L’urna di Nyon mette il Napoli di fronte al Milan e, in caso di passaggio del turno, stabilisce sin da ora che l’avversaria da affrontare eventualmente in semifinale sarebbe la vincente della sfida tra Inter e Benfica. I tifosi sono entusiasti e nella loro valutazione, dettata ovviamente dal cuore e non dalla ragione, vedono la strada spianata verso la qualificazione, che avrebbe del clamoroso, alla finalissima. Quel che è certo è che la sorte ha fatto si che il Napoli eviti sicuramente, prima dell’ultimo atto della rassegna continentale in programma il 10 giugno a Istanbul, scontri frontali con quattro squadre dalle quali tenersi alla larga il più possibile: Chelsea, Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid. Poi sarà il campo con i suoi verdetti inappellabili a dire se il sorteggio è da considerarsi fortunato o meno.
Luciano Spalletti per una volta si traveste da Guardiola e come aveva fatto in settimana il tecnico del City definendo il Napoli una delle favorite per la vittoria finale, fa altrettanto con il Milan, dopo l’esito del sorteggio. “Solo gli incompetenti – dice – parlano di un buon sorteggio. Io avrei preferito non sfidare una squadra italiana. Il Milan è la Champions League e solo Maldini ne ha vinte cinque’. Non è stato per noi un buon sorteggio”. “Nei giorni scorsi – osserva il tecnico – ho letto che PSG e City fanno fatica ad arrivare in fondo perché manca loro esperienza in questa competizione. Bene, se questo è vero allora il Milan è favorito per la vittoria finale”.
“Chi dice – aggiunge Spalletti – che siamo dalla parte facile del tabellone? Bisogna essere equilibrati nelle valutazioni. Perché non si fa questo discorso anche con Milan, Inter e Benfica? Noi conosciamo bene il Milan, hanno avuto delle difficoltà, ma adesso hanno superato il momento grazie alla bravura del loro allenatore. Affronteremo un grandissimo avversario. Con l’Eintracht – conclude – è stata una gara complicata perché tutti pensavano che avremmo passato noi il turno, ma questo ti crea tensione”.
Schermaglie dialettiche attraverso le quali è difficile, se non impossibile, capire quali siano i veri sentimenti dell’allenatore, vale a dire se davvero la pensi così come dice o se in cuor suo sia ben contento di dover sfidare una squadra tra le meno temibili nel loto delle sette possibili avversarie. Ma oggi, al di là dei commenti sul sorteggio, non è ancora tempo di pensare al Milan. C’è il campionato che incombe, con la difficile trasferta di domenica a Torino per affrontare i granata. Proprio le speranze di poter arrivare fino in fondo in Champions costituiscono per il Napoli, forte dei 18 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, uno stimolo in più per chiudere al più presto il discorso sullo scudetto e potersi dedicare esclusivamente agli impegni internazionali. Oggi la squadra si è allenata proprio guardando alla sfida con i granata di Juric. Assenti i soli Raspadori (che migliora dall’infortunio muscolare ma non è ancora guarito completamente) e Demme, bloccatosi a sua volta per un dolore a una gamba. Domani rifinitura a Castel Volturno e partenza per il Piemonte.