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Politica

Schlein: in Campania passi avanti, si è avviato un dialogo

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“Si sono fatti passi avanti partendo da obiettivi condivisi. Si è avviato un dialogo. Non si definisce in un giorno la coalizione, c’è il massimo impegno del Pd. Abbiamo la necessità di vincere e assicurare la continuità di un buon governo in Campania”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein a Contursi Terme, sulle prossime Regionali in Campania. “Ci sono tante cose fatte qui, che non erano facili, hanno dato tardi i fondi di sviluppo e coesione. Non è stato giusto, è stato un trattamento indegno da parte del Governo nazionale”, ha aggiunto la Schlein: “non dimentico le tante cose positive fatte dall’amministrazione regionale uscente. Una recentemente è diventata anche oggetto di una proposta di legge nazionale del Pd sul trasporto pubblico locale gratuito per i giovani studenti. E io ne parlo in tutto il resto d’Italia perchè non funziona così mica da tutte le parti. E’ stata fatta una scelta qui, di sostenere il diritto alla mobilità e quindi il diritto allo studio e di sostenere le famiglie con i costi dell’abbonamento”.

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In Evidenza

L’Italia ribadisce il sostegno all’Ucraina: dal Consiglio Supremo di Difesa via libera al 12° pacchetto militare

Il Consiglio Supremo di Difesa conferma il pieno sostegno all’Ucraina e la preparazione del dodicesimo pacchetto militare. Allarme su Mosca, cyber-attacchi, Medio Oriente, Libano e Mediterraneo.

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Il Consiglio Supremo di Difesa ha ribadito il “pieno sostegno” all’Ucraina, confermando il lavoro sul dodicesimo pacchetto di aiuti militari e la partecipazione italiana alle iniziative di Ue e Nato. Una linea definita necessaria alla luce dell’atteggiamento di Mosca, che secondo la nota finale “non mostra segnali di distensione” e continua a utilizzare droni violando lo spazio aereo Nato e Ue, oltre a mettere a rischio i processi democratici con minacce ibride e attacchi cyber.

Le ragioni della posizione italiana

La presa di posizione arriva dopo i dubbi sollevati nella Lega sui casi di corruzione a Kiev. Per il Quirinale e il governo resta però prioritario mantenere alta la vigilanza e sostenere la difesa ucraina, anche lavorando alla ricostruzione futura del Paese. La riunione al Quirinale, durata tre ore, ha visto la presenza del presidente Sergio Mattarella, della premier Giorgia Meloni e dei ministri Tajani, Piantedosi, Giorgetti, Urso, insieme ai vertici militari.

I dossier sulla sicurezza europea

Il Consiglio sottolinea la necessità di uno scudo europeo e di sviluppare progetti di innovazione della difesa, come previsti dal Libro Bianco 2030. Roma condivide la preoccupazione per “l’accanimento della Russia”, mentre Bruxelles chiede un ulteriore sforzo finanziario per Kiev. Critiche e ironie arrivano dalla Lega, che mette in dubbio l’efficacia dell’aiuto europeo all’Ucraina.

La posizione sull’area mediorientale

La crisi in Medio Oriente resta un tema centrale. Alla vigilia del voto Onu sul piano Trump, il Consiglio ribadisce che una pace duratura può arrivare solo attraverso la soluzione “due popoli, due Stati”. L’Italia conferma il suo ruolo nell’assistenza umanitaria a Gaza e si impegna nell’addestramento delle forze di polizia palestinesi, riconoscendo l’Autorità Nazionale Palestinese come interlocutore fondamentale.

Il ruolo dell’Italia in Libano e nell’Onu

Preoccupa il ripetersi di attacchi “inaccettabili” contro il contingente Unifil, guidato dall’Italia. Il Consiglio esprime vicinanza alle Forze Armate e ribadisce la necessità di garantire la sicurezza della Linea Blu oltre il 2026, quando terminerà il mandato della missione.

Mediterraneo, Balcani, Africa e Sahel

La nota finale richiama l’attenzione anche sulla crescente presenza ostile nel Mediterraneo, da monitorare con il supporto della Nato. Preoccupano inoltre le tensioni nei Balcani, la situazione critica in Libia, le instabilità nel Sahel e la guerra civile in Sudan, definita motivo di “forte allarme”.

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Politica

Minacce ibride dalla Russia, l’allarme del Consiglio supremo di difesa

Russia, minacce ibride, Consiglio supremo di difesa, Quirinale, disinformazione, cyber attacchi, sicurezza Italia, Sahel, Libia, Sudan.

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Il Consiglio supremo di difesa, riunito al Quirinale, ha affrontato il tema delle minacce ibride provenienti dalla Russia e da altri attori stranieri ostili. Nel comunicato finale si parla di una “sfida complessa” per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia, oltre che per la tenuta dei processi democratici.

Rischi crescenti: tecnologia, velocità e IA

Il Consiglio ha evidenziato “gravi rischi” in forte aumento, legati alla rapidità e alla diffusione delle tecnologie digitali e all’uso malevolo dell’intelligenza artificiale. Una combinazione che rende le operazioni ostili più pervasive, difficili da individuare e capaci di agire su vasta scala in pochissimo tempo.

Manipolazione dello spazio cognitivo

Nel documento viene richiamata la preoccupazione per le campagne di disinformazione, le interferenze nei processi democratici e le narrazioni polarizzanti diffuse sui social. Obiettivo: indebolire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e minare la coesione sociale.

Cyber attacchi contro infrastrutture critiche

Il Consiglio ha sottolineato il rischio di attacchi informatici a obiettivi strategici: infrastrutture critiche, reti sanitarie, sistemi finanziari e piattaforme logistiche. Azioni pensate per provocare interruzioni, ritardi, frizioni e creare “sfiducia sistemica”.

Crisi internazionali: focus su Libia, Sahel e Sudan

Nel corso della riunione è stata analizzata anche la situazione critica in Libia e nel Sahel, definite “aree cruciali per la sicurezza europea”.
Espresso inoltre forte allarme per il perdurare della guerra civile in Sudan, che sta generando una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi anni.

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Economia

Criptovalute, la maggioranza vuole bloccare l’aumento della tassa dal 2026

La maggioranza spinge per fermare l’aumento della tassazione sulle cripto-attività previsto dal 2026. Giorgetti e Panetta richiamano sulla legalità economica e sui rischi legati all’uso illecito delle crypto.

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Centrodestra in pressing per bloccare l’aumento dell’aliquota sulle cripto-attività dal 26% al 33% previsto dal 2026. Con una serie di emendamenti alla manovra, le forze di governo puntano a scongiurare l’incremento, dopo che già lo scorso anno il tema aveva acceso il dibattito parlamentare e portato a un aumento molto ridotto rispetto al 42% inizialmente proposto.

Giorgetti: “Crimini economici minaccia per i sistemi democratici”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto alla Scuola di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza insieme al governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, ha richiamato l’attenzione sui rischi legati ai reati economici: “Sono una minaccia per la stabilità dei sistemi democratici”.
Il ministro ha sottolineato l’importanza della legalità fiscale: “Quando le tasse vengono pagate da tutti in modo equo e le imprese operano senza concorrenza sleale, il sistema funziona”.

Panetta: serve vigilanza sulle cripto-attività

Il governatore Panetta ha ricordato che l’evasione è diminuita dal 2011, ma l’economia irregolare resta pari al 10% del Pil. Ha evidenziato il ruolo positivo dei pagamenti elettronici sulla tracciabilità, ma ha anche avvertito sui rischi legati all’uso delle criptovalute per fini illeciti: “Servono regole e controlli”.

La battaglia sugli emendamenti alla manovra

L’intesa nella maggioranza sul tema crypto aumenta le probabilità che la proposta entri nella lista dei 414 emendamenti prioritari che i partiti dovranno selezionare tra quasi 6mila.
La ripartizione è complessa: Forza Italia potrà salvarne solo 39 su 677, FdI 123 su 500, la Lega 57 su 399 e Noi Moderati 19.

Tra le altre misure in valutazione:

  • tassa da 2 euro sui piccoli pacchi extra Ue come possibile copertura

  • tassazione agevolata sull’oro proposta da Lega e Forza Italia

  • ampliamento della rottamazione quinquies

  • stop all’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi

  • eliminazione del divieto di compensazione dei crediti fiscali

Meloni prepara un nuovo vertice di maggioranza

La premier Giorgia Meloni riunirà nuovamente i leader della coalizione per definire la linea in vista del voto in commissione. Nel frattempo FdI ha lanciato una campagna di comunicazione sulla manovra intitolata “Dalla parte degli italiani”, per sostenere le scelte del governo.


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