Collegati con noi

Sport

Serie A: il Napoli non perde un colpo, Milan ancora ko

Pubblicato

del

Lo strapotere fisico e tecnico di Osimhen, che con una doppietta rafforza la sua posizione di leader della classifica marcatori con 16 reti, apre un’autostrada al Napoli verso lo scudetto. Lo Spezia ha 9 assenti, lotta come può, ma si arrende nella ripresa e i partenopei segnano un tris di reti che lascia poche speranze agli inseguitori. Spalletti capisce che puo’ essere la volta buona per il suo primo tricolore in Italia, meritato con una carriera di alto livello. L’Inter vince il derby di misura grazie ad un gol di Lautaro e si conferma al secondo posto a -13 dal Napoli. Per il Milan ancora una sconfitta ed una evidente crisi. In attesa di un turno che vede la Lazio impegnata domani e la Juve martedì, la Roma supera il trauma del ko con la Cremonese battendo l’Empoli con un avvio bruciante, mentre segue con interesse ma con scarsa fiducia l’interessamento del Galatasaray per Zaniolo (il mercato turco chiude mercoledì).

Impreca contro il mondo l’Atalanta di Gasperini che resta al palo perdendo in casa del Sassuolo dopo essere restata per un’ora in dieci per il dubbio secondo giallo a Maehle. Si fa interessante la volata per il settimo posto che puo’ portare alla Conference League: il Torino batte con merito ma di misura l’Udinese con un bel gol di Karamoh, poi uscito per una sospetta frattura al naso. Si inserisce nella lotta anche il Bologna che vince con merito il derby dell’Appennino, frustrando le velleita’ della Fiorentina, che resta inchiodata a 24 punti. Il Napoli fa corsa a sé come, e più, dei tempi del dominio della Juve. La consapevolezza del suoi mezzi e del suo gioco e’ talmente forte che non c’e’ tensione per il risultato, anche quando non si sblocca subito. Prima lavora ai fianchi il malcapitato Spezia, che presenta i suoi nuovi acquisti tra cui Shomurodov, pronto a sfruttare gli errori altrui, che arrivano copiosi.

Reza procura ingenuamente un rigore che Kvara realizza di potenza e precisione. Poi Dragowski ha un’esitazione fatale e si fa battere di testa da Osimhen che arriva in cielo con uno stacco da fermo. Il nigeriano, grazie alla generosita’ di Kvara, sfrutta poi un errore di Caldara per il 3-0 finale. Applaudita la sua corsa sugli spalti prima della gara per soccorrere una tifosa che aveva colpito con una pallonata. Ma i veleni sono sempre in agguato e alcuni ultra’ offendono malamente Maradona e Spalletti. Il Toro di Juric mette un mattoncino nella costruzione del sogno europeo. L’Udinese e’ tornata da qualche settimana piu’ competitiva, ma non riesce a infilare la munita difesa granata, che passa con Karamoh, preferito a Vlasic. A dirigere bene le operazioni e’ Miranchuk, che l’Atalanta ha forse sbolognato con troppa fretta. I granata meritano di piu’ i tre punti anche se nella ripresa Beto ha un paio di occasioni per pareggiare, ma le assenze di Deulofeu e Pereyra cominciano a pesare.

Il Bologna aggancia l’Udinese, a un punto dal Torino, con un 2-1 guerreggiato a Firenze. Bella partita con gli emiliani che passano su rigore: Iovic salva su Ferguson ma Barak interviene col braccio e Orsolini trasforma il penalty. Furente reazione viola condotta da Saponara, che pareggia su un rimpallo poi fa tremare la traversa con una magnifica rovesciata che meritava migliore sorte. Ma il Bologna e’ piu’ squadra e va di nuovo in vantaggio con Posch e la Fiorentina incassa una compromettente sconfitta.

Advertisement

Sport

Messi, centesimo gol con la nazionale argentina

Pubblicato

del

Il capitano dell’Argentina, Lionel Messi, ha segnato il suo centesimo gol con la maglia della nazione campione del mondo. Il sette volte vincitore del Pallone d’Oro ha firmato tre reti nei primi 45 minuti di gioco in un’amichevole con il Curacao disputata a Santiago del Estero. Anche Nicolas Gonzalez ed Enzo Fernandez sono andati a segno.

Continua a leggere

Sport

Tottenham, Paratici: l’addio di Conte è la decisione migliore

Pubblicato

del

“Sappiamo quanto sia stata difficile questa stagione per Antonio Conte personalmente, sono morti Gian Piero Ventrone e Gianluca Vialli, poi ha subito l’intervento. La società lo ha sostenuto, siamo stati vicini, ma alla fine siamo arrivati a questo accordo reciproco. Penso che la decisione che abbiamo preso sia quella giusta per tutti”: ai canali ufficiali del Tottenham il ds degli Spurs, Fabio Paratici, parla della separazione tra Conte e il club. “Ora tocca a Stellini che aveva gestito la squadra anche quando Antonio era malato in questa stagione ed è stato bravo – ha aggiunto – Ha molta esperienza come secondo ed è stato anche primo allenatore in passato. Poi abbiamo anche Ryan Mason che può aiutarlo molto, fa parte di questo club da molto tempo e sa tutto della squadra e dei giocatori. Siamo fiduciosi che possono fare un ottimo lavoro. I giocatori non dovranno cambiare abitudini e stile di allenamento – ha aggiunto Paratici – penso che cambiare tutto quando mancano solo 10 partite sia complicato per farli adattare”.

Il ds ha poi fatto un bilancio della sua esperienza: “Vorrei soffermarmi non solo su questa stagione, ma anche su quella passata – ha aggiunto -. Quando sono arrivato qui abbiamo parlato di ‘ricostruire le fondamenta’ e alla fine della stagione abbiamo ottenuto un grande risultato, qualificandoci alla Champions League. Quest’anno abbiamo superato il girone e poi siamo usciti contro il Milan. L’obiettivo è far crescere la squadra e il Club. Credo che siamo cresciuti e abbiamo ottenuto ottimi risultati, poi ovviamente siamo delusi perché potevamo far meglio in FA Cup contro lo Sheffield United. Ogni volta che si perde una partita ci sono dei rimpianti. Vogliamo concludere bene questa stagione ed essere ancora migliori nella prossima”.

Continua a leggere

Sport

Cio apre su atleti russi, ma Mosca non accetta condizioni

Cio apre su atleti russi,ma Mosca non accetta condizioni Reintegro in gare mondiali da neutrali. Scoppia caso militari.

Pubblicato

del

Un ritorno con qualche paletto, ma pur sempre un passo verso il reintegro nelle competizioni internazionali, solo sotto bandiera neutrale però e a patto che non siano fan della guerra. Quanto alle Olimpiadi di Parigi resta lo stallo. Ma la polemica invece infuria.

Per gli atleti russi e bielorussi, banditi dallo sport dopo la guerra di Mosca all’Ucraina, si apre qualche spiraglio: il Cio, al termine della riunione dell’esecutivo, ha infatti raccomandato alle federazioni delle diverse discipline il loro reinserimento, a patto che avvenga solo a titolo individuale (quindi resta il bando per le squadre) e senza bandiera. E purché questi campioni non “sostengano attivamente la guerra in Ucraina” e non siano “sotto contratto” con l’esercito o le agenzie di sicurezza dei due Paesi. E comunque ogni possibile apertura è reversibile, perché come ha spiegato lo stesso presidente del comitato olimpico Thomas Bach il Cio raccomanda il ritorno dei russi “solo a condizione che possa essere revocato a discrezione della federazione internazionale interessata”.

Quanto alla partecipazione alle prossime Olimpiadi di Parigi la riunione a Losanna non ha sciolto riserve e dubbi: “La questione non è stata affrontata, il Cio deciderà “al momento opportuno”. Mentre Ucraina, Polonia e Paesi baltici minacciano già di boicottare le Olimpiadi del 2024 in caso di presenza russa e bielorussa, il Cio si limita a dire che deciderà quando sarà il momento, “a suo insindacabile giudizio e senza essere vincolato dai risultati delle gare di qualificazione”. Una decisione che non piace a nessuno però. “Il reintegro dei russi è uno schiaffo all’Ucraina – ha detto il ministro tedesco Nancy Faeser – lo sport deve condannare la guerra e continuare a escludere la Russia”. Che invece reagisce con forte disappunto alla decisione del Cio, giudicata “inaccettabile”.

Perché Mosca ambiva a tornare a pieno titolo nello sport, con inno, bandiera e con le squadre. E invece restano fuori anche gli atleti arruolati. Quello degli atleti militari è un caso nel caso: tanto che i parlamentari di Kiev hanno fatto presente al Parlamento europeo che in alcune discipline (come tiro o scherma) potrebbe scapparci il morto. Nel fronte del no ai russi anche la scherma con la petizione di 300 atleti (soprattutto inglesi e americani, solo due gli italiani, Luigi Samele ed Erica Cipressa) che hanno firmato contro il ‘si’ agli atleti di Mosca per i Giochi di Parigi. Una lettera indirizzata a Bach che già dallo scorso dicembre aveva detto che il Cio valutava sulla situazione dei russi: ma dopo 4 mesi di fatto la responsabilità di invitare o meno gli atleti dei due Paesi sotto accusa devono prendersela le federazioni e gli organizzatori degli eventi.

A difesa del reintegro Bach ha portato ad esempio la partecipazione dei russi nel tennis e nel ciclismo: “Già funziona”, anche quando devono affrontare avversari ucraini, ignorando pero’ che la bielorussa Sabalenka ha raccontato di non aver mai incontrato tanto odio negli spogliatoi. Ma le guerre nel mondo sono tante, sostiene il Cio, e in nessuna delle altre situazioni di conflitto si è chiesta l’esclusione degli atleti dei Paesi nemici. Le federazioni vanno in ordine sparso e se l’atletica di Sebastian Coe ha confermato il no, la scherma al contrario li ha riammessi da aprile. Ma quello che sembra un proposito per seguire il messaggio olimpico di pace ha già scatenato altre barriere: con la minaccia di boicottaggio che aleggia sulle olimpiadi parigine.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto