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Sanremo 2019, il festival di Baglioni decolla con l’arrivo di Mannoia e Mengoni

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Capitan Claudio Baglioni più rilassato, la ‘vera’ Virginia Raffaele che finalmente sfugge al controllo della ‘brava presentatrice’ e si regala un numero strepitoso con la parodia della Carmen di Bizet, Claudio Bisio in stile Zelig con Michelle Hunziker e in versione avanspettacolo nella gag sulla ‘punteggiatura fonetica’. Dopo la prima serata monstre, che ha scontato un calo di ascolti di due punti e mezzo di share rispetto al debutto dell’anno scorso, il Festival di Sanremo ritrova il ritmo e decolla, complici l’esibizione da fuoriclasse di Fiorella Mannoia e il brivido del duetto tra Marco Mengoni e Baglioni sulle note di Battisti. L’apertura e’ con Noi no: Baglioni canta con i ballerini, poi introduce i ‘copiloti’, che aggirano le rigidita’ del regolamento con la traduzione multilingue della Raffaele in inglese, spagnolo e romanesco. Bisio spiega a Baglioni l’importanza della punteggiatura nelle sue canzoni: Signora Lia, Porta Portese e Tu come stai diventano uno sketch mimato con tanto di sberleffi.

A Virginia tocca la gag con l’orchestra, “si vedono solo le teste, come i Muppet”. Poi individua alcune somiglianze nei musicisti: “Abbiamo Enrica Bonaccorti, il protagonista di Cast Away, Rossano Rubicondi”. “Aspetta – prova a fermarla Baglioni – qui ci sono due musicisti che suonano nel tour con me”. E l’attrice evoca il tormentone di questi giorni: “Allora e’ conflitto di interessi”. Poi l’Ariston si illumina con la classe di Fiorella Mannoia, che conferma le due doti di interprete raffinata con il nuovo singolo, Il peso del coraggio, e poi con il suo cavallo di battaglia, Quello che le donne non dicono. Baglioni la accompagna alla chitarra, il pubblico e’ tutto in piedi per lei. E’ standing ovation anche per Pippo Baudo: “Quando mi chiedono: perche’ hai questa voglia di apparire? Io rispondo: come si fa a rinunciare a questo affetto? a questo abbraccio? Non si puo'”, dice Superpippo, che a Sanremo ha “il certificato di residenza senza scadenza. E quando inizia il festival – confessa, autoironico – sono come E.T.: festival-casa”. E’ lui a presentare la canzone del secolo, ca va sans dire Questo piccolo grande amore. Bisio ritrova Michelle Hunziker, 16 anni dopo Zelig, e sul palco dell’Ariston e’ show: sul filo della satira, si scatenano su una cover della Lega dell’amore di Elio e le Storie Tese. Allontanata dal portone del festival, la politica rientra dalla finestra dello sketck, con buona pace della Lega e di Matteo Salvini, che Bisio ha definito “intelligente” e “spiritoso”. Ironia sul vicepremier anche nell’incursione di Pio e Amedeo, i due ‘emgratis’ foggiani: “Lui non e’ pericoloso: all’inizio dice peste e corna, ma poi tra due o tre anni ti ama: con noi meridionali ha fatto la stessa cosa”. Mengoni incanta l’Ariston: prima duetta con Tom Walker in Hola, poi si commuove accennando L’essenziale, il brano che gli valse la vittoria nel 2013, con Baglioni al pianoforte, e cantando con il padrone di casa Emozioni di Lucio Battisti. Da applausi anche lo show di Virginia Raffaele nella parodia di Habanera: lei e’ strepitosa per come canta e fischia, l’abito sontuoso rosso fiammante e’ mozzafiato. Di scena dodici Big: Il Volo canta “siamo musica che resta”, si regala l’affetto incondizionato dell’Ariston, ma sbaglia decisamente il look. Achille Lauro convince con Rolls Royce, Arisa sbaglia durante l’esecuzione di Mi sento bene e si innervosisce, ma il ritornello e’ gia’ entrato in testa. Potenza vocale e presenza scenica per Loredana Berte’: la sua Cosa ti aspetti da me merita il tributo del pubblico in piedi. Daniele Silvestri e Rancore confermano che Argentovivo e’ uno dei pezzi piu’ forti di questo festival. Cantano anche Einar, Nek, gli Ex Otago, Ghemon, Paola Turci, i Negrita, Federica Carta e Shade.

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Max Pezzali a Imola per rincorrere la nostalgia

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Il carburante delle musica di Max Pezzali (foto Imagoeconomica) è senza dubbio la nostalgia. Quella di un’epoca – gli anni ’90 – che tanti hanno amato con i suoi colori, lo stile nel vestirsi, o banalmente perché erano giovani. Grazie a questo magico combustibile stanotte all’autodromo di Imola si è svolta una gara inedita. I suoi concorrenti sono stati i protagonisti delle canzoni di Pezzali, presentati sugli schermi sopra il palco come in un episodio delle “Wacky Races” di Hanna-Barbera, nel corso del concerto-evento che ha raccolto 85mila fan del cantante. Il vincitore del Grand Prix? “Volta”, personaggio di “Con un deca”.

“Per me che ho la passione per i motori e la musica questo è un posto mitico”, racconta l’artista dietro le quinte, in uno spazio allestito in tema motorsport. Addosso ha una camicia gialla e blu che richiama il mondo del racing con su scritto “Max Forever Grand Prix”, il nome dell’evento. La indossa ancora quando, preceduto da un video in cui arriva all’autodromo in Harley-Davidson, sale sul palco e canta “Con un deca”. “Abbiamo deciso di creare un live nuovo, inedito rispetto a quanto fatto finora”, aggiunge, e che si collega perfettamente con il luogo in cui si svolge. Oltre alla gara, diversi i richiami al mondo della velocità: dalla telecronaca del concerto, affidata alla voce di Guido Meda, a un omaggio ai piloti che hanno fatto la storia nel corso de “Gli anni”, con Pezzali che si è esibito in qualche verso di “Ayrton” di Lucio Dalla, dedicata a Senna, morto in un incidente proprio a Imola nel ’94.

“Quando se n’è andato per me è stato uno spartiacque”, spiega. In scaletta, oltre ai grandi successi, compare pure “Cumuli”, “che avrò fatto solo nel tour nelle discoteche dal ’93 – ride – il tema allora era molto forte”, ma rimetterla oggi è “un modo per far pace con canzoni che non hai considerato per un po’”. Sul filo della nostalgia, non manca chi chiede a Pezzali un commento sulla reunion degli Oasis. “Era inevitabile”, risponde e scherza: “magari fossi Noel Gallagher e potessi svegliarmi la mattina e dire ‘Ho scritto Wonderwall'”.

Quanto a un possibile ritorno di Mauro Repetto al suo fianco, anch’essa una possibile suggestione per gli amanti dell’epoca, dice che “è bello quando le cose le fai una tantum, perché una festa comandata non è più una festa”. Alla fine, però, Max Pezzali e la sua carica di energia (“mi diverto a vedere la gente che si diverte”, sostiene) trovano uno spazio pure nella contemporaneità. Anzitutto proponendo in scaletta il pezzo con i Pinguini Tattici Nucleari, “Bottiglie vuote”, che ha cantato sul palco con Riccardo Zanotti.

“Lui per me è sia un collega che un amico con cui scambiarmi meme e stupidaggini da nerd come noi”, rivela. Poi, con un tour negli stadi il prossimo anno per cui sono già stati acquistati 240mila biglietti. Su eventuali nuovi progetti, dice che di brani “uno ne scrive sempre” ma “non si può decidere semplicemente di farne uscire, pena l’irrilevanza assoluta, detta brutalmente. Il mondo da cui vengo aveva regole d’ingaggio diverse”.

Qualcosa, però, bolle in pentola: un testo è già “convincente”, e poi chiaramente ci sono i live da organizzare. Considerando che si troverà nelle venue del calcio, non esclude di fare qualcosa di tematico pure in quel caso: “al Maradona, a Napoli, le suggestioni sono tante”, dice. Sul suo ritorno in voga, ricorda che i soldout sono arrivati prima della serie “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”, che però ha dato un “boost ulteriore”. All’idea di essere “per sempre”, come per il titolo “Max Forever”, Pezzali sorprende dicendo di avere “un po’ un problema con l’eternità”, ma che lo emoziona “l’idea che il mio repertorio possa durare oltre me”.

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Clementino, dal 25 luglio il nuovo album Grande Anima

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Clementino è pronto a raccontare la sua storia come mai ha fatto prima nel nuovo album Grande Anima (Epic Records Italy/Sony Music Italy), fuori ovunque dal 25 luglio. Un vero e proprio manifesto della storia del rapper, tra ricordi di famiglia, sogni realizzati con fatica e uno sguardo sempre orientato al futuro. L’ispirazione nasce dai suoi viaggi nel mondo, dalla pratica della meditazione e dalla passione per la lettura. Tutti elementi che contribuiscono a dare consapevolezza ai brani di quest’album, che si distingue come il più cantautorale della carriera di Clementino.

Anticipato dai singoli Sorridi e Vuoi Fumare e Batte il Cuore, il nuovo album mostra l’amore viscerale di Clementino per Napoli, come cornice viva di un racconto fatto di strade, volti e storie autentiche. L’artista porterà il suo nuovo album dal vivo con due date, prodotte e organizzate da Promomusic Italia, che si preannunciano essere indimenticabili: il 20 novembre al Fabrique di Milano e il 28 dicembre al Palapartenope di Napoli. Sul palco insieme a lui, durante gli show, ci saranno i breaker Gino Rota e Salvatore Deflow e una band d’eccezione, composta da: Pj Gionson (consolle), Greg Rega (voci), Francesco Varchetta (batteria), Raffaele Salapete (chitarra), Silvestro Saccomanno (tastiere), Luigi ‘Calmo’ Ferrara (basso). Clementino è reduce dal suo percorso televisivo con The Voice Senior, dopo aver accompagnato anche i giovani concorrenti nell’edizione Kids. Mentre a settembre prenderà parte a Jukebox – La notte delle hit, due serate evento dedicate alla musica dagli anni ’70 ai 2000, in onda in prima serata su Rai1.

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Annullato il concerto di 50 Cent a Napoli in piazza del Plebiscito: “Colpa degli organizzatori”

Cancellato il concerto di 50 Cent in piazza Plebiscito a Napoli. Dopo John Legend e Mary J. Blige, anche il rapper americano accusa gli organizzatori.

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Dopo gli annunci di Mary J. Blige e John Legend, arriva anche la rinuncia di 50 Cent: il concerto previsto per domani, 8 luglio, in piazza del Plebiscito, è stato ufficialmente cancellato. A comunicarlo è stato lo stesso rapper americano attraverso un post sui suoi canali social.

Le parole del rapper: «Non mi esibirò più a Napoli»

«Non mi esibirò più in piazza del Plebiscito. Lo show è stato cancellato e chi ha acquistato i biglietti sarà rimborsato», ha scritto 50 Cent. «Purtroppo gli organizzatori dell’evento non hanno onorato i termini dell’accordo e non sono in grado di mettere in piedi lo show. Non ho altro che amore per l’Italia e apprezzo sinceramente il vostro sostegno. Tornerò molto presto».

La rassegna Napoli 4Ever perde i suoi protagonisti

Il concerto di 50 Cent faceva parte della rassegna estiva Napoli 4Ever, la stessa che avrebbe dovuto ospitare anche John Legend e Mary J. Blige. Legend, previsto il 7 luglio, aveva già annunciato il forfait il 30 giugno, spiegando: «Speravamo di raggiungere un accordo accettabile con l’organizzatore, ma ciò non è mai avvenuto».

Il mistero dell’organizzazione e il silenzio in piazza

Venerdì scorso, 50 Cent aveva rassicurato i fan con un video su YouTube: «Sarò a Napoli l’8 luglio, non mancate». Ma nei giorni successivi, qualcosa è cambiato. Nessun segnale di preparativi in piazza Plebiscito, nessuna struttura montata, nessuna attività visibile per quello che si annunciava come uno spettacolo imponente.

Le responsabilità della Dream Loud e le dichiarazioni del Comune

A organizzare la rassegna è la società Dream Loud, già al centro delle polemiche per la gestione degli altri eventi saltati. Il Comune di Napoli, attraverso Ferdinando Tozzi, ha fatto sapere che «le carte erano in regola, non c’era motivo per non firmare l’accordo». Tuttavia, la Dream Loud è una realtà poco presente tra le agenzie che normalmente gestiscono artisti di fama mondiale in Italia.

Delusione per i fan e interrogativi aperti

Il forfait di 50 Cent rappresenta un nuovo colpo per i tanti fan napoletani e turisti che avevano acquistato i biglietti. La speranza resta quella di poter rivedere l’artista in una nuova data, ma resta l’amarezza per un’estate musicale che, almeno a Napoli, si sta rivelando un’occasione mancata.

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