nuove norme? “La prima innovazione riguarda i saldi di fine stagione – spiega il Codacons – Troppo spesso abbiamo assistito al “giochetto” dei commercianti di alzare i prezzi al pubblico prima dell’applicazione della percentuale di sconto: una prassi che ora non potrà più essere attuata.

Per qualsiasi tipo di prodotto in saldo si dovrà indicare il prezzo praticato negli ultimi 30 giorni, così da bloccare sconti fasulli e finte campagne promozionali. Diventa poi pratica ingannevole la promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche (il cosiddetto “dual quality product”)” – aggiunge il Codacons.

Ma per l’associazione “il decreto realizza una vera “rivoluzione” sul fronte di quelle pratiche che, grazie a web e social network, sono ormai diffusissime e in grado di dirottare ogni anno miliardi di euro, modificando le scelte dei consumatori: con le nuove norme saranno ingannevoli la mancata chiara indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti; la rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando strumenti automatizzati; l’utilizzo di false o non verificate recensioni dei prodotti false. Questo – spiega il Codacons – significa che i comparatori online di beni e servizi (assicurazioni, telefonia, contratti luce e gas, ecc.) così come chi realizza test comparativi di prodotti, dovranno non solo rivelare i parametri che determinano la classificazione delle offerte risultanti da una ricerca, ma anche indicare con chiarezza ai consumatori quando i risultati sono frutto di un accordo commerciale stipulato tra la piattaforma di comparazione e una società che figura tra quelle pubblicizzate dalla medesima piattaforma.

In tema di recensioni, sempre più usate dai consumatori nella scelta di beni e servizi da acquistare, saranno vietate quelle false, e gli operatori dovranno – pena pesanti sanzioni – dare indicazioni agli utenti circa le misura adottate allo scopo di garantire che le recensioni pubblicate siano effettivamente veritiere e provengano da consumatori che hanno acquistato o utilizzato il prodotto. Stop anche alla piaga del “secondary ticketing”, con i professionisti che – ricorda il Codacons – non potranno più rivendere (spesso a prezzi stellari) biglietti per eventi come concerti, spettacoli, ecc. acquistati con strumenti automatizzati in grado di eludere i limiti previsti dalla legge”. Infine, maggiori tutele per chi apre la porta a venditori e firma presso il proprio domicilio contratti di acquisto di beni o forniture di servizi (luce, gas, ecc.): il decreto prolunga a trenta giorni il termine per l’esercizio del diritto di recesso con riferimento ai soli contratti conclusi nel contesto di visite non richieste presso l’abitazione del consumatore (o di escursioni organizzate per vendere prodotti).

“Il decreto rappresenta un’ottima decisione del governo e aumenta le tutele in favore dei cittadini – commenta il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Ora serve un piano straordinario per informare i consumatori dei loro nuovi diritti e occorrerà monitorare il rispetto delle nuove disposizioni da parte di società e professionisti. Chiediamo la convocazione urgente del Cncu presieduto dal ministro Urso per dare forza e attuazione agli strumenti di protezione approvati”. Di “positivi passi in avanti, che vanno accompagnati da un’attività di informazione verso i cittadini e di controllo sul mercato”, parla invece Simone Baldelli, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori.

Advertisement

Cronache

Caso Ferragni-Balocco, per il tribunale hanno ragione i consumatori: fu pratica scorretta

Pubblicato

del

La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza significativa riguardante il caso Balocco, il ruolo di Chiara Ferragni, che hanno attirato l’attenzione nazionale. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato da diverse associazioni, tra cui il Codacons, Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef, contro la campagna di beneficenza condotta dall’industria dolciaria Balocco. La campagna in questione era stata realizzata attraverso la vendita di pandori griffati dall’influencer Chiara Ferragni, a favore di un ospedale torinese.

La giudice Gabriella Ratti ha emesso una dichiarazione che conferma le accuse mosse dalle associazioni ricorrenti. Secondo quanto riportato dalle associazioni stesse, la sentenza ha accertato la pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda Balocco. Inoltre, ha evidenziato l’ingannevolezza dei messaggi diffusi al pubblico riguardo alla natura benefica della campagna associata alla vendita del prodotto.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pratiche commerciali e delle campagne di beneficenza condotte dalle aziende. Mette in luce la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle imprese nell’affrontare iniziative di questo tipo. La decisione del tribunale di Torino sottolinea l’importanza di verificare attentamente le pratiche di marketing e di beneficenza per garantire che siano etiche e rispettose dei consumatori.

Il caso Balocco ha suscitato un dibattito su scala nazionale riguardo alla relazione tra marketing, beneficenza e trasparenza aziendale. È probabile che questa sentenza abbia un impatto significativo sul modo in cui le aziende progettano e promuovono le loro campagne di responsabilità sociale d’impresa, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore chiarezza e autenticità nelle loro iniziative benefiche

Continua a leggere

Economia

Ue: Italia resta vulnerabile su debito, deficit e crescita

Pubblicato

del

“L’Italia continua a far fronte alle vulnerabilità legate all’elevato debito pubblico, abbinato a consistenti deficit di bilancio e a una debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e di alcune debolezze residue nel settore finanziario”. E’ quanto si legge nelle conclusioni degli esami approfonditi della Commissione europea, nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici del Paese.
“Il rapporto debito pubblico/Pil dell’Italia è diminuito nettamente di circa 15 punti percentuali rispetto al suo picco durante la crisi pandemica, principalmente a causa della forte crescita del Pil nominale, mentre i deficit di bilancio sono rimasti elevati – ricorda l’esecutivo comunitario -. Tuttavia, con il 139,8% del Pil nel 2023 secondo le previsioni autunnali 2023 della Commissione, il rapporto debito pubblico è ancora elevato e si prevede che la tendenza al ribasso si invertirà quest’anno e il prossimo. Ciò è dovuto principalmente a un ampio aggiustamento stock-flussi che incrementa il debito, ancora consistente anche se in diminuzione, ai disavanzi pubblici e a un differenziale tra crescita nominale e tasso di interesse meno favorevole”.
“Inoltre, gli ingenti costi del servizio del debito limitano ulteriormente la portata del governo per quanto riguarda le politiche fiscali a sostegno della crescita. I rischi per la sostenibilità fiscale rimangono elevati nel medio e medio termine nel lungo termine”, afferma anche Palazzo Berlaymont. Sulla produttività la Commissione segnala un “andamento piatto” che riflette “persistenti carenze strutturali” con “condizioni di finanziamento più restrittive” che “smorzano le prospettive di un ulteriore incremento del capitale”.
“Le banche italiane sono ancora notevolmente esposte al rischio di credito sovrano e all’andamento dei prestiti garantiti dallo Stato nei loro bilanci – nota tra l’altro l’Idr della Commissione -. La qualità degli attivi bancari è notevolmente migliorata e la redditività è aumentata parallelamente alla normalizzazione della politica monetaria, anche se le banche potrebbero dover affrontare sfide man mano che l’impatto economico della stretta finanziaria si espande ulteriormente”. “Una materializzazione dei rischi derivanti da queste vulnerabilità potrebbe avere ripercussioni su altri Stati membri attraverso vari canali, di modo che le vulnerabilità abbiano rilevanza transfrontaliera”, afferma tra l’altro la Commissione.
Bruxelles segnala infine nelle proprie conclusioni degli esami approfonditi che “rimane essenziale mantenere il ritmo di attuazione del Pnrr, comprese le misure a sostegno delle competenze e della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei giovani”.

Continua a leggere

Cronache

Roma, esalazioni tossiche dalla spa, albergo evacuato, alcuni dipendenti intossicati

Pubblicato

del

Una situazione di emergenza si è verificata oggi in un hotel in via Rasella, nel cuore di Roma, a causa di esalazioni tossiche probabilmente provenienti dalla zona tecnica del centro benessere della struttura. L’evento ha portato all’evacuazione dell’hotel e al soccorso di diverse persone intossicate.

Secondo le autorità, otto persone sono state soccorse a seguito dell’incidente. Cinque di loro sono state trasportate in ospedale, tre delle quali con sintomi lievi, mentre altre due sono state ricoverate in codice rosso, ma non sarebbero in pericolo di vita. Tutti i pazienti presentano difficoltà respiratorie causate dall’inalazione di cloro, e si tratterebbero di dipendenti della struttura coinvolta. Come ha spiegato il direttore della struttura soltanto i dipendenti nel momento della fuoriuscita delle esalazioni

Le cause dell’intossicazione sono state inizialmente attribuite a operazioni di manutenzione in corso nella Spa dell’hotel, che coinvolgevano l’uso di ipoclorito di sodio e acido solforico. Tuttavia, ulteriori indagini sono in corso per stabilire con certezza cosa abbia provocato il rilascio di sostanze nocive.

Nonostante il pericolo sembri essere rientrato e i locali siano stati adeguatamente areati, è necessario eseguire una verifica completa prima di consentire il rientro in sicurezza nella struttura. Nel frattempo, gli ospiti dell’hotel stanno rientrando per recuperare i propri effetti personali, mentre le operazioni di pulizia e ripristino procedono.

L’evacuazione ha coinvolto un considerevole numero di persone, dato che l’hotel dispone di 35 stanze tutte occupate da turisti. Tuttavia, il direttore dell’albergo ha confermato che tutti gli ospiti si trovano bene e che nessuno di loro era nella zona della Spa al momento dell’incidente, ad eccezione del personale coinvolto.

 

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto