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Scontro sul Pnrr. Il governo, ‘Fitto frainteso’

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E’ sempre più alta la tensione sul dossier Pnrr, con il governo che difende l’opera in corso sulla revisione dei progetti, la Ue che invita a non ridurre l’ambizione del piano mentre l’opposizione chiede un passaggio parlamentare per chiarire una volta per tutte quali opere saranno depennate. Il ministro responsabile, Raffaele Fitto, smentisce che la mannaia cadrà su quelle infrastrutturali, perché la riscrittura del Pnrr non prende di mira singoli settori ma guarda ad un obiettivo più ampio, cioè la capacità effettiva di realizzare gli interventi entro la scadenza del 2026. Quelli che richiederanno più tempo potrebbero semplicemente cambiare collocazione, ovvero essere spostati nella lista dei progetti finanziati dai fondi di coesione o di sviluppo, che hanno tempi più lunghi e meno rigidità nelle regole. Fitto lavora da mesi alla riscrittura del piano, che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Ma non lo considera uno smantellamento, precisa, prendendo le distanze da un articolo del quotidiano La Stampa sul suo intervento al Festival della giustizia penale a Modena. “Il ministro Fitto è stato frainteso, ha detto ben altro”, spiega il collega responsabile delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Per Urso la situazione sul Pnrr è chiara.

“Quello che è stato fatto in questo Paese lo conoscono tutti: quando furono chieste il massimo delle risorse a debito, quando furono presentati i progetti in pochi giorni, uno accatastato all’altro. Alcuni sono già stati bocciati, pensiamo agli stadi. Non facciamo gli stessi errori che hanno fatto i governi precedenti: noi andremo al confronto preparati, consapevoli e responsabili”, sottolinea il ministro. Anche il responsabile delle Infrastrutture, Matteo Salvini, difende il percorso individuato del governo: “L’obiettivo per quel che riguarda me e il governo è spendere bene e spendere tutti i fondi del Pnrr, soprattutto quelli per le infrastrutture perché abbiamo un gap infrastrutturale con altri paesi europei che dobbiamo colmare quindi non è assolutamente in agenda né la restituzione di fondi né la mancata spesa di fondi; al massimo si possono rimodulare alcune voci ad altre”, ha detto, assicurando che non ci sarà “nessuna rinuncia a nessun progetto a meno che non ci siano evidenti sfasature temporali” per questioni di materiale realizzazione del progetto. Il presidente della Regione Fvg e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ricorda che la revisione toccherà alcuni progetti che oggi sono “fuori dal contesto storico che stiamo vivendo” e altri che “erano critici fin dall’inizio”. Inoltre, auspica che sia l’occasione per dare “una uniformità” agli interventi, perché “non è possibile che ci siano regioni di serie B come il Friuli Venezia Giulia che hanno un investimento Pnrr pro capite di un sesto di altre regioni”.

L’opposizione non si fida dei piani dell’esecutivo. “Il governo la smetta di fare pasticci sul Pnrr. Dopo le parole del ministro Fitto è necessario un passaggio parlamentare che dia certezze”, chiedono i presidenti dei gruppi parlamentari del Pd Chiara Braga e Francesco Boccia. Bruxelles intanto aspetta, disponibile a rivedere il piano come ha segnalato già da mesi, e a “discutere” la revisione di “traguardi a obiettivi individuali” previsti “che non sono più realizzabili a causa di circostanze oggettive”. L’invito è però a “non abbassarne l’ambizione complessiva”. Sull’altro fronte aperto in Ue, cioè lo sblocco della terza tranche di fondi, atteso ormai da oltre un mese, non ci sono novità. “Il lavoro sulla nostra valutazione” per il via libera alla terza rata del Pnrr italiano “è ancora in corso” e vi sono “scambi costruttivi con le autorità italiane”, fanno sapere da Bruxelles.

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Tennis, fantastico Sinner: batte anche Medvedev e vince il China Open

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È riuscito nell’impresa, Jannik Sinner ha battuto in finale  il numero 3 al mondo, Daniil Medvedev, e si è aggiudicato il ‘China Open’, torneo Atp 500 a Pechino. Il giovane tennista altoatesino ha vinto con il punteggio di 7-6, 7-6,  ottenendo  il suo primo successo in sette incontri con il russo, tanto da averlo ringraziato alla fine della gara: “È un titolo che significa molto per me e voglio dire grazie a Daniil per avermi fatto vincere almeno una una partita contro di lui”. Sinner già dopo la semifinale vinta contro Alcaraz era quarto nel ranking finale, alle spalle proprio di Medvedev.

 

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Economia

Ok Ue a 910 milioni aiuti Italia per sviluppo agroindustria

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La Commissione europea ha approvato, in base alle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, un regime italiano da 910 milioni di euro, finanziato in parte dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, per sostenere lo sviluppo agroindustriale. Sarà attivo fino a fine 2029 e rivolto a sostenere lo sviluppo e la resilienza del sistema agroindustriale italiano agevolando l’attuazione di grandi progetti di investimento strategici e innovativi.

L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e finanziamenti agevolati alle imprese del settore agricolo, che propongono progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. I progetti aiutati mireranno a migliorare l’orientamento al mercato, aumentare la competitività e potenziare la ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.

Il regime si rivolgerà a un numero di imprese che potrebbe arrivare a 500. L’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà il 60% dei costi ammissibili e dipenderà dalle dimensioni dei beneficiari e dal luogo in cui viene realizzato il progetto, con tassi più elevati per le piccole imprese e per i progetti realizzati in zone economicamente svantaggiate.

La Commissione segnala di aver riscontrato che il regime favorisce lo sviluppo di un’attività economica, vale a dire la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli, e contribuisce agli obiettivi della politica agricola comune. Viene ritenuto “necessario e adeguato” per incoraggiare i relativi investimenti nel settore agricolo. E ha un effetto di incentivazione, in quanto i beneficiari non avrebbero effettuato gli investimenti senza il sostegno pubblico.

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Cronache

Campi Flegrei, che cosa succede? Parla il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo

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La preoccupazione è alta: le scosse di terremoto nei Campi Flegrei sono tante nelle ultime settimane. Bradisismo, eruzione, piani di evacuazione… La gente ha paura. Quello che potrebbe succedere nell’area flegrea puo interessare fino a 3 milioni di persone: abbiamo chiesto di capire di più ad un vulcanologo esperto, Giuseppe Mastrolorenzo. Ed ecco che cosa ci ha spiegato.

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