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Schiaffo a Scholz in Vestfalia, volano i Verdi

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Il secondo schiaffo, nel giro di una settimana, duole molto piu’ del primo. I socialdemocratici tedeschi hanno subito una sonora sconfitta nel Land del Nordreno-Vestfalia, la regione piu’ popolosa della Germania ritenuta una “piccola repubblica federale”, e hanno assistito alla seconda vittoria della Cdu, che aveva trionfato domenica scorsa anche nello Schleswig-Holstein. La batosta elettorale dell’Spd tira in ballo anche il cancelliere Olaf Scholz, molto presente nella regione nelle ultime settimane, proprio per provare a salvare la partita. Il cancelliere e’ stato fra l’altro per settimane nel mirino delle critiche per il passo troppo incerto nella gestione della guerra in Ucraina. A Duesseldorf, inoltre, volano i Verdi e perdono i Liberali e la destra. Stando alle prime proiezioni della Zdf, la Cdu ha ottenuto il 35,4% (+2,4), l’Spd il 27,2% (-4,0), i Verdi hanno raggiunto il loro record locale col 18,2% (+11,8), i liberali sono franati al 5,5% (-7,1) e l’ultradestra di Afd e’ calata al 5,5% (-1,9). Continua poi l’agonia della Linke (sinistra) che ha preso solo il 2,1% (-2,8). Dei partiti di governo si sono affermati solo i verdi di Robert Habeck e Annalena Baerbock, mentre il cosiddetto semaforo esce ammaccato, a causa delle perdite incassate dall’Spd e dall’Fdp di Christian Lindner che ha definito il risultato “disastroso”. L’altro dato interessante di queste importanti amministrative e’ l’incoronazione di una giovane promessa della Cdu, Hendrik Wuest, 46 anni, che ha catalizzato i voti dell’elettorato dopo essere succeduto nell’ottobre 2021 al timone del land cedutogli da Armin Laschet, impegnato nella sfida per la cancelleria. Se oggi il leader dei cristianodemocratici, Friedrich Merz, ha riportato una vittoria importante nel Land di origine, il falco milionario succeduto ad Angela Merkel deve temere un nuovo concorrente alla leadership del partito: Wuest e’ infatti gia’ dato come potenziale candidato alla cancelleria da alcuni osservatori. Leader del partito regionale dal 2006 al 2010 e poi assessore ai trasporti, questo giovane giurista e’ riuscito a calcare la scena federale nei suoi sette mesi di esperienza alla guida della Vestfalia. E stasera, rivendicando il governo – “abbiamo un chiaro mandato a formare l’esecutivo regionale e a guidarlo” – si e’ fatto notare per un ringraziamento speciale alla moglie Cate: “Grazie per la tua forza”, ha detto. Non e’ pero’ davvero scontato che possa restare ministro presidente: l’ago della bilancia saranno i verdi, che potrebbero anche dargli lo scacco, scegliendo di fare team coi socialdemocratici.

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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