Alla fine e’ andata come nelle previsioni della vigilia e di legge: il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso e’ stato eletto presidente del Copasir. La Lega e’ rimasta sull’Aventino ed il presidente dimissionario Raffaele Volpi e l’altro componente del Carroccio Paolo Arrigoni non si sono presentati alla riunione convocata alle 14 a San Macuto da Urso (in qualita’ di vicepresidente), che ha ricevuto 7 voti a favore ed una scheda bianca. Si chiude uno stallo durato mesi, aperto con la nascita del Governo Draghi e l’ingresso della Lega in maggioranza. Ma continuano le polemiche cosi’ come il duello tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni – che oggi ha segnato un punto a suo favore – per la supremazia a destra. La leader di FdI ha comunque mandato oggi un messaggio di pace all’ ‘alleato-avversario’: “speriamo che torni presto a collaborare in un comitato delicato”. La guida dell’organismo parlamentare di controllo sull’intelligence torna cosi’ all’opposizione. Lo indica la legge 124 del 2007, che prevede anche una composizione paritaria tra membri di maggioranza ed opposizione. Ma un’applicazione alla lettera della norma – auspicata dalla Lega, che aveva chiesto un azzeramento del Comitato attuale – avrebbe portato dentro 5 esponenti di FdI, unica forza di opposizione. Con un distorcimento del principio di rappresentativita’ delle forze presenti in Parlamento, e’ stata la valutazione dei presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, che non hanno cosi’ accolto la protesta leghista. Ma e’ chiaro che la legge, non contemplando l’ipotesi di un Governo tecnico con tutti o quasi dentro, presenta ‘buchi’ da correggere. Sara’ dunque Urso a riprendere il lavoro lasciato dal predecessore Volpi, con audizioni da convocare, relazioni da esaminare e nuovi progetti da studiare, a cominciare dall’Agenzia nazionale per la Cyber-security promossa dal sottosegretario con delega all’intelligence, Franco Gabrielli, che domani pomeriggio andra’ in Consiglio dei ministri e ridisegnera’ la governance del settore. Proprio domani mattina Gabrielli illustrera’ la novita’ al Comitato, chiamato ad esprimere un parere. Il senatore – 64 anni a luglio, laureato in Sociologia – e’ nato a Padova e cresciuto in Sicilia. Si definisce sul suo sito “giornalista, imprenditore, politico e padre di tre figli”. Ha trascorsi negli scout e nell’Msi. Nel 1983 e’ tra gli autori del libro: ‘Atleti in camicia nera. Lo sport nell’Italia di Mussolini’. Dirigente del Fronte della Gioventu’, tra i fondatori di Alleanza Nazionale Ha avuto la delega al Commercio estero nei Governi Berlusconi 2 e 3 dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2010. L’esperienza ed i contatti maturati in questo campo lo hanno portato a fondare la societa’ Italy World Services che fornisce consulenza e assistenza per le imprese italiane all’estero, con attivita’ in 13 Paesi. Tra questi l’Iran, come ha ricordato noi giorni scorsi Salvini sostenendo di non poter votare per un “amico” del regime di Teheran. Urso, da parte sua, ha spiegato di aver passato al figlio Pietro la guida della societa’. Ed oggi, dopo l’elezione, si e’ anche dimesso dagli incarichi operativi del partito. Congratulazioni al nuovo presidente da parte di Giorgia Meloni: “sapra’ ricoprire questo importante e delicato incarico sempre nell’interesse della Nazione e degli italiani”. La segretaria del Comitato, Federica Dieni (M5S) sottolinea che e’ stato il Movimento – con 3 membri nell’organismo – a sbloccare l’impasse votando il senatore. Elio Vito (Fi), che si era dimesso per protesta contro la mancata assegnazione della presidenza all’opposizione, augura buon lavoro al Urso spiegando che “non e’ mai stata una questione tra persone o tra partiti, ma di rispetto del ruolo di controllo affidato in democrazia e per legge all’opposizione”. La Lega, pero’, non intende cedere. “Va cambiata – insiste il deputato Roberto Paolo Ferrari – la composizione del Comitato. La Lega si e’ dimessa nel rispetto della legge e delle istituzioni e coerentemente non cambia idea. Stupisce, in questa situazione, il silenzio dei Presidenti di Camera e Senato”. I parlamentari di ‘Alternativa c’e” chiedono un “intervento immediato e urgente dei presidenti delle Camere affinche’ applichino la legge e procedano alla formazione di un nuovo Copasir”.