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“Seagull”, un Gabbiano per volare nel futuro

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Un gabbiano (Seagull) ci farà volare nel futuro, e lo farà grazie alle migliori energie del nostro Paese, che questa volta hanno trovato nella persona del professor Leonardo Lecce, un ambasciatore d’eccezione, un eccellente professionista capace di mettere letteralmente le ali ai propri sogni. Amministratore unico della società di progettazione e produzione aeronautica  Novotech Aerospace Advanced Technology, con sede a Casoria, nelle imminenze dell’Aeroporto internazionale di Napoli Capodichino; per quasi mezzo secolo in forza presso l’Università Federico II di Napoli, dove ha insegnato Strutture Aeronautiche, e UniSalento di Brindisi, dove ha insegnato Costruzioni Aerospaziali e Pratiche di Manutenzione, sempre presso facoltà di Ingegneria. 

Seagull è un capolavoro di aerotecnica, modellato nella galleria del vento della International Aviation Supply (IAS) di Brindisi, e sintetizza dunque decenni di studio e ricerca uniti ad una passione sconfinata. Le prime prestazioni registrate confermano le migliori previsioni tecniche, con possibilità di decollo da superficie acquatica che potrebbe assestarsi a circa 30 nodi e velocità di crociera che potrebbe essere fissata anche oltre i 100 (circa duecento chilometri orari), rendendolo così tra i più efficienti e performanti della sua categoria, adattissimo per un avioturismo ricercato, capace di poter apportare grandi introiti all’intero indotto non solo industriale, ma anche turistico.

Un vero e proprio miracolo se si pensa che il programma sperimentale, patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha avuto inizio solo nel gennaio dell’anno 2018, e senza contare la pandemia ancora in corso che rende tutto più difficile.

Lungo circa sette metri, largo tre e con due ali in alluminio da 11 metri facilmente ripiegabili, che lo rendono facile da trasportare anche su strada come fosse una piccola imbarcazione da diporto, con una forma sinuosa ed accattivante, questo idrovolante leggero e versatile potrebbe rivoluzionare il trasporto di settore, che già registra una forte crescita proprio negli ultimi anni. Invero, anche su spinta della Comunità Europea, stanno prendendo forma importanti progetti comunitari dedicati proprio al trasporto sostenibile con l’utilizzo dell’idrovolante, come il progetto SWAN (enhancing   regional transportation through sustainable water aerodrome network) di cui ho l’onore di essere Legal Frame, che sta collegando le città marittime pugliesi di Nardò, Gallipoli e Taranto, alle isole greche di Corfù, Paxsos, Matraki, Erikusa ed Othoni,  attraverso la creazione di una rete di nuove idrosuperfici. Inutile dire che queste esperienze sono molto più frequenti nel Centro – Nord Europa e negli USA, ma sembra davvero che qualcosa si stia muovendo in positivo anche da noi e presto, lo auspichiamo, su tutte le coste della nostra meravigliosa penisola, potrebbe svilupparsi una rete di idrobasi capaci di connettere le mete turistiche più esclusive e che tutto il mondo ci invidia.

Intanto da Bacoli (NA), nell’incantevole cornice del lago di Miseno, oggi fluttua il Gabbiano, figlio della migliore tradizione aeronautica italiana, capace di volare sempre più in alto malgrado le mille difficoltà legate soprattutto alla nostra burocrazia, che non premia di certo l’imprenditoria d’innovazione tecnologica come quella del visionario prof. Leonardo Lecce. Con l’augurio che ben presto, proprio con questa straordinaria macchina volante, potremmo decollare ad esempio proprio dal lago di Miseno ed ammarare dopo un breve volo nel mare di Capri, Ischia o Procida, e perché no, in quello di Ponza, Ventotene ed oltre, molto oltre.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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