Collegati con noi

Cronache

Scampia non è Gomorra, assegnati 60 nuovi alloggi. E poi c’è la solita promessa: saranno abbattute le Vele

Pubblicato

del

“L’immagine di Scampia accomunata a Gomorra la cancelleremo”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris sceglie un’immagine evocativa della serie Tv del momento per lanciare il nuovo step di Restart Scampia, il progetto finanziato con 27 milioni di euro che prevede l’abbattimento di tre Vele e la riqualificazione del quartiere, ristrutturando la Vela azzurra che ospiterà gli uffici della Città Metropolitana. L’immagine scelta è per ricordare gli anni della faida dicamorra nel quartiere a nord di Napoli che era all’inizio degli anni 2000 la piazza di spaccio piu’ grande d’Europa e che ora tenta di risollevarsi. Concretamente, oggi negli uffici del Comune 60 cittadini abitanti delle Vele hanno ricevuto l’assegnazione dei nuovi alloggi popolari e potranno lasciare i vecchie edifici progettati da Franz Di Salvo e poi diventati icona di degrado e criminalità. Per la maggior parte sono famiglie della Vela Verde che sarà la prima a cadere giù: nell’edificio restano venti famiglie, alcune delle quali stanno trovano sistemazioni familiari, altre andranno provvisoriamente nella Vela celeste. LA storia delle Vele abbattute per la verità l’abbiamo già scritta mille volte, ma sono ancor lì. Un percorso, ha sottolineato de Magistris, “condiviso con il comitato degli abitanti alla cui lotta si e’ affiancata l’amministrazione comunale”, fino a portare alla “pagina storica che stiamo scrivendo tutti insieme”.

Negli uffici del Comune gli abitanti sono quasi commossi: “Sono andata a vivere nella Vela a 1 anno – racconta una ragazza – e ho aspettato per 17 anni di andare via”. “Nella Vele non si puo’ piu’ vivere, siamo alla sopravvivenza”, commenta sua madre. E proprio della “dignità delle persone” ha parlato de Magistris, sottolineando che Scampia si avvicina al centro di Napoli grazie al trasferimento della Città Metropolitana. Un altro tassello importante sarà la nascita della facoltà di medicina e chirurgia per cui oggi il Comune di Napoli ha ottenuto un mutuo di 861.748 euro da Cassa Depositi e prestiti per coprire la quota di cofinanziamento del Comune individuata nelle somme assegnate dal Patto per Napoli: “Un importante passo in avanti – ha commentato l’assessore all’urbanistica Carmine Piscopo – che, insieme con il progetto Restart Scampia, consentirà la rigenerazione di una parte significativa di città che sta acquistando grande centralità urbana”. Una rigenerazione che dovrà passare anche per una rinascita economica in un quartiere che, sottolinea l’assessore al Lavoro Monica Buonanno: “ha un tasso di disoccupazione del 60% e soprattutto ha una popolazione che per il 50% è sotto i 25 anni, con una dispersione scolastica elevatissima. Dobbiamo capire come Scampia si può avvicinare a Napoli, pensando che il quartiere è un’opportunità e non un problema”.

Advertisement

Cronache

Rider droga a Napoli, 2 arresti e sequestro 190 kg hashish

Pubblicato

del

L’avrebbero trasportata a destinazione dentro zaini con il marchio di una azienda di delivery, come due rider qualsiasi. La loro ‘consegna’ pero’ non era fatta da panini o sushi, ma da 190 chili di droga. Due persone di 31 e 35 anni, gia’ note alle forze dell’ordine, sono stata arrestate in un blitz dei carabinieri a Napoli in un deposito del quartiere di San Giovanni a Teduccio. Rinvenuti e sequestrati quasi 2mila panetti di hashish. Trovati anche 20mila euro in contanti. Quando i militari dell’Arma sono entrati nel locale, hanno sorpreso i due indagati mentre si preparavano per partire con parte dello stupefacente verosimilmente destinata in una larga parte della provincia di Napoli. I due avevano in spalla lo zaino di un noto marchio di food delivery (l’azienda e’ estranea ai fatti) con lo scopo di mimetizzarsi nel traffico cittadino del sabato sera. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere.

Continua a leggere

Cronache

Borrelli: Napoli infestata dai parcheggiatori abusivi

Pubblicato

del

“La città di Napoli è letteralmente infestata dai parcheggiatori abusivi. Non esistono zone franche, ogni quartiere ha i suoi criminali della sosta, che gestiscono il parcheggio illegale con minacce e violenze. Un’attività illecita che ogni anno fa guadagnare milioni di euro alla malavita. I cittadini sono taglieggiati, in particolare durante i week end o i grandi eventi, dove le tariffe per il parcheggio toccano anche i 20€ a macchina”.

Lo dice il deputato Francesco Emilio Borrelli che riferisce di aver ricevuto “tantissime segnalazioni che, solo nelle ultime ore, i cittadini hanno inviato a da sempre impegnato nella lotta agli abusivi della sosta. Delle foto scattate a Mergellina, proprio davanti la stazione, mostrano auto parcheggiate sul marciapiede e in mezzo alla carreggiata, costringendo il traffico a scorrere praticamente su un’unica corsia. Alla rampe di Sant’Antonio, a Posillipo, c’è una vera e propria squadra di parcheggiatori che gestisce la sosta su tutta la strada.

A Santa Lucia è praticamente impossibile parcheggiare senza pagare la tangente agli abusivi, sono in ogni angolo e conservano anche i posti migliori ai residenti, che ovviamente pagano un prezzo aggiuntivo per il servizio. A Fuorigrotta si lavora h24, viale Kennedy è sotto il pieno controllo di questi farabutti che non si perdono nessun evento, dalla mostra d’oltremare alle stadio la zona è presidiata costantemente. “Il copione è sempre lo stesso, le zone infestate pure. Basterebbe poco per liberarsi di questa piaga una volta e per tutte. Invece sì continua a far finta di nulla. Gia da tempo ho presentato una proposta di legge per inasprire le pene contro i parcheggiatori abusivi, proposta che giace in un cassetto, nonostante il governo continui a parlare di più sicurezza nelle nostre città”.

A suo giudizio “quella dei parcheggiatori non è solo una battaglia di civiltà ma anche una questione politica che nessuno vuole affrontare. Nel frattempo che il Parlamento che si svegli, chiedo si intervenga con decisione, prevedendo una task force anti abusivi che controlli le aree maggiormente prese d’assalto da questi delinquenti. Bisogna stare col fiato sul collo degli abusivi, adottando pene certe e severe per i delinquenti colti sul fatto. I provvedimenti all’acqua di rose non bastano più. Queste persone devono stare in galera. Sono violente e pericolose, impongono la loro legge con la forza e sottraggono milioni alle casse dello Stato. Tutto questo non può più essere tollerato”, conclude Borrelli.

Continua a leggere

Cronache

Omicidio a Pisa, uomo ucciso davanti al figlio

Pubblicato

del

Un uomo è stato ucciso questa sera a Pisa, nella frazione di Oratoio, alla periferia cittadina, intorno alle 21. Mentre nella frazione stava per partire una processione in occasione della festa della Madonna del Rosario, sono stati uditi diversi colpi di pistola, almeno sei raccontano alcuni testimoni. La vittima sarebbe un cittadino di origini albanesi e sarebbe stato ucciso davanti al figlio, nella corte della sua abitazione, forse mentre si trovava all’interno di un furgone. Sul posto la squadra mobile e la polizia scientifica, e anche la polizia municipale che ha chiuso l’accesso alla strada. Non è ancora chiaro il movente dell’omicidio, né l’ambiente dentro il quale sarebbe maturato. L’uomo potrebbe essere stato raggiunto da proiettili di piccolo calibro, ma gli accertamenti sono tuttora in corso.

La vittima sarebbe un uomo di 37 anni, incensurato e padre di due figli piccoli, e sarebbe stato freddato davanti a uno di loro. Sconvolto il quartiere di Oratorio dove stava per partire la processione per la Madonna del Santo Rosario, che è stata poi sospesa. Sui social il parroco scrive: “Al suono gioioso delle campane si è mischiato lo scoppio freddo di colpi mortali. Non abbiamo fatto la nostra processione stasera, e siamo tornati alle nostre case velocemente, frastornati, stupiti, incuriositi, spaventati…”.

Sarebbe stato un vero e proprio agguato quello in cui è stato ucciso in serata un 37enne di origini albanesi a Pisa, nella frazione di Oratorio. L’uomo era appena rientrato a casa ed aveva parcheggiato il suo furgone, quando è stato ucciso. Il mezzo era ancora in moto all’arrivo della polizia, a cui sono state affidate le indagini coordinate dal sostituto procuratore Egidio Celano. Sul posto sono stati trovati cinque bossoli di pistola calibro 22, ma solo un proiettile sarebbe andato a segno, un colpo mortale alla tempia.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto