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Salone di Torino, alla ministra Roccella viene impedito di presentare il suo libro

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E’ definitivamente saltata, per la contestazione, la presentazione del libro della ministra alla Famiglia al Salone del libro di Torino. Nel pomeriggio Eugenia Roccella, accompagnata dal prefetto di Torino, Raffaele Ruberto, e dal questore, Vincenzo Ciarambino ha lasciato l’Arena Piemonte e si è recata negli uffici dell’organizzazione del Salone, al primo piano di Lingotto fiere.

La ministra Roccella è stata contestata al Salone del libro da un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion e ‘Non una di meno’. Una ventina di persone, non un esercito: tutte identificate dalla Digos della Questura di Torino che ha poi proceduto anche a denunciare. La contestazione è avvenuta all’Arena Piemonte, dove la ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità avrebbe dovuto presentare il suo libro ‘Una famiglia radicale’. I militanti erano seduti tra il pubblico, ma sono stati individuati, una attivista si è avvicinata al tavolo dei relatori leggendo un comunicato. Il massimo della democrazia? Sì, ma poi comunque non hanno consentito alla Rocella di presentare il suo libro e dunque spiegare le sue idee. I contestatori hanno occupato la scena.  Solo le loro idee erano giuste. Una strana forma di democrazia. Eh sì’,  perché appena la ministra ha iniziato a parlare del suo libro ‘Una famiglia radicale’ attivisti di Extinction Rebellion e le femministe di ‘Non una di meno’ hanno cominciato a urlare slogan e si sono seduti per terra nella sala. La polizia è subito intervenuta. La ministra ha chiesto un confronto pubblico. Ma nulla. Sul palco è salita solo la militante che ha letto un proclama. Niente altro.

La ministra ha invitato i giovani ad intervenire sul palco per spiegare i motivi della loro protesta e ha chiesto alla polizia di non allontanare nessuno “Non potrei accettarlo – ha detto – perché io ho un passato in cui venivo portata via ai sit-in e non voglio che questo succeda”. Dopo l’intervento dal palco dell’attivista, la ministra ha risposto: “Volevo un dialogo, tu hai fatto solo un intervento”. Poi si è rivolta agli altri manifestanti che hanno interrotto l’evento: “Lottate contro l’utero in affitto insieme a noi – ha detto la ministra – contro la mercificazione del corpo delle donne, lottate contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche”. Alcuni spettatori intanto fischiato i manifestanti chiedendo che l’incontro riprenda.

 

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Politica

Valditara fa retromarcia su Concia: chiuso il progetto contro la violenza e licenziati i garanti

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“Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Mertio Giuseppe Valditara. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”, conclude il ministro.

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Mattarella a Mignano, 80 anni da prima tappa Liberazione

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La presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suggellato oggi l’importanza dell’80esimo anniversario della battaglia di Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, ai confini con quella di Cassino, la prima della guerra di Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo cui presero parte tra l’8 ed il 16 dicembre del 1943 i soldati del ricostituito Esercito Italiano, affianco agli Alleati. Accompagnato dall’inno di Mameli, con a fianco il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo dello Stato ha sostato sulla terrazza del Sacrario Militare – vi giacciono i resti di 974 soldati uccisi non solo a Mignano ma anche durante la guerra di Liberazione dell’Italia – deponendo una corona di alloro. Alla cerimonia erano presenti i gonfaloni delle città insignite della medaglia d’oro dopo la guerra, cioè Mignano Monte Lungo, Bellona, Napoli e Cassino.

E’ stata letta la preghiera per la Patria, quindi Mattarella ha salutato le autorità presenti ed è sceso, accompagnato dagli applausi dei presenti, verso il museo del Sacrario, dove ha effettuato una breve visita prima di ripartire. A Mattarella sono stati regalati panettoni artigianali fatti dagli studenti di un istituto alberghiero della zona. Con Mattarella e la Rauti, tra gli altri il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, l’ambasciatrice polacca in Italia Anna Maria Anders, studenti, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni locali. Significativa la presenza della Anders: la battaglia di Mignano fu decisiva per quella successiva del vicino Monte Cassino, del maggio 1944, in cui i fanti polacchi agli ordini del generale Wladyslaw Anders, padre dell’ambasciatrice e comandante del Secondo Corpo d’Armata, si distinsero battendo i tedeschi e spianando la strada degli Alleati verso Roma; lo stesso Anders è seppellito al cimitero militare polacco di Montecassino.

“Questa cerimonia – ha spiegato l’ambasciatrice polacca – fa capire alla gente la parte brutta delle guerre, i morti, i cimiteri. Per questo è molto emozionante e importante essere a Mignano Monte Lungo, anche per dire di no al fascismo e al comunismo, e direi al fanatismo, che ancora oggi produce guerre in Europa e nel Mondo”. Infine, un annuncio: “Il prossimo maggio saremo a Cassino per celebrare gli 80 anni della battaglia e sarà presente anche il presidente della Repubblica Mattarella”.

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lo prevede un Dpcm pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 dicembre, che entrerà in vigore il prossimo 22 dicembre. La riforma va incontro all’esigenza di un maggiore rafforzamento della struttura ministeriale, in linea con l’estensione e la complessità delle competenze del Ministero in materia di energia e ambiente e attraverso una più funzionale organizzazione delle attività dei dipartimenti e delle varie direzioni generali, che risultano incrementate.

“E’ un passo decisivo per rendere pienamente operativi gli obiettivi legati alle politiche ambientali e di sicurezza energetica in ragione della strategicita’ delle stesse -, ha dichiarato il ministro, Gilberto Pichetto -. Le scelte compiute perseguono, inoltre, lo scopo di strutturare l’organizzazione del Dicastero nella prospettiva di assicurare maggiore speditezza e celerità nei procedimenti amministrativi di competenza, quale tassello fondamentale per guidare la transizione ambientale ed energetica del Paese e assicurare la realizzazione degli obiettivi ambientali”.

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