La Juventus passa di autorità a Udine (2-0) capitalizzando le uniche due vere occasioni del primo tempo: una virtù rara per una compagine giovanissima. Nell’11 titolare ci sono sette ragazzi della generazione Z e il più vecchio è il portiere Di Gregorio, con i suoi 27 anni. L’Udinese è rimasta con la testa al primo tempo di Venezia: è entrata in campo molle, errore imperdonabile se incontri una formazione coriacea che, senza i 4 gol rimediati a San Siro, sarebbe quasi imperforabile. Runjaic propone capitan Thauvin a sostegno di Davis, dirottando bomber Lucca in panchina.
Thiago Motta si affida al rientrante Koopmeiners per giocare alle spalle di Vlahovic assieme al gioiellino Yildiz e a Weah. La prima ghiotta occasione della gara è sui piedi di Thuram che, al 7′, tutto solo all’altezza del dischetto, spara alle stelle su perfetto assist di Savona. Gli ospiti tengono palla ininterrottamente praticamente per i primi 20 minuti fino a che, proprio Thuram, si inventa la rete del vantaggio: va via facilmente a Ehizibue e lascia partire un diagonale che centra il palo, la sfera attraversa tutta la linea della porta e colpisce la schiena di Okoye, prima di entrare nel sacco.
Passa un solo minuto e serve uno scatto felino di Di Gregorio per negare il pareggio a Davis, capace di liberarsi sulla destra e lasciar partire una conclusione potente da pochi passi. La reazione friulana è tutta lì: gli ospiti proseguono nella ragnatela di passaggi e al 38′, al secondo vero affondo, trovano anche il raddoppio con Savona: Thauvin sbaglia uno stop a centrocampo e apre il contropiede di Yildiz, sempre sulla sinistra, dove si aprono praterie: il turco semina in panico e calcia colpendo il palo; sulla respinta il più lesto è Savona che insacca tra una selva di gambe, mentre la difesa avversaria è in modalità belle statuine. Runjaic prova a dare una svegliata ai suoi lasciando negli spogliatoi Kabasele e Lovric, per Ebosse e Zarraga. La partita potrebbe svoltare al 7′: Gatti e Di Gregorio pasticciano in uscita e Davis insacca a porta vuota, ma Abisso vede una spinta del centravanti inglese e annulla: lo stadio non gradisce e prende di mira il fischietto palermitano per lunghissimi minuti. La reazione dei padroni di casa non arriva e allora si cambia anche il reparto avanzato: fuori un Thauvin ancora fuori condizione e dentro il secondo centravanti, Lucca.
C’è spazio anche per Kamara per uno Zemura in perenne difficoltà. Anche Thiago Motta ricorre alla panchina, proponendo il terzo dei figli d’arte, Conceicao, e McKennie, per Thuram e Vlahovic. Al centro dell’attacco va il finto 9, Yildiz. L’Udinese ci prova con il carattere e conquista una serie di 5 corner quasi consecutivi, senza sfruttare le sue torri: le uscite di Di Gregorio e la scarsa mira evitano guai grossi alla Juventus. Thiago Motta annusa il pericolo e getta nella mischia Cabal e Danilo per rinforzare gli ormeggi aumentando i centimetri. E’ Lucca al 38′ a far correre un brivido – l’unico della gara – lungo la schiena degli ospiti: la sua incornata centra in pieno la traversa, portandosi via anche i sogni di un eventuale assalto finale, in cerca del pareggio. Potrebbe invece chiuderla Koopmeneirs al 45′: lanciato in contropiede, tutto solo davanti al portiere si fa ipnotizzare da Okoye.