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Salute

Sos internisti, a rischio assistenza negli ospedali

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“Senza adeguati provvedimenti, la sanità italiana vivrà una crisi peggiore rispetto a quella avuta con il Covid”. Il presidente della Società italiana di medicina interna (Simi), Giorgio Sesti, lancia l’allarme. Una crisi in “radioterapia, medicina nucleare e cure palliative” che si aggiungerà a quella degli internisti, alimentata da sottofinanziamento, sovraffollamento dei pronto soccorso, ostilità verso il personale sanitario, con oltre 16mila casi di violenza nel 2023. “Andando avanti così nel prossimo futuro non saremo più in grado di gestire gli ospedali dedicati a queste attività”, conferma Gerardo Mancuso, vicepresidente, alla vigilia del 125° Congresso Simi, da domani a domenica 13 ottobre a Rimini.

Nel 2024 solo il 79% delle borse di specializzazione in medicina interna è stato coperto: scarsa attrattività per un ruolo chiave negli ospedali grazie alla sua visione globale e olistica, controparte della chirurgia generale, che ha visto assegnato solo il 51% dei posti. “Servono maggiori investimenti sul personale, una legge adeguata sulle richieste di risarcimento danni, maggiore sorveglianza, sicurezza e prevenzione delle aggressioni”, sottolinea Mancuso.

“Una legge non basta”. Tra i temi del Congresso non solo criticità, ma anche traguardi (come l’incremento dei soci Simi a 4.800, il 70% under40), scoperte e prospettive. Attenzione su ambiti di interesse “classici” per gli internisti, come l’ipertensione: con le nuove linee guida della Società europea di cardiologia (Esc), la platea italiana da attenzionare si alza a 25-28 milioni di persone con ipertensione o “pressione elevata”. Nuova categoria che “serve soprattutto a sensibilizzare i pazienti”, spiega Giovanbattista Desideri, segretario Simi. E nuovi percorsi di ricerca, tra cui l’obesità, per cui oggi si può disporre di farmaci simili agli ormoni naturali in grado di far perdere peso in modo sano, con importanti effetti anche su protezione cardiovascolare, renale, epatica, e sui disturbi neurocognitivi, aprendo la strada a nuove aree di studio per una patologia sempre più “da internisti” e multidisciplinare. Infine, nuove scoperte.

Un gruppo di ricercatori italiani, guidati dal presidente onorario Simi, Francesco Violi, ha individuato un nuovo meccanismo alla base di infarti e ictus che parte dalla barriera intestinale. Responsabile è il lipopolisaccaride (Lps), presente in alcuni batteri, che può arrivare nel sangue trasportato dal colesterolo “cattivo” e infiammare le arterie: le piastrine “formano un trombo, andando a interrompere il flusso del sangue nell’arteria”, spiega Violi, “dando luogo a infarto o ictus”. Al vaglio nuove terapie, tra cui una “che sfrutta l’Lps come nuovo target terapeutico anti-trombosi”.

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Contratto medici 2022-24, aumenti fino a 491 euro: firmata la preintesa. Cgil non firma e proclama sciopero

Firmata la preintesa del contratto 2022-24 per 137mila medici e dirigenti sanitari: aumenti medi di 491 euro al mese e arretrati da 6.500 euro. Cgil non firma e proclama sciopero per il 12 dicembre.

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Il nuovo contratto collettivo nazionale 2022-24 per la dirigenza medica e sanitaria prevede aumenti medi di circa 491 euro al mese per tredici mensilità e arretrati stimati in 6.500 euro. Il provvedimento riguarda 137mila professionisti, di cui 120mila medici e 17mila dirigenti sanitari non medici, per un investimento complessivo pari a 1,2 miliardi. Gli incrementi in busta paga arriveranno dopo la firma definitiva, attesa entro due o tre mesi.

La firma della preintesa e il giudizio positivo di Aran

La preintesa è stata sottoscritta nella sede dell’Aran al termine di una trattativa cominciata il primo ottobre. L’Agenzia definisce l’accordo ampiamente soddisfacente e sottolinea la rapidità del negoziato. La firma apre ora la strada al successivo contratto 2025-27, per il quale servirà un nuovo atto di indirizzo alle Regioni.

Le novità introdotte: riconoscimenti ai giovani e tutele dopo le aggressioni

Tra le novità, è previsto un incremento retributivo percentuale più elevato per i giovani professionisti, con l’obiettivo di rendere più attrattivo il lavoro nel servizio sanitario nazionale. È stato inoltre introdotto il riconoscimento dell’anzianità anche per le branche equipollenti e un sistema più flessibile di progressione professionale. I lavoratori vittime di aggressioni avranno diritto a tutela legale in ogni grado di giudizio e a un supporto psicologico garantito.

Le reazioni dei sindacati favorevoli

Molte sigle sindacali giudicano positivamente la preintesa. I rappresentanti della dirigenza medica evidenziano che le risorse erano già stanziate e che la firma consente di riversare subito gli aumenti nelle retribuzioni. Tra gli elementi apprezzati figurano i riconoscimenti economici per chi lavora nei pronto soccorso e l’attenzione alla permanenza dei giovani nel servizio sanitario pubblico.

La posizione contraria della Fp Cgil Medici e la protesta del 12 dicembre

La Fp Cgil Medici e il Fassid non hanno firmato la preintesa. La Cgil definisce il contratto insufficiente sul piano economico, sostenendo che il potere d’acquisto recuperato non compensi l’inflazione accumulata. Il sindacato annuncia uno sciopero per il 12 dicembre, in concomitanza con la mobilitazione generale già proclamata contro la legge di bilancio, e una consultazione in tutte le aziende sanitarie.


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Suggerimento immagine: immagine neutra di medici in corsia ospedaliera, senza volti riconoscibili, contesto istituzionale.


Aumenti medi e platea coinvolta

Il nuovo contratto collettivo nazionale 2022-24 per la dirigenza medica e sanitaria prevede aumenti medi di circa 491 euro al mese per tredici mensilità e arretrati stimati in 6.500 euro. Il provvedimento riguarda 137mila professionisti, di cui 120mila medici e 17mila dirigenti sanitari non medici, per un investimento complessivo pari a 1,2 miliardi. Gli incrementi in busta paga arriveranno dopo la firma definitiva, attesa entro due o tre mesi.

La firma della preintesa e il giudizio positivo di Aran

La preintesa è stata sottoscritta nella sede dell’Aran al termine di una trattativa cominciata il primo ottobre. L’Agenzia definisce l’accordo ampiamente soddisfacente e sottolinea la rapidità del negoziato. La firma apre ora la strada al successivo contratto 2025-27, per il quale servirà un nuovo atto di indirizzo alle Regioni.

Le novità introdotte: riconoscimenti ai giovani e tutele dopo le aggressioni

Tra le novità, è previsto un incremento retributivo percentuale più elevato per i giovani professionisti, con l’obiettivo di rendere più attrattivo il lavoro nel servizio sanitario nazionale. È stato inoltre introdotto il riconoscimento dell’anzianità anche per le branche equipollenti e un sistema più flessibile di progressione professionale. I lavoratori vittime di aggressioni avranno diritto a tutela legale in ogni grado di giudizio e a un supporto psicologico garantito.

Le reazioni dei sindacati favorevoli

Molte sigle sindacali giudicano positivamente la preintesa. I rappresentanti della dirigenza medica evidenziano che le risorse erano già stanziate e che la firma consente di riversare subito gli aumenti nelle retribuzioni. Tra gli elementi apprezzati figurano i riconoscimenti economici per chi lavora nei pronto soccorso e l’attenzione alla permanenza dei giovani nel servizio sanitario pubblico.

La posizione contraria della Fp Cgil Medici e la protesta del 12 dicembre

La Fp Cgil Medici e il Fassid non hanno firmato la preintesa. La Cgil definisce il contratto insufficiente sul piano economico, sostenendo che il potere d’acquisto recuperato non compensi l’inflazione accumulata. Il sindacato annuncia uno sciopero per il 12 dicembre, in concomitanza con la mobilitazione generale già proclamata contro la legge di bilancio, e una consultazione in tutte le aziende sanitarie.

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Boom di semaglutide in Italia: la nuova mania dimagrante che preoccupa medici e autorità

Cresce in Italia l’uso improprio della semaglutide per dimagrire: vendite in aumento, moda clandestina tra politici e VIP, rischi seri e mercato nero in espansione.

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I dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco rivelano un aumento del 78,7% nelle vendite “in ricetta bianca” della semaglutide e di farmaci analoghi. È un incremento che riguarda soprattutto persone senza diagnosi di diabete o obesità, segno di una diffusione legata alla moda del dimagrimento rapido più che a reali esigenze cliniche.

Un fenomeno che corre nei palazzi del potere

Il ricorso ai GLP-1 non riguarda solo il mondo dello spettacolo. Anche in politica, la diffusione è significativa. Alcuni esponenti utilizzano questi farmaci per motivi medici, altri — secondo testimonianze raccolte — per ragioni estetiche, pur senza dichiararlo pubblicamente. Rimane un tema sensibile che richiede prudenza e trasparenza nella prescrizione.

La spinta dei VIP e dei personaggi influenti

La popolarità dei GLP-1 è cresciuta grazie alla testimonianza di personaggi internazionali che hanno attribuito a questi farmaci dimagrimenti rapidi e visibili. In un contesto sociale che premia la forma fisica, questi prodotti sono diventati un simbolo di status e un presunto alleato contro la fame nervosa, soprattutto tra chi vive sotto forte pressione professionale.

Costi elevati e mercato privato in espansione

Secondo il rapporto Aifa, nel 2024 la spesa privata ha raggiunto oltre 55 milioni di euro per la semaglutide e 13 milioniper la liraglutide. Si tratta di cifre che confermano un ricorso esteso al trattamento al di fuori dei canali del Servizio sanitario nazionale.

L’allarme dei medici: tra moda e rischi reali

Gli specialisti ricordano che questi farmaci devono essere prescritti solo in casi specifici e monitorati con attenzione. Gli usi non giustificati espongono a rischi seri, soprattutto se si ricorre a prodotti acquistati al di fuori dei canali ufficiali.

Il pericolo crescente del mercato nero

Il costo elevato e le limitazioni di legge stanno alimentando un mercato clandestino online, dove circolano imitazioni prive di principi attivi o contenenti sostanze dannose. Recenti episodi, tra cui il caso di una giovane finita in coma dopo aver utilizzato un prodotto falso, mostrano la gravità del fenomeno.

Una moda che diventa ossessione

Il ricorso ai GLP-1 sta assumendo i contorni di una tendenza sociale in cui il dimagrimento rapido viene idealizzato. Ma la leggerezza con cui il fenomeno si sta diffondendo nasconde rischi sanitari concreti e una falsa promessa: dimagrire facilmente non significa farlo in sicurezza.

(Questo articolo tratta temi delicati come la salute delle persone, nutrizione, farmaci. Quello che possiamo aggiungere come avvertenza è che qualunque discorso relativo alla salute delle persone è una questione talmente seria e importante che necessità sempre di consigli medici e non giornalistici) 

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Salute

HPV, la campagna triennale di Gavi salva 1,4 milioni di vite nei Paesi a basso reddito

La campagna triennale promossa da Gavi ha protetto 86 milioni di ragazze e prevenuto 1,4 milioni di decessi per cancro cervicale nei Paesi a basso reddito.

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Una campagna triennale senza precedenti ha permesso di portare i vaccini contro il papillomavirus umano (HPV) nei Paesi a basso reddito, prevenendo 1,4 milioni di decessi per cancro cervicale. A renderlo noto è Gavi, l’Alleanza per i vaccini, che ha diffuso i dati attraverso una nota ufficiale.

86 milioni di ragazze ora protette

Secondo l’organizzazione, 86 milioni di ragazze risultano oggi immunizzate contro la principale causa del cancro cervicale, grazie al lavoro congiunto tra Gavi, i governi locali e le strutture sanitarie dei Paesi più vulnerabili.

Un impegno coordinato con gli Stati più fragili

Gavi sottolinea che questi risultati sono il frutto di un «sforzo concertato triennale» portato avanti con i Paesi beneficiari, impegnati nell’estendere le coperture vaccinali e rendere accessibile un farmaco decisivo nella prevenzione del tumore più diffuso tra le donne nei contesti meno sviluppati.

Un passo decisivo nella lotta al cancro cervicale

La prevenzione attraverso il vaccino HPV rappresenta oggi uno degli strumenti più efficaci per ridurre mortalità e incidenza della malattia. E i numeri diffusi dall’Alleanza mostrano come un intervento mirato possa cambiare il destino di milioni di persone.

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