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Cronache

Scontri sulla A1, arrestati tre ultras giallorossi e un napoletano

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Chef e ultras. E’ il “biglietto da visita” di Martino Di Tosto, uno dei tre tifosi della Roma arrestati dalla polizia per gli scontri avvenuti ieri nei pressi dell’autogrill di Badia Al Pino, sulla A1, e che hanno coinvolto anche frange estreme dei tifosi del Napoli. Di Tosto, 43 anni, è un nome di spicco nella galassia del tifo giallorosso e volto storico della curva Sud.

Anche ieri, secondo gli inquirenti, era in prima linea durante i violenti tarrefurgli con gli “omologhi” partenopei tanto da essere ferito ad una gamba, forse con una arma da taglio. E’ stato, infatti, bloccato dalla polizia al pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo dove si era recato per farsi medicare la ferita.

Nei suoi confronti i pm contestano il reato di rissa aggravata. Il nome di Di Tosto compare anche in altri episodi di violenza legati al calcio e alle tifoserie. Di Tosto fa parte del gruppo Offensiva, sigla ritenuta vicino ad ideologie di estrema destra, il 40enne, che lavora come chef in alcuni ristoranti della Capitale, era stato fermato nel 2013 dopo una sassaiola contro il bus dell’Hellas Verona dopo la partita giocata contro la Roma all’Olimpico. Nei suoi confronti scattò l’accusa di danneggiamento e lesioni.

Nel passato dell’ultras arrestato ieri anche un Daspo. Il suo nome spunta anche in una vicenda di criminalità: era, infatti, l’autista dell’imprenditore Antonio Maria Rinaldi che il 24 gennaio, sempre del 2013, venne assassinato in via delle Fontanile Arenato, nel quartiere Aurelio. Nell’attività di indagine la polizia ha arrestato in serata anche altri due ultras giallorossi che hanno avuto un ruolo attivo nella maxirissa: si tratta di un 25enne e di un 39enne, entrambi residenti nella Capitale, e già conosciuti alle forze dell’ordine.

Si chiama Antonio Marigliano e ha 35 anni il primo ultras napoletano arrestato dalla Digos per gli scontri avvenuti ieri sulla A1 tra tifosi romanisti e partenopei. A Marigliano, che abita nel quartiere San Giovanni a Teduccio, è stato notificato un arresto in flagranza per differita. Nei prossimi giorni, difeso dall’avvocato Emilio Coppola, Marigliano sosterrà l’udienza di convalida davanti al giudice.

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I cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare con Mattarella e Meloni

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla terrazza del Pincio per celebrarere i cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare. Il cielo di Roma e’ stato scenario di una parata di velivoli dell’Aeronautica militare. Ben 74, tra elicotteri, giganti dell’aria per il trasporto di uomini e mezzi, aerei per il trasporto di malati, caccia intercettori e da combattimento, hanno sorvolato, secondo un ordine di schieramento in cielo, la zona – la Terrazza del Pincio e piazza del Popolo – dove si svolgeva la celebrazione per il primo centenario dell’Aeronautica. E poi la chiusura con i tre sorvoli, uno dei quali in formazione a rombo, delle Frecce Tricolori che hanno colorato il cielo di verde, bianco e rosso, mentre dalla folla saliva verso di loro l’applauso, come in una sorta di reciproco abbraccio.

 

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Cronache

Forte scossa di terremoto nella notte in Molise, paura e gente in strada da Campobasso a Napoli

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La paura torna a farsi sentire in Molise: nella terra del dramma di San Giuliano di Puglia, quando nel 2002 morirono in 29 tra bimbi e maestra nel crollo della scuola Iovine, si registra una nuova scossa di terremoto, breve ma intensa. Epicentro a Montagano, alle ore 23:52 di ieri, a pochi chilometri da Campobasso, 4.6 di magnitudo con ipocentro a una profondità di 23 chilometri. Da giorni il sottosuolo molisano è nervoso, e si registrano tante piccole scosse nettamente avvertite dalla popolazione. E i molisani, a Campobasso come a Montagano, stavolta hanno reagito con attimi di panico. Gente che è scappata in strada, che dormirà nelle auto, che si è portata via valige con vestiti.

La scossa, che sembra non aver prodotto danni a parte qualche calcinaccio caduto, è stata avvertita nettamente nelle zone limitrofe, in provincia di Isernia e nell’Alto Casertano, a Napoli, ma anche nel Beneventano e in tutto l’Abruzzo, così come nel Basso Lazio e nella vicina Puglia. “Da un primo giro di ricognizione, la situazione sembra per fortuna buona: non si segnalano danni particolari. Le verifiche dovranno essere fatte in modo più approfondito, ovviamente. Molti sono scesi in strada: c’è stata tanta paura, ma abbiamo subito aperto la nostra struttura polivalente per chi volesse dormire fuori casa”.

Così il sindaco di Montagano, Giuseppe Tullo. “La scossa è stata avvertita molto forte. Le scuole della zona, Petrella, Matrice, e la nostra materna saranno chiuse”, ha detto il primo cittadino. E scuole chiuse anche nel capoluogo, come deciso dal sindaco Roberto Gravina. “A Campobasso – ha fatto sapere il primo cittadino, impegnato nei vari sopralluoghi durante la notte – i Vigili del fuoco al momento non segnalano danni a persone o cose. Analoga la situazione anche all’ospedale Cardarelli, dove non sono segnalati danni di alcun tipo”. Il direttore del Dipartimento della Protezione civile del Molise, Manuel Brasiello, che sta monitorando la situazione dalla Sala operativa di Campochiaro (Campobasso), ha dichiarato che “in via precauzione si sta valutando, comune per comune, la necessità di chiudere le scuole. Siamo in stretto contatto con Lugi D’Angelo, direttore operativo nazionale del Dipartimento di Protezione civile: la situazione è monitorata e vediamo come evolve”.

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Scossa di terremoto fortissima in Molise, paura anche a Napoli

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Violenta scossa di terremoto in Molise. Epicentro in provincia di Campobasso, tra Montagano e Limosano. La magnitudo è tra 4,6 e 5,1 della Scala Richter. Stime poi verificate dall’INGV in 4,6 della scala Richter. Al momento non si hanno notizia di danni o vittime. Ma l’intensità della scossa e l’ipocentro, a circa 20 km di , richiedono verifiche sul territorio da parte della Protezione civile. La scossa è stata avvertita fino a Napoli, dove molti cittadini hanno telefonato anche alle forze dell’ordine.

 

La forte scossa di terremoto è stata avvertita anche nell’Aquilano, in tutto il Molise, nel Sannio e, come già detto, anche ai piani alti della città di Napoli. Al momento in Molise non si hanno notizia di danni a cose e persone. I vigili del fuoco, a mezz’ora dalla scossa, fanno sapere di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso. Solo telefonate di persone preoccupate alle sale operative sul territorio. La scossa avvertita a Napoli in maniera nitida è frutto delle onde sussultorie del terremoto in Molise. Lampadari fermi ma case che hanno tremato a Napoli. Ma nessuna paura, solo preoccupazione. C’è solo apprensione per quanto accaduto in Molise. Per fortuna, però, anche dalla zona di Campobasso non arrivano notizie gravi.

Qualche crepa sui muri segnalata in alcuni comuni, a Campobasso scene di panico in strada, traffico in aumento, grande spavento, persone in pigiama e persino con valigia al seguito. È la conseguenza della scossa che poco prima della mezzanotte ha colpito la provincia molisana con epicentro Montagano (Campobasso) e che è stata avvertita in tutta la regione e nel vicino Abruzzo fino a Pescara e nella costa adriatica. In questi momenti alcuni sindaci stanno decidendo la chiusura delle scuole per domani.

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