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Cronache

Secondo L’Eco a Bergamo sono 4500 i morti riconducibili al coronavirus, ma il ministero della Salute ne conta “solo” 2060

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Nella Bergamasca i morti per coronavirus sarebbero molti di più rispetto ai 2.060 ufficiali. Il numero reale dei morti per il Covid-19 nella provincia di Bergamo sarebbe almeno 4.500 in un mese. Questo è quanto emerge da una indagine del quotidiano L’Eco di Bergamo. Il quotidiano chiesto a 91 amministrazioni comunali che rappresentano oltre il 50% della popolazione totale i dati dei decessi sul loro territorio. I dati forniti dalle amministrazioni locali dicono che “nell’ultimo mese di marzo sono morte in totale oltre 5.400 persone di cui circa 4.500 riconducibili al coronavirus”. Prima domanda: com’è possibile che i comuni forniscano questi dati sui decessi, mentre dalla Protezione civile nazionale e a cascata dall’Iss e dal ministero della Salute desumiamo 2060 morti per covid 19.

Lo scarto non è risibile. Parliamo del doppio dei decessi accertati che non vengono comunicati. Secondo domanda: questi dati fasulli nella provincia di Bergamo (diciamo fasulli perchè l’Eco non ha tratto questi dati a caso ma li ha presi da quelli comunicati dai Comuni) si possono riscontrare anche nelle altre province d’Italia? Non sappiamo se lo scarto sia simile, ma a questa risposta ha già fornito qualche delucidazione Juorno in alcuni suoi articoli. Al momento noi sappiamo solo quello che  ufficialmente ci dice il Ministero della Salute. E allora, da quello che i riferisce ogni giorno alle 18 la Protezione civile in un conferenza stampa, il covid 19  ha ucciso in Italia 12.428 persone. Sappiamo che sono  77.635 italiani sono ammalati, almeno così riferisce la protezione civile. Sappiamo che oltre 4mila persone sono in rianimazione e sappiamo che tanti di loro hanno delle polmoniti devastanti. Questi numeri ufficiali dei morti, però, sono riferiti a malati di covid deceduti in ospedale. Sono numeri che si rilevano nelle statistiche ufficiali delle schede di dimissioni ospedaliere per morte. Ma solo quando la morte è sopraggiunta in conseguenza del covid. A questi numeri, però, dovremmo aggiungere, come abbiamo più volte scritto, altre migliaia di altri nostri amici, familiari, concittadini morti nelle nostre case, nelle cliniche private, nelle residenze per anziani.

L’inferno di Bergamo nelle pagine dei necrologi de l’Eco: decine di morti ogni giorno e migliaia di contagiati, ospedali al collasso

 

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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