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Spalletti e lo scudetto a Napoli: ho 64 anni, devo sbrigarmi

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I diciotto punti di vantaggio in classifica nel campionato, la storica qualificazione ai quarti di finale di Champions, il sorteggio nella competizione continentale ritenuto, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali, estremamente favorevole: Luciano Spalletti vive un momento magico, certamente il più intenso e ricco di soddisfazioni della sua carriera. Allena una squadra che fino ad ora lo ha portato a un passo dal conquistare il suo primo scudetto in Italia e che ‘rischia’ di mandarlo addirittura fino in fondo in Champions League. In queste condizioni, alla vigilia di una difficile e delicata sfida con il Torino, il tecnico di Certaldo non può evitare di fare considerazioni generali sulla vita e sul suo complessivo percorso da allenatore. La parola ‘scudetto’ non la pronuncia mai, forse si è fatto contagiare dalla scaramanzia che aleggia in città. Ma i ragionamenti che fa di riflesso portano diritto alla conquista del tricolore d’Italia.

“Mi devo affrettare – spiega – perché ho 64 anni e di tempo non ne ho molto per cui so che devo dare valore a tutte le cose che mi passano davanti soprattutto ora. E io per completare il mio percorso con il Napoli sono disposto a tutto. Il tempo che passa mi crea sempre lo stesso problema di andare a fare qualcosa che mi dia soddisfazione e che dia quella pienezza al tempo che trascorre. Perché in fondo noi verremo giudicati per quella che è la serietà, la professionalità, l’umiltà con cui abbiamo affrontato le cose nel percorso che abbiamo fatto. Non lo so cosa prevede per me il futuro, ogni momento può essere diverso per cui è meglio non fare calcoli. Vedremo fino a quando starò in panchina. Se penso alla disponibilità e all’impegno della squadra, vorrei vivere in eterno; se penso a quello che è successo l’altra sera per la città vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni”. “Per quanto mi riguarda – aggiunge Spalletti – l’anno irripetibile sarà quello dopo questo. Qualunque cosa accada, irripetibile sarà l’anno successivo e così sempre. Si può andare avanti all’infinito”.

Ma al di là delle considerazioni esistenziali e filosofiche, la realtà del momento incombe sul Napoli e affrontare domani il Toro in casa sua non sarà una passeggiata di salute. Spalletti concorda. “Con il Torino – dice – sarà una partita molto difficile e non lo dico solo per il rispetto che devo a Juric e alla sua squadra. È un avversario molto complicato perché è sempre asfissiante in tutto quello che fa, sia nella fase di possesso palla sia di non possesso. Il Torino non cambierà atteggiamento. Loro giocano sempre alla stessa maniera, ti pressano costantemente, ti fanno sentire il fiato sul collo. Per questo sarà una partita difficile”. Il Napoli sarà accompagnato da 10 mila tifosi, tornati a circolare liberamente dopo il blocco agli spostamenti dovuto agli scontri sull’autostrada con gli ultras della Roma.

“Per noi – osserva Spalletti – è fondamentale avere i nostri sostenitori in trasferta. Spero che non si verifichino altre situazioni spiacevoli. Con i tifosi diventa più bella la partita”. Una volta tanto si lascia andare a limitate indiscrezioni sulla formazione che manderà in campo. “Qualcosa cambierò, ma non fatemi dire che cosa”. E parla anche di qualcuno dei suoi calciatori per tesserne le lodi. “Zielinski – dice – è in crescita costante e sta diventando anche più ‘cattivo’, Kvara quando ha segnato con l’Atalanta aveva gonfia la vena sul collo, Elmas meriterebbe di giocare di più, Ndombele è fortissimo e avendo visto il Totthenam giocare credo che a loro sarebbe servito tantissimo”. Infine cita Di Lorenzo, il capitano: “Ha sempre qualcosa da fare di importante – conclude – e lo dimostra. E’ lo spirito corretto della squadra”.

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Boxe, Irma Testa campionessa del mondo

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Campionessa del mondo di pugilato:Irma Testa ha conquistato la medaglia d’oro a Nuova Delhi.. L’azzurra ha vinto il titolo iridato nella categoria dei 57 chilogrammi. La 25enne pugile campana delle Fiamme Azzurre, campionessa continentale e bronzo alle Olimpiadi di Tokyo, si è imposta ai punti sulla kazaka Karina Ibragimova, ottenendo così il suo primo titolo mondiale in carriera.A lei fra i tanti complimenti per la vittoria quelli del presidente della Regione Vincenzo De Luca che le ha dedicato un post su #Facebook.

Ai campionati del mondo in india ha conquistato il podio anche un’altra azzurra: Sirine Chaarabi, atleta delle Fiamme Oro, che si è aggiudicata l’argento nei 52 kg, perdendo in finale contro la cinese Yu Wu.

“Sono molto felice di questa medaglia e di questo titolo: sto lavorando così tanto da anni e anni, ho sacrificato tutta la mia adolescenza e la mia vita, però se questi sono i risultati vorrei farlo per altri vent’anni”, ha detto Butterfly, questo il suo soprannome, dopo aver conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali di boxe femminili di Nuova Delhi nei 57 chilogrammi.

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Sirigu, infortunio in amichevole, esce in barella

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Brutto infortunio in allenamento per il portiere della Fiorentina Salvatore Sirigu. Il numero 1 viola è uscito dal campo in barella per un colpo alla caviglia. L’esito degli esami chiarirà l’entità del danno L’infortunio durante una seduta di allenamento congiunta della Fiorentina  con la formazione del Seravezza Pozzi a porte aperte al ‘Franchi.
A Sirigu gli auguri del Napoli, dove il portiere ha militato fino a gennaio di un ritorno veloce alle gare

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Euro 2024: Prova di forza della Francia, 4-0 all’Olanda

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Prova di forza della Francia che, allo stade de France di Parigi batte con un rotondo 4-0 l’Olanda in un match della prima giornata del gruppo B di qualificazione ad Euro 2024. Ma il risultato non rispecchia il reale strapotere in campo dei transalpini che avrebbero potuto realizzare altri gol. Bastano 21 minuti ai vicecampioni del mondo per segnare le prime tre reti, mettersi alle spalle la delusione per la sconfitta nella finale in Qatar contro l’Argentina e, soprattutto, le polemiche sulla designazione di Kylian Mbappé come capitano al posto del veterano Antoine Griezmann. Proprio l’attaccante dell’Atletico Madrid, che sfoggia una inedita e provocatoria capigliatura di colore fucsia, apre le marcature al 2′ su assist di Mbappé.

Il 32enne transalpino, dopo la rete, cerca i compagni e lo stesso Mbappé per festeggiare con un abbraccio di gruppo che allontana ogni malumore. Poi tocca a Upamecano raddoppiare all’8′, bucando con una facilità estrema la difesa avversaria. Gli orange non riescono a reagire: Mbappé segna il 3-0 al 21′ sfruttando una palla filtrante e un velo di Kolo Muani. La Francia ormai gioca in scioltezza. L’Olanda rischia di subire una goleada. Il ct Ronald Koeman al 33′ corre ai ripari, inserendo Weghorst al posto di Taylor. La partita la fanno sempre i blues. Nella ripresa la Francia ha ancora molte occasione per segnare. All’86’ Mbappé chiude la partita con una azione personale che manda in delirio lo stade de France. C’è anche il tempo per un rigore concesso all’Olanda: battuto da Depay e parato da Maignan che si unisce alla festa dei compagni.

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