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Cronache

Sequestro lampo a Roma, ventenne ritrovato dopo 12 ore

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E’ durato oltre 12 ore il sequestro di persona avvenuto questa notte a Roma, nella zona della movida, ai danni di un ventenne appartenente ad una famiglia dedita allo spaccio di droga nella zona di San Basilio. Una azione eclatante, compiuta da almeno sei persone, in un locale affollato in viale di Tor di Quinto, a poca distanza da Ponte Milvio. Il gruppo ha “prelevato” Danilo Valeri all’uscita del locale Moku, in viale di Tor di Quinto. Un sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni del “rampollo” di una famiglia che gestiva piazze di spaccio. Il giovane è stato ritrovato in buone condizioni di salute nelle prime ore del pomeriggio e portato negli uffici della Squadra Mobile dove è stato ascoltato anche alla presenza del pm della Dda, Mario Palazzi che ha coordinato le ricerche. Il blitz era stato messo a segno intorno alle 2.30 della notte tra giovedì e venerdì davanti a decine di testimoni, giovanissimi che avevano deciso di trascorrere la serata prenatalizia in uno dei ristoranti giapponesi più noti della città. “Lo hanno rapito”, hanno raccontato i testimoni oculari.

A terra è stato trovato il suo cellulare, forse caduto nel corso del rapimento, e alcune tracce di sangue. Del giovane nessuna traccia per ore ma per gli inquirenti l’azione sarebbe legato al business della droga nel quadrante nord-est di Roma: zona che comprende anche San Basilio, vero e proprio supermercato delle sostanze stupefacenti con Tor Bella Monaca. Per ricostruire quanto avvenuto determinate sarà il racconto che il ventenne fornirà agli inquirenti ed eventuali elementi utili ad individuare gli autori del sequestro, che potrebbe essere stato ‘appaltato’ ad un gruppo ‘straniero’ da pezzi di criminalità. Non è escluso, come avvenuto già in passato, che si sia trattato di una azione dimostrativa voluta da un clan per lanciare un messaggio. Tutto fa pensare, infatti, che quanto avvenuto questa notte sia legato alla figura del padre del giovane, Maurizio Valeri, ufficialmente proprietario di un autolavaggio a San Basilio ma di fatto gestore di una piazza di spaccio. Nel maggio scorso l’uomo, noto come ‘il sorcio’, venne gambizzato nel corso di un agguato nella zona di via Tiburtina.

Un ferimento avvenuto, secondo chi indaga, nel corso di un regolamento di conti legato a vicende proprio legate alla droga e al racket delle occupazioni delle case popolari. La vicenda di Tor di Quinto si è consumata nelle stesse ore dell’omicidio di un uomo di 52 anni, ucciso a coltellate in strada, nella zona di via della Borghesiana, sempre a Roma. A perdere la vita Nazzareno Paolo Teti ma in questo caso il movente è di natura passionale. La polizia infatti, dopo poche ore, ha individuato l’autore: un cittadino albanese di 47enne. L’uomo ha colpito al collo la vittima che si trovava in strada, per poi darsi alla fuga. Il movente del delitto sarebbe da ricercare nella gelosia dell’uomo per la relazione sentimentale che si era instaurata tra la moglie e la vittima.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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