Da un lato le piazze “apparecchiate” simbolicamente dai ristoratori in difficolta’, dall’altra i lanci di pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine, con arresti e denunce tra Napoli, Torino e Roma, mentre in serata la tensione e’ salita in diverse altre citta’; da Bari a Genova, da Palermo a Reggio Emilia. Il dissenso di un’Italia in sofferenza mostra due facce diverse, con gli scontri che pero’ mettono in allerta Viminale, Forze di polizia e Servizi segreti. E’ stato lo stesso ministro, Luciana Lamorgese, a spiegare in Senato che “l’obiettivo comune deve essere quello di assicurare la tenuta sociale del Paese”. “Accanto alle civili proteste dei cittadini – ha sottolineato – abbiamo assistito a inqualificabili episodi di violenza e guerriglia urbana. Si e’ trattato di episodi che hanno trovato soltanto occasionale pretesto nel malcontento. Tutti gli episodi hanno visto all’opera soggetti che nulla hanno a che fare con le categorie interessate dalle misure del governo”. E proprio di questo si e’ discusso oggi anche nel Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza che ha chiarito come dietro gli episodi dei tafferugli contro le forze dell’ordine non ci sia una regia unica, come paventato da piu’ parti negli ultimi giorni. Le aggressioni e gli atti vandalici sono riconducibili – spiega il Viminale – “a gruppi antagonisti di destra e di sinistra, a esponenti delle tifoserie ultras e a elementi della criminalita’” e “non sono emersi evidenti elementi su una regia unica”.
Quello che e’ chiaro ormai e’ che la situazione di crisi dovuta alla pandemia “sta assumendo una valenza totalizzante con riflessi inevitabili anche sul profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica”, come ha spiegato la stessa Lamorgese in aula. “Siamo consapevoli delle difficolta’ che le misure emergenziali, sia governative che delle regioni, hanno determinato per gli italiani, soprattutto per alcune categorie – ha aggiunto – ma il governo e’ in costante ascolto delle voci di disagio”. Ed anche il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha deciso di “indire specifiche audizioni relative alle tensioni sociali manifestate in questi giorni”. Durante l’informativa, inoltre, la Lamorgese ha tenuto a sottolineare che la “situazione nel Paese e’ seguita con la massima attenzione” affinche’ la “protesta non turbi ancor di piu’ un clima gia’ scosso dalla seconda ondata pandemica”. Secondo la titolare del Viminale, le proteste hanno una “forte caratterizzazione territoriale” e si diffondo estemporaneamente attraverso i social network. A Milano, pero’, si e’ riscontrata una presenza maggiore di “giovani appartenenti al mondo del lavoro autonomo”. “Dei 28 denunciati – ha rivelato – 13 sono minorenni”, una peculiarita’ che e’ stata riscontrata solo nel capoluogo lombardo. A far discutere, pero’, sono anche le immagini di un agente di polizia che, dopo aver fermato un uomo che stava scagliandosi contro una vetrina a Parma, lo ha colpito al volto con un calcio. Video diventato subito virale e che potrebbe costare all’autore del gesto anche la sospensione. Intanto, se in tutta Italia proseguono sit-in e flash-mob di quella che viene considerata la “protesta civile”, in serata sono andati in scena ancora una volta disordini e tafferugli in varie citta’.
A Palermo alcuni appartenenti ai centri sociali hanno lanciato, fumogeni, petardi e bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che hanno reagito con una carica. Un petardo ha colpito un operatore tv, che e’ stato soccorso da un’ambulanza. Due persone sono state fermate. A Bari, bombe carta e petardi sono stati lanciati in via Sparano, la principale strada dello shopping di Bari, senza causare danni. Si tratta del gesto di singoli, perche’ migliaia di persone, partecipanti a tre diverse manifestazioni, hanno invece espresso pacificamente il loro dissenso. Disordini nella centrale piazza De Ferrari a Genova, dopo l’arrivo ultras di Sampdoria e Genoa, con lancio di bottiglie, scoppio di petardi, accensione di fumogeni e cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine. Momenti di tensione anche a Pescara, mentre a Reggio Emilia un gruppo di manifestanti si e’ diretto verso l’ingresso del municipio con l’intenzione annunciata a gran voce di occuparlo: l’intervento diplomatico della Digos schierata davanti al Comune ha scongiurato il peggio, bloccando sul nascere ogni tentativo. In generale, i disordini sono stati provocati da piccoli gruppi che si sono infiltrati in manifestazioni pacifiche: “Fateci lavorare” e’ il coro unanime di ristoratori, gestori di palestre e bar. In piazza anche tassisti e ncc, da mesi ormai a ranghi ridotti a causa del crollo del turismo. La Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, ha chiamato a raccolta gli iscritti che sono scesi in piazza “armati” di piatti e tovaglie, apparecchiando metaforicamente le strade d’Italia, da Napoli a Firenze, fino a Trieste e Bari.
Una commissione di studio per censire i casi di reazione avverse ai vaccino Covid, ‘valutarli e capire come gestirli’, per capire la dimensione e la tipologia. La propone il ministro della Salute Orazio Schillaci in una intervista al Giornale d’Italia: ‘Credo che si potrebbe fare serenamente’, dice. La commissione si dovrebbe coordinare con quella d’inchiesta sulla gestione della pandemia, i cui lavori devono partire ora. ‘Quest’anno – afferma il ministro – abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile. Sarebbe opportuno per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo’.
Schillaci ribadisce il suo no al Green Pass globale: ‘Non abbiamo nessun interesse ad applicarlo in Italia. Vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini, ma senza cedere sulle nostre priorità nazionali’. Nessun virologo o ‘virostar’, promette poi il ministro, a capo della commissione d’inchiesta Covid per la cui istituzione è da poco arrivato il via libera del Parlamento. Quanto al futuro, Schillaci invita ad evitare ‘notizie allarmistiche’ su nuove malattie: ‘Se guardo oggi alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione. Su tante cose che durante il Covid sono state trascurate. Bisogna cercare di ridurre le liste d’attesa. Le priorità sono tante altre, ma se ci dovesse essere una nuova Malattia X, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile’, afferma il ministro.
– Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una intervista al “Corriere della Sera” commenta la posizione dell’Associazione nazionale magistrati, secondo cui il governo ha aggirato il Parlamento: “Mi stupisce la grossolana assurdita’. Le commissioni sono la sintesi della composizione parlamentare. Impensabile che decidano in modo difforme dalla maggioranza. L’Anm sa che e’ un po’ come al Csm”. “Si dicono cose anche inesatte – aggiunge -. L’Anm aveva criticato il testo senza conoscerlo, come quello sui giudici onorari. Preferirei maggiore prudenza nei rapporti di leale collaborazione. Sul Quirinale, noi siamo sempre rispettosamente attenti e sensibili ai messaggi che Mattarella ha piu’ volte indirizzato sia al Parlamento che alla magistratura”.
Quanto ai dissidi con il sottosegretario Mantovano: “Frottola colossale. Assoluta sintonia. Nel mio primo libro sulla giustizia nel 1997 avevo evocato anche l’esame psichiatrico. Fui chiamato dai probiviri dell’Anm a render conto delle mie idee. Naturalmente li mandai al diavolo”. Ma da pm dove ha visto la necessita’ di un simile test: “Credo che tutti i magistrati abbiano assistito ad atteggiamenti quantomeno eccentrici di qualche collega. Molti casi sono finiti al Csm, e potrei rievocarli, sia pure con il dolore di un ex magistrato. Altri sono stati coperti da verecondo riserbo”. Nordio osserva inoltre che “a differenza di test psichiatrici non mira a rivelare patologie specifiche, ma l’attitudine a certe funzioni. E’ obbligatorio per il porto d’armi che ai magistrati e’ concesso per legge, sarebbe assurdo non vi fossero sottoposti”. Il test connotera’ questo governo ma rischia di snaturare l’immagine di Fd’I che l’ha voluto ministro?: “Al contrario. Il nostro programma e’ incentrato sul garantismo come enfatizzazione della presunzione di innocenza e al contempo di certezza della pena. Ora aggiungiamo la garanzia di essere giudicati da magistrati equilibrati, idonei, anche psicologicamente, al loro delicatissimo ruolo”.
Il procuratore Gratteri dice di farlo anche a politici aggiungendo alcol e narcotest: “Nel 2021 Giorgia Meloni ha sottoposto tutti i suoi parlamentari al test antidroga, auspicandone l’estensione ai colleghi. Io sono pronto a farlo anche domani. Ma sull’alcol andiamoci piano. Una cosa e’ guidare ubriachi, una cosa e’ concederci uno spritz. Vengo dalla terra del prosecco. Mi fosse vietato potrei dimettermi: Churchill salvo’ l’Europa pasteggiando a champagne e con brandy come dopocena”. Per l’Anm il Csm e’ usato come ‘foglia di fico’ perche’ al concorso giudicheranno i professori di psicologia: “Il dl prevede che gli psicologi siano scelti tra i cattedratici, il meglio del meglio. Che la procedura sia affidata al Csm dimostra il nostro rispetto verso l’indipendenza di questo organismo, e della magistratura in generale”, conclude Nordio.
Manovre in corso per la formazione del nuovo vertice Rai. I partiti sono al lavoro per provare a trovare un’intesa in vista dell’elezione dei quattro membri del cda Rai di competenza parlamentare e dell’indicazione dei due componenti di nomina governativa, che potrebbe avvenire prima delle Europee. Il bando per la presentazione dei curricula in Parlamento è stato pubblicato e il termine è fissato per il 20 aprile.
Poi occorrerà un mese per l’esame e, se l’accordo sarà raggiunto, si potrà poi votare, nella finestra tra il 20 e la fine di maggio prima della pausa dei lavori per le elezioni. Sembra scontata l’indicazione di Giampaolo Rossi come amministratore delegato in quota Fratelli d’Italia, mentre per il ruolo di presidente c’è in pole position l’attuale consigliera Simona Agnes, sponsorizzata da Forza Italia, ma occorrerà trovare l’intesa almeno con una parte dell’opposizione perché in Commissione di Vigilanza sono necessari i due terzi dei voti.
L’accordo potrebbe anche includere il nome del direttore generale e la Lega, da seconda forza parlamentare, potrebbe rivendicarne la scelta. Formalmente la nomina spetterà, comunque, al futuro amministratore delegato. In corsa – secondo fonti di maggioranza – c’è Roberto Sergio, ora al timone dell’azienda, oltre a Felice Ventura, attuale direttore delle Risorse Umane, e Marco Brancadoro, ora direttore Finanza e Pianificazione. Sul fronte dei consiglieri la Lega è orientata sul direttore della Tgr, Alessandro Casarin, mentre il Movimento 5 Stelle dovrebbe confermare Alessandro Di Majo. Fratelli d’Italia, unico partito che avrà due membri in cda, dovrebbe orientarsi su una donna, ma, nonostante sia circolati i nomi di Lorenza Lei e Annalisa Terronova, non c’è ancora una scelta definitiva.
Anche il Pd non ha ancora preso una decisione sul nome. Per quanto riguarda il consigliere eletto dai dipendenti si ricandiderà Davide Di Pietro, attualmente in carica. Intanto la presidente della Commissione di Vigilanza lancia l’allarme sul prossimo consiglio. “Dopo il via libera del Parlamento europeo al Media freedom act – spiega Floridia in un’intervista al Fatto quotidiano -, la legittimità del prossimo Cda Rai sarà a rischio.
Va approvata con urgenza una nuova legge sulla governance, che sottragga la tv pubblica al controllo della politica”. “Quello approvato in sede europea è un regolamento, e quindi va immediatamente attuato – prosegue -. Nel dettaglio, prevede che i vertici delle emittenti pubbliche non vengano nominati dai governi, ma tramite procedure slegate da logiche politiche”. m