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Cronache

Sequestrata dai carabinieri del Noe una cava di sabbia di oltre 50mila mq dove si effettuavano estrazioni abusive

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I Carabinieri del NOE di Catania, nella prosecuzione delle attività di controllo nel settore delle cave predisposta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, avviata già da diverso tempo nel territorio della Sicilia Orientale e, in particolare, nella provincia di Ragusa, hanno proceduto a effettuare un’attività ispettiva in una cava di “Sabbia Marina” sita in contrada Bosco Rinelli del Comune di Acate. Dopo aver osservato la conduzione delle attività di estrazione del materiale inerte, i militari sono intervenuti bloccando un operaio, originario del luogo, che si alternava nella conduzione di due escavatori e di un camion con il quale la sabbia estratta veniva trasferita presso un vicino sito dove era presente un impianto di vagliatura e selezione.
All’atto della verifica dei documenti posseduti dal titolare della società è emerso che lo stesso era in possesso di un’autorizzazione ad estrarre materiale dal sito ma che tale autorizzazione era stata revocata dall’anno 2013 dal Distretto Minerario di Catania, a seguito di gravi irregolarità di conduzione.

 

In particolare il titolare manteneva all’ingresso della cava il cartello con le indicazioni delle autorizzazioni precedentemente possedute, facendo ritenere, ad un esame preliminare, di condurre un’attività regolarmente autorizzata. Sono state riscontrate anche violazioni penali relative all’omessa denuncia dell’inizio dei lavori alle competenti autorità e alla mancata nomina del direttore dei lavori prevista per legge e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.  Il dipendente è risultato non essere assunto in maniera regolare e tale posizione è stata segnalata al competente Ispettorato del Lavoro. Al termine delle operazioni è stata posta sotto sequestro preventivo l’intera area di cava pari a 50.000 mq., nonchè due escavatori ed un autocarro utilizzati per l’estrazione ed il trasporto del materiale estratto abusivamente, stimato in diverse decine di migliaia di metri cubi. Si tratta della quinta attività di cava abusiva o irregolarmente condotta sequestrata in provincia di Ragusa negli ultimi quattro mesi. Il sequestro è stato convalidato dall’Ufficio del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ragusa su conforme richiesta del Magistrato di turno. Il titolare dell’azienda e proprietario dei mezzi è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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