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Spal sceglie De Rossi, altro campione 2006 allena in B

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Un altro campione del mondo del 2006, dopo Fabio Cannavaro, Filippo Inzaghi e Fabio Grosso, siedera’ su una panchina di una squadra di serie B, categoria dove peraltro si fa valere ancora, e in campo, Gigi Buffon. Daniele De Rossi ha scelto la Spal per la sua prima esperienza alla guida di una squadra professionistica, prendendo il posto di Roberto Venturato, esonerato dopo la sconfitta con il Frosinone. Avra’ il compito di risollevare una squadra 14/a in classifica e che finora ha ottenuto due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. Un esordio assoluto per De Rossi, 39 anni, icona romanista per 18 anni dentro e fuori dal campo (dal 2001 al 2019), 616 presenze tra campionato e Coppe, prima ‘capitan futuro’, alle spalle dell’amico Francesco Totti, e poi capitano vero, quando il numero 10 decise di smettere. Il tatuaggio che ha su un polpaccio l’ex ’16’, che all’epoca, nel 2012, fece impazzire i tifosi romanisti, raffigura un triangolo giallo con dentro rappresentato un tackle, una delle sue caratteristiche da giocatore, di quelli che non ‘levano mai la gamba’. E la Spal prima dell’annuncio ufficiale, sui social ha fatto ingolosire i supporter ferraresi pubblicandone uno simile, dove il giocatore pero’ veste i panni dell’allenatore, con tanto di cravatta e l’hashtag ‘Forza Spal, Alla Spal’. Con la Roma, De Rossi ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, inseguendo un sogno scudetto mai concretizzato. Con la Nazionale ha giocato ben 117 volte, compresa la finale di Berlino quando segno’ uno dei rigori decisivi contro la Francia, e la maglia azzurra per lui e’ stata come una seconda pelle, quasi al pari di quella della Roma, che una volta confesso’ di levarsi solo “per lanciarla ai tifosi”. Lasciata la Roma, dopo una breve esperienza al Boca Juniors, ha cominciato a muovere i primi passi da ex calciatore alla corte del ct Roberto Mancini. E’ stato assistant coach per il trionfo a Euro 2020 2020, poi lascio’ per cercare una avventura in proprio, e non avendola trovata torno’ di nuovo con Mancini lo scorso gennaio. A Ferrara ritrovera’ Joe Tacopina, presidente della Spal. E Tacopina potrebbe aver puntato anche sul lato sentimentale per convincere De Rossi, forte dell’amicizia nata con l’ex capitano della Roma, sempre coltivata, quando l’avvocato italoamericano, tra il 2011 e 2014, aveva assunto la carica di vicepresidente della societa’ giallorossa.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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