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#Sanremo2019, il pagellone dei protagonisti della prima serata: da Baglioni a Patty Pravo

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La prima serata del Festival è per tanti una conferma. Per tanti altri una delusione. Per il Festival è certamente un successo straordinario. Se ne parla sempre. Comunque se me parla. Ecco alcuni voti che possiamo dare ai protagonisti della prima serata, quella di esordio. Una sorta di pagellone. Che troverà alcuni in accordo, tanti in disaccordo o viceversa.

CLAUDIO BAGLIONI: Meno ingessato dello scorso anno, ha lasciato anche più spazio a Bisio e Raffaeli. Ha cantato solo due brani assieme ai suoi superospiti. VOTO: 6.5.

VIRGINIA RAFFAELE: Va bene con Bisio, non benissimo. Troppo imbrigliata rende meno di quel che vale. VOTO 6.5

CLAUDIO BISIO: emozionato all’inizio, si scioglie “strada facendo”. Meglio nel monologo su Baglioni “sovversivo” che negli intermezzi con Virginia. VOTO: 6.5

FRANCESCO RENGA – Aspetto che torni: Anche noi aspettiamo lui. E’ bravo, piace al pubblico femminile, ma la canzone e’ modesta. Con la sua voce, meriterebbe di piu’.VOTO: 5.5

NINO D’ANGELO E LIVIO CORI – Un’altra luce: Accoppiata insolita, ma tutto sommato credibile. Uno al servizio dell’altro: scontro-incontro generazionale. VOTO: 6.5

NEK – Mi faro’ trovare pronto: Porta una sferzata energica sul palco dell’Ariston. Ma i tempi di Fatti avanti amore sono lontani. Di certo prenota i passaggi in radio. VOTO: 6.5

THE ZEN CIRCUS – L’amore e’ una dittatura: Tamburi e sbandieratori distraggono dall’ascolto di un brano non semplice. Sono una rock band e non se lo dimenticano. VOTO: 7

IL VOLO – Musica che resta: Tra i piu’ applauditi all’Ariston, con la loro sempiterna linea dura e pura “tradizione e bel canto”, buona per l’export in Russia. VOTO: da 4 a 7

LOREDANA BERTÈ – Cosa ti aspetti da me: Rock stile Vasco firmato da Gaetano Curreri. Loredana su questo palco si esalta e ci mette anima, cuore e gambe. Magari la prossima volta ci mette anche il look. Ma da lei ci aspettiamo proprio questo. VOTO: 7

ANDREA BOCELLI: Un salto indietro di 25 anni, quando vinse tra le Nuove Proposte. In memoria di quella volta, si rimette al piano per Il mare calmo della sera in duetto con Baglioni. Rispolvera anche la giacca di pelle che poi passa al figlio. VOTO: 9

VOTO: 8 DANIELE SILVESTRI – Argentovivo: Brano d’impatto, anche nella messa in scena, tra banchi di scuola e batteria. Silvestri non sbaglia un festival, e non si smentisce neanche stavolta. Si fa accompagnare da Rancore, che si prende la scena, anzi “spacca”. Testo, interpretazione, emozione. VOTO: 8,5

FEDERICA CARTA E SHADE – Senza farlo apposta: Brano orecchiabile, anche troppo. Ti entra in testa e lo canticchi subito. E poi?

VOTO: 5 ULTIMO – I tuoi particolari: E’ il vincitore in pectore, dopo la vittoria di un anno fa tra le Nuove Proposte e un anno vissuto col piede sull’acceleratore. Qualche incertezza di troppo, ma si vede che e’ cresciuto. E l’esecuzione al piano gli da’ una spinta in piu’. VOTO: 7

PIERFRANCESCO FAVINO: la domanda e’ solo una: perche’ non e’ stato richiamato per il bis? Delizioso il medley sui musical con Virginia Raffaele. VOTO: 8.

PAOLA TURCI – L’ultimo ostacolo: Anche stavolta e’ la piu’ elegante di tutti, la piu’ charmant. Ma non basta: anche se la sua interpretazione non delude, il brano non convince fino in fondo. VOTO: 6.

MOTTA – Dov’e’ l’Italia: E chi non se lo chiede? Motta pero’ c’e’, eccome. Esordiente al festival, ma non se e’ accorto nessuno. Sicuro e tranquillo, sa di avere un bel pezzo. VOTO: 7

BOOMDABASH – Per un milione: Reggae-tormentone al festival. Se non avra’ fortuna qui, potra’ averla in radio. VOTO. 6.

PATTY PRAVO con BRIGA – Un po’ come la vita: Voleva essere un incontro generazionale, diventa distanza siderale. Disallineati, non coordinati, mondi lontani di galassie diverse. Un problema tecnico iniziale non li aiuta. VOTO: 5

SIMONE CRISTICCHI – Abbi cura di me: Intenso, teatrale (nel senso migliore del termine), poetico. I tempi di Ti regalero’ una rosa sono lontani, ma il piglio, e la scrittura, sono garanzia di qualita’. VOTO: 7

GIORGIA – Un medley da brividi, tra Jovanotti, Ramazzotti e finale da brividi con Whitney Houston. Baglioni l’accompagna, suonando il piano, in Come Saprei, ma Giorgia non teme rivali. Meriterebbe una classifica tutta sua. VOTO: 8.

ACHILLE LAURO – Rolls Royce: La scheggia impazzita del festival. Fa sul serio o prende tutti in giro? Nel dubbio, ce lo godiamo cosi’ com’e’. Esplosivo, maledetto, inafferrabile. VOTO: 7

ARISA – Mi sento bene: E anche noi ci sentiamo bene con lei. Fa prima sognare, poi scatenare. Bentornata Arisa. VOTO: 7

NEGRITA – I ragazzi stanno bene: Non saranno i Negrita di un tempo, ma il loro rock “veterano” non sfigura. E neanche Pau. VOTO: 7

EX-OTAGO – Solo una canzone: Brano gradevole. Loro anche. Forse potevano spingere di piu’ per non sprecare l’occasione della vita del festival. VOTO: 6

ANNA TATANGELO – Le nostre anime di notte: Molto festival, molto Sanremo. E’ a suo agio sul palco. E tanto basta. VOTO: 6.

IRAMA – La ragazza con il cuore di latta: Testo duro che colpisce allo stomaco. Il coro gospel e’ un valore aggiunto, Irama riesce a mantenere alta l’attenzione nonostante l’ora. VOTO 7

ENRICO NIGIOTTI – Nonno Hollywood: gli affetti familiari in questa ballad minimal, che confermano la buona mano di Nigiotti nella scrittura. VOTO: 6

MAHMOOD – Soldi: in arrivo direttamente da Sanremo Giovani. Si conferma e non delude le aspettative con un brano intenso. VOTO: 6.5.

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Taylor Swift chiude Eras Tour, ultimo show in Canada

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Letteralmente fine di un’era, quella di Eras Tour, il tour dei primati di Taylor Swift che secondo una stima di Pollstar, entro l’8 dicembre avrà incassato oltre due miliardi di dollari. E’ la tournée mondiale dagli incassi più alti di tutti i tempi e la cifra non include il merchandising. Dopo 20 mesi e oltre 150 date in cinque continenti, la popstar terrà l’ultimo concerto a Vancouver, in Canada. Per l’ultima volta Taylor stregherà i suoi fan con uno spettacolo di 3 ore 15 minuti, il più lungo della sua carriera, che si compone di 44 canzoni in rappresentanza di dieci diverse ‘ere’ del suo percorso artistico.

Nel corso del tour, Swift è stata nominata ‘Persona dell’anno’ da Time Magazine, per Apple Music è stata la sua artista dell’anno, Spotify ha rivelato che nel 2023 (anno in cui è iniziato Eras) è stata la più ascoltata a livello mondiale. Dal concerto è nato anche un film campione di incassi mentre anche Nfl, la lega football, ha capitalizzato su lei grazie alla relazione sentimentale con il tight end dei Kansas City Chiefs, Travis Kelce. Come se non bastasse, ha inciso di nuovo, ‘Speak Now’ del 2010, ‘1989’ del 2014 e ha pubblicato il suo 11/o album, ‘The Tortured Poets Department’.

Dulcis in fundo, la Swift è entrata nella lista dei miliardari di Forbes. The Eras Tour non è stato privo di incidenti di percorso. Durante la tappa in Brasile una ragazza è morta a causa di un colpo di calore così come sono saltati tre concerti a Vienna a causa di un complotto terroristico da parte dello stato islamico. Taylor non ha nascosto le emozioni di fronte all’approssimarsi della fine del suo tour.

“Sapete – aveva detto commossa ai fan durante un concerto a Liverpool – questo è il centesimo show del tour. Sono sbalordita. Non mi sembra come una statistica perché questa è sicuramente la cosa più estenuante, onnicomprensiva, ma anche quella che mi ha dato più gioia, più soddisfazione, la cosa più meravigliosa che sia accaduta nella mia vita. Questi momenti con voi”. Il mese scorso è scoppiata in lacrime a Toronto. Infine il tour ha avuto anche un impatto straordinario sul turismo, causando anche l’aumento del prezzo dei biglietti aerei in Europa. Molti fan americani hanno deciso di andare oltre oceano a causa del costo stratosferico per un biglietto in Usa.

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‘La parte migliore di me’ di Ultimo dedicata al figlio in arrivo

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Una dedica a cuore aperto, intima, profonda e più che mai sentita a una nuova vita che sta per iniziare, caratterizzata da una melodia che intreccia il suono del pianoforte con l’intensità degli archi. Arriva a sorpresa La parte migliore di me, il nuovo brano di Ultimo, pubblicato sotto etichetta indipendente Ultimo Records e distribuito da Believe, in cui il cantautore romano, in attesa del primogenito, gioca a immaginare, ancor prima di poterlo abbracciare, i tratti del piccolo e tra affettuosi contrasti si interroga su chi diventerà. Solo qualche settimana fa Ultimo aveva festeggiato un traguardo storico, con l’annuncio del 10/o Stadio Olimpico di Roma a soli 28 anni, la terza data romana del live 2025, terza tripletta estiva consecutiva nello stadio della sua città, un record che lo consacra come il più giovane artista ad aver mai raggiunto un risultato analogo. Il 2025 infatti sarà per l’artista la quarta estate di seguito in tour: Ultimo Stadi 2025 – La favola continua…, prodotto e organizzato da Vivo Concerti, partirà il prossimo 29 giugno da Lignano Sabbiadoro, passando da Ancona, Milano, Roma, Messina e Bari, fino al 23 luglio 2025.

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Oltre 500mila biglietti venduti per il Cremonini Live25

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Ad una settimana dall’uscita di Alaska Baby, il nuovo attesissimo album di Cesare Cremonini in uscita il 29 novembre, il tour negli stadi Cremonini Live25 supera il traguardo dei 500mila biglietti venduti. Mezzo milione di persone ed una vera e propria caccia al biglietto per un tour che sta facendo registrare sold out in ogni città. Intanto continua il successo di “Ora che non ho più te”, che a due mesi dalla sua uscita stabilisce un nuovo record di permanenza al n.1 nella classifica Earone nel 2024, rimanendo al vertice per la sesta settimana consecutiva, record annuale di permanenza in classifica.

Il successo di questo singolo apre le porte ad un album che, già dal titolo, si preannuncia un vero e proprio viaggio esplorativo nel nuovo mondo di Cremonini. Un viaggio condiviso con musicisti straordinari tra cui spicca Mike Garson, pianista già al fianco di David Bowie in album leggendari come Aladin Insane, Diamond Dogs e Young Americans oltre che di band come Nine Inch Nails e Smashing Pumpkins, e di grandi del jazz come Stan Getz e Stanley Clarke. La collaborazione era già stata anticipata alcuni mesi fa, ma solo oggi sono stati svelati i titoli delle tre tracce impreziosite dal piano di Garson: “Ragazze facili”, “Dark Room” e “Acrobati”.

In Alaska Baby ci sono dodici canzoni di cui Cremonini è produttore artistico insieme ad Alessandro De Crescenzo e Alessio Natalizia, dove Cesare si muove libero come mai prima d’ora per provare ancora una volta ad andare oltre i propri confini, alzare l’asticella del pop e creare opere senza tempo. Il Cremonini Live25 farà tappa l’8 giugno a Lignano (data zero), il 15 giugno (sold out) e 16 giugno a Milano, il 19 giugno (sold out) e 20 giugno (sold out) Bologna, il 24 giugno a Napoli (sold out), il 28 giugno a Messina (sold out), il 3 e 4 luglio a Bari, l’8 luglio a Padova (sold out), il 12 luglio a Torino (sold out), il 17 e 18 luglio a Roma.

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