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Sanremo2020, standing ovation per Vincenzo Mollica: è lui la vera ‘rockstar’ dell’informazione Rai

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Standing ovation del pubblico del Teatro Ariston e della sala stampa per Vincenzo Mollica, definito da Vasco Rossi “la rockstar del Tg1”. L’edizione numero 70 del Festival e’ l’ultima per il giornalista che poi andra’ definitivamente in pensione dopo la breve proroga concessa dalla Rai in occasione dell’importante anniversario della kermesse. Quello di domani, serata finale del Festival, sara’ l’ultimo ‘balconcino’ di Mollica. Affacciate dal teatro Ariston le piu’ grandi star italiane ed internazionali hanno regalato momenti indimenticabili. Non solo interviste, ma anche saluti alla gente assiepata davanti al teatro e canzoni improvvisate hanno scandito il succedersi dei Festival. Il Presidente, come lo chiamano affettuosamente i colleghi del Tg1, e’ sempre stato amato in modo particolare per la sua bonta’, per la simpatia e l’ironia, oltre che per la sua immensa cultura nell’ambito dello spettacolo, dalla musica al cinema al fumetto.

“Ha un modo unico di raccontare le cose”, ha sottolineato in un videomessaggio Stefania Sandrelli dedicando al giornalista ‘24000 baci’. E’ stata poi la volta di Vasco: “Sono qui solo per te, per ringraziarti a nome di tutti per la tua passione unica nel raccontare la musica, soprattutto italiana, senza una esterofilia esagerata e con rara sensibilita’”. Anche per il Premio Oscar Roberto Benigni Mollica e’ una star, “un cantante che ha vinto tutto” al quale dedica anche idealmente “la Palma oro del Festival”. La festa in teatro si e’ conclusa con l’abbraccio filiale di Fiorello, al quale Mollica ha fatto da spalla a ‘Viva RaiPlay’ e ‘Viva Asiago 10′ dando voce ad un pupazzo muppet con le sue sembianze. I festeggiamenti sono poi continuati in sala stampa, dove i colleghi hanno lasciato prontamente le postazioni di lavoro per stringersi in un commosso abbraccio all’amato collega, prima di premiarlo. “Come direbbe Rosario, mi sono amminchioluto – e’ stato l’ironico commento di Vincenzo Mollica – mi sono rincoglionito completamente: con quel po’ di vista che mi e’ rimasta, un cazzo, posso dire che me la cavo abbastanza e mi tolgo dai coglioni il 29 febbraio perche’ vado in pensione. Di sti tempi – ha aggiunto – ho due compagni di viaggio, mister glaucoma che e’ un figlio de na mignotta, e mister parkinson che mi fa muovere tipo canzone di Celentano anni ’60”. E infine: “Non ho proclami da fare. Il Tg1 e’ stata la mia casa. Ringrazio le persone con cui ho lavorato e tutti voi che mi avete sempre accolto con un abbraccio. Una delle regole me l’ha insegnata Federico Fellini e vi consiglio di tenerla da conto: ‘Non sbagliare mai il tempo di un addio o di un vaffanculo’. Aveva ragione”.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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