Il prezzo dell’energia in Italia continua ad essere tra i più alti d’Europa. Una distorsione che danneggia le imprese, costrette a fare i conti con costi energetici insostenibili, ma che colpisce soprattutto i cittadini, vittime della giungla del mercato libero. Lo sottolinea Ferruccio de Bortoli nella sua analisi su L’Economia, in edicola con il Corriere della Sera.
Secondo l’editorialista, chi ha scelto il mercato libero si è spesso trovato a pagare di più, attratto da offerte poco trasparenti e bombardato da telefonate commerciali invasive. Anche le offerte più competitive si rivelano spesso fittizie: durano un periodo promozionale limitato e poi si trasformano in contratti più onerosi. De Bortoli parla di “concorrenza attenuata”, lasciando intendere che il mercato manca di reali dinamiche competitive.
Dal 1° luglio riepiloghi più chiari per aiutare i consumatori
Un piccolo passo avanti arriverà a luglio, quando le famiglie riceveranno bollette con riepiloghi più chiari e codici identificativi dell’offerta sottoscritta. Si tratta di uno strumento utile per confrontare prezzi e condizioni tra i diversi fornitori, ma resta l’interrogativo: si riuscirà davvero a far partire una competizione autentica tra operatori?
Il nodo da sciogliere è la mancanza di trasparenza e la complessità delle offerte, che spesso scoraggiano anche i consumatori più attenti. A trarne vantaggio restano le grandi utility, che approfittano della confusione per fidelizzare i clienti con pacchetti poco vantaggiosi.
Il nuovo incarico di Luca de Meo: dal settore auto al lusso
Nella sezione dedicata alle imprese, spicca la storia di Luca de Meo, manager italiano in partenza da Renault per approdare a Kering, colosso francese del lusso. Il presidente François-Henri Pinault ha scelto de Meo per la sua esperienza nel rilancio dei brand. Un compito non facile, in un momento in cui i conti del gruppo sono in calo.
De Meo dovrà guidare un nuovo ciclo, all’insegna dell’innovazione e della valorizzazione del marchio in un settore estremamente competitivo.
La strategia di Mirato e l’espansione nell’industria cosmetica
Fabio Ravanelli, ad del gruppo Mirato, ha annunciato un piano di crescita basato su acquisizioni mirate. Dopo un 2024 da record con 290 milioni di ricavi, la società — proprietaria di brand come Intesa, Malizia e Clinians — intende rafforzarsi rilevando quote di maggioranza in aziende affini, come già avvenuto con Tintolav e Alga Bio.
Una strategia industriale orientata alla diversificazione e all’innovazione in un comparto ad alta concorrenza.
Fameccanica e Vimar: innovazione tecnologica e sfida globale
Innovazione e sviluppo sono le parole chiave anche per Fameccanica, società del gruppo Angelini, specializzata in macchine industriali avanzate. Il ceo Luigi De Vito parla di “sviluppo enorme grazie all’intelligenza artificiale” per potenziare le linee produttive.
Vimar, invece, guarda al mercato internazionale con ambizioni globali, puntando sulla domotica e sulla qualità del Made in Italy. Con un investimento in ricerca pari al 9% dei ricavi e una supply chain interamente italiana, l’azienda sfida la concorrenza cinese. Gli imprenditori Viaro e Gusi rilanciano: “Produciamo tutto qui”.
Ristrutturazioni e valore delle case: quanto aumenta dopo i lavori
Nella sezione Patrimoni, si analizza l’effetto delle ristrutturazioni sul valore degli immobili. A Milano, nella zona Policlinico, il valore al metro quadro può salire fino a 3.500 euro dopo i lavori. A Roma, gli aumenti sono più contenuti, tra i 500 e i 1.000 euro al metro. Un’indagine utile per orientarsi in un mercato influenzato dal taglio delle detrazioni fiscali.