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Scandalo Ferguson, monta il sospetto degli scienziati

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Una scivolata, un esempio di personale incoerenza, ma anche una vicenda “privata” montata ad arte. E fatta filtrare da chissa’ chi, con perfetta scelta di tempo, alla vigilia della revisione d’un lockdown che – a dispetto del numero di morti e delle residue prudenze del redivivo Boris Johnson – molte forze nel Regno e attorno al governo osteggiano per ragioni economiche o di altro genere. E’ il sospetto alimentato ormai da diversi colleghi scienziati sullo scandalo che ha travolto Neil Ferguson, teorico della linea dura sulle restrizioni sociali contro il Covid-19, costretto a dimettersi da consulente del premier Tory dopo essere stato messo alla berlina dal Daily Telegraph per aver incontrato due volte l’amante Antonia Staats, in violazione di alcune delle misure raccomandate all’intero Paese. Un anonimo collega del Sage, il consesso di esperti chiamato a orientare l’esecutivo nell’emergenza da cui il ‘professor lockdown’ ha dovuto dimettersi, s’e’ dichiarato “furioso” per il trattamento riservato all’accademico dell’Imperial College. “Non credo assolutamente che fosse una situazione da dimissioni, visto che Neil non e’ un funzionario del governo, non partecipa alle decisioni politiche e non era neppure pagato” come consulente, ha detto al Guardian: gli incontri con la partner “sono stati un errore, tutti facciamo errori, non un reato”. Parole condivise da un altro luminare, Anthony Costello, gia’ direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), stando al quale appare altamente sospetto che un giornale come il Telehraph – filo Boris, ma pure filo business – abbia tirato fuori la vicenda un buon mese dopo l’ultimo rendez-vous clandestino svelato fra Neal e Antonia: giusto in coincidenza con l’annuncio del “sorpasso sull’Italia” nel numero dei morti da Covid e nell’imminenza del riesame del lockdown da parte del governo. “Ferguson – ha rincarato un terzo prof citato dal Guardian – ha dominato le prime pagine nel giorno in cui la notizia sul record di decessi della Gran Bretagna in Europa sarebbe dovuta dilagare ovunque”. Sarebbe, guarda caso.

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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