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Cronache

Spesa solidale alle famiglie delle Vele di Scampia, la solidarietà dei volontari dell’Accademia delle Arti, Mestieri e Professioni

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Sono giorni difficili per molte famiglie napoletane. Chi viveva di stenti o arrivava con  difficoltà alla terza settimana, con questo primo mese di quarantena obbligatoria e di domiciliari coatti per fermare il contagio, riuscire a mettere il piatto a tavola una volta al giorno è diventata una impresa per tanti papà e mamme di quartieri difficili di Napoli. E non sempre gli aiuti delle istituzioni, quando ci sono, arrivano a tutti e soprattutto alle destinazioni giuste. Per questi motivi l’impegno di associazioni e volontariato, in certi momenti più difficili, diventa ancora più importante.

I volontari dell’Accademia delle Arti, Mestieri e Professioni che da sempre si dedicano ad opere di solidarietà, ancora una volta hanno dato prova di grande impegno in questo periodo di epidemia. Sono giorni anche di restrizioni sulla mobilità, ed è difficile anche organizzare iniziative per aiutare i meno fortunati, ma i membri dell’Accademia, stimolati dall’intesa con il Cardinale di Napoli,  Crescenzio Sepe, non si sono persi d’animo e hanno perseguito quello per  loro era un obiettivo da cogliere. Consegnare derrate alimentari, prodotti di prima necessità alle famiglie delle Vele di Scampia. Chiamatela spesa solidale, chiamatelo cibo, chiamatelo come vi pare, i volontari dell’Accademia delle Arti, Mestieri e Professioni sono andati a Scampia, quartiere sofferenze di Napoli,  luogo popolato da tante persone dotate di grande umanità e dignità, ed hanno consegnato cibo. 

Grande è stata l’emozione quando i due furgoni appartenenti alla società Metro Italia Cash and Carry e alla Ditta Ciucculatin  sono arrivati nei pressi della chiesa di Maria SS. Del Buon Rimedio, proprio nel centro di Scampia. Ad accogliere gli associati c’era il parroco, don Alessandro Gargiulo che, insieme agli altri amici dell’Accademia Alessandro e Mario Piccirillo, specialisti di ortofrutta del mercato di Antignano,  hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa.

“Desideriamo ringraziare il Presidente dell’’Accademia delle Arti, Mestieri e Professioni Marcello Bernini e tutti quanti gli associati che con entusiasmo hanno aderito alla nostra chiamata – hanno dichiarato i fondatori dell’associazione Catello Maresca e Rosario Bianco   e registriamo con gioia l’entusiasmo dei responsabili della Metro, di Alessandro e Mario Piccirillo del negozio Ciucculatin e di Mario Morra che si sono adoperati per massimizzare i nostri  sforzi e dare luogo all’ennesimo gesto di solidarietà, che si aggiunge ai tanti altri che si stanno verificando in tutta la città. Ancora una volta il popolo di Napoli si sta rendendo, come sempre, protagonista di gesti di solidarietà incredibili e si sta mostrando agli occhi del mondo intero nella sua veste migliore: amante del prossimo, solidale e con un cuore enorme”. Napoletani. Punto.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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