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Spari in una scuola, strage di bambini in Russia: 15 morti e 24 feriti

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Almeno quindici persone uccise e 24 ferite. E tra coloro che hanno perso la vita ci sono anche undici bambini. E’ questo il pesantissimo bilancio della tremenda strage compiuta oggi in una scuola di Izhevsk, nel centro della Russia, da un uomo armato che ha fatto irruzione nell’istituto sparando ad alunni e insegnanti. Un uomo che – secondo gli inquirenti – indossava un passamontagna e una maglietta nera su cui era disegnata una svastica, e che in passato era stato studente proprio su quei banchi tra i quali oggi ha seminato morte e terrore. Gli investigatori hanno riferito che l’aggressore si e’ suicidato dopo la strage e il Cremlino ha sostenuto che l’uomo “molto probabilmente” apparteneva “a un’organizzazione o a un gruppo neonazista”. Il Comitato Investigativo russo per il momento pero’ non si sbilancia su questo punto e ha fatto sapere che la sua eventuale “adesione a visioni neofasciste e all’ideologia nazista e’ in corso di verifica”, mentre il ministro dell’Istruzione, Sergey Kravtsov, ha affermato che l’uomo “soffriva di schizofrenia”. Le autorita’ hanno identificato il sospettato in Artyom Kazantsev, 34 anni, nato proprio lì a Izhevsk: il capoluogo dell’Udmurtia, una citta’ di 640.000 abitanti a ovest dei monti Urali, quasi mille chilometri a est di Mosca.

Secondo la Guardia Nazionale, l’aggressore aveva con se’ due pistole a salve, ma modificate in modo da sparare proiettili veri. Il Comitato Investigativo ha affermato invece che le pistole erano si’ due, ma di tipo militare, e ha pubblicato un breve video in cui si vede un uomo completamente vestito di nero riverso sul pavimento di un’aula e apparentemente privo di vita. Sulle cartucce dei proiettili ci sarebbe stata scritta la parola “odio” in vernice rossa. Stando alle prime ricostruzioni, l’assalitore ha prima ucciso le due guardie giurate e poi ha cominciato a sparare verso adulti e bambini provocando scene di panico nei corridoi della scuola. Oltre ai due addetti alla sicurezza, sono stati uccisi anche due insegnanti. La strage e’ avvenuta nella scuola numero 88, che si trova vicino al municipio di Izhevsk ed e’ frequentata da quasi mille bambini fino agli 11 anni di eta’. Quattordici ambulanze sono intervenute sul posto e alcuni video mostrano i soccorritori che entrano di corsa nella scuola con le barelle. Fino a poco tempo fa, attacchi del genere contro scuole e universita’ in Russia erano considerati piuttosto rari. Nel settembre del 2021 pero’ uno studente armato di fucile da caccia ha compiuto una strage aprendo il fuoco all’universita’ di Perm, uccidendo sei persone e ferendone 28. Nel maggio dello stesso anno, un altro giovane ha sparato in una scuola di Kazan uccidendo nove persone, tra cui sette ragazzini. Nel 2018 invece un ragazzo uccise 20 persone in una scuola in Crimea, la penisola sul Mar Nero occupata dalla Russia, e poi si suicido’ in una strage che fu paragonata a quella di Columbine. Le autorita’ russe l’anno scorso hanno quindi annunciato una stretta sul controllo delle armi e un rafforzamento dei controlli medici e hanno fatto salire da 18 a 21 anni l’eta’ minima per acquistare un fucile da caccia.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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Musk rifiuta di eliminare da X video dell’attacco a Sidney

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Elon Musk ha reagito all’ordine di un tribunale australiano di eliminare da X i video dell’attacco nella chiesa di Sidney dopo che il commissario per la eSafety dell’Australia ha chiesto un’ingiunzione. Il miliardario patron di Tesla ha risposto con un post sulla sua piattaforma accusando il premier Anthony Albanese di “censura”. “La nostra preoccupazione è che se qualsiasi Paese è autorizzato a censurare i contenuti di tutti i paesi, allora cosa impedirà a qualsiasi paese di controllare Internet?”

Musk ha detto che X farà appello contro l’ingiunzione australiana. “Abbiamo già censurato il contenuto in questione per l’Australia, in attesa di ricorso legale, ed è archiviato solo su server negli Stati Uniti”, ha aggiunto. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha affermato che Musk è cieco di fronte all’angoscia causata dai video. “Faremo ciò che è necessario per affrontare questo miliardario arrogante che pensa di essere al di sopra della legge, ma anche al di sopra della comune decenza”, ha detto Albanese all’emittente pubblica Abc. “L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto il signor Musk sia fuori dal mondo”, ha aggiunto.

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