Collegati con noi

Esteri

Russi vicini a Kiev, bombe nei sobborghi

Pubblicato

del

Potenti bombardamenti si sono registrati nella notte nei sobborghi di Kiev, dove lungamente hanno suonato le sirene che hanno anche squarciato la notte a Leopoli, Cherasky, Charkiv e in altre citta’. L’avvicinamento delle forze russe alla capitale dell’Ucraina e’ testimoniato anche da alcune immagini satellitari che hanno mostrato perfino l’uso di artiglieria pesante. Le autorita’ ucraine accusano la Russia di raid a Mykolaiv, dove sono stati danneggiati un ospedale per la cura di malati oncologici e alcuni edifici residenziali, anche se nessuno tra le centinaia di pazienti presenti nel nosocomio e’ rimasto ucciso nell’attacco. Gli Stati Uniti – afferma il ministro dell’Energia americano, Jennifer Granholm – restano “preoccupati dalle sconsiderate azioni della Russia e dalle violazioni dei principi di sicurezza nucleare” sottolineando che il fatto che Mosca stia violando i principi di sicurezza “e’ inaccettabile e gli attacchi che mettono a rischio la sicurezza in Ucraina e al di la’ devono fermarsi”. Ulteriore tensione e’ creata dal reclutamento di una nuova brigata di mercenari messa in atto dalla Russia sui social media. Intanto il Jerusalem Post rivela che il premier israeliano Naftali Bennett avrebbe raccomandato a Volodymyr Zelesnky di accettare l’offerta di Vladimir Putin di arrendersi per metter fine alla guerra. Il presidente ucraino, che avrebbe pero’ rifiutato in quanto la proposta includeva molti sacrifici per il suo popolo, e’ tornato successivamente a rimarcare su Facebook che “le azioni degli invasori russi saranno equiparate a quelle dei terroristi dello Stato Islamico”. Proseguono anche le sanzioni contro gli oligarchi russi: congelati gli investimenti in hedge fund americani di Roman Abramovich, dopo le misure che lo hanno colpito. Il Dipartimento di Stato Usa ha annunciato anche ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione di Novikombank e ABR Management. Nel mirino sono finiti Yuri Kovalchuk, Kirill Kovaluch, Dmitri Lebedev e Vladimir Knyagin di ABR Management. I quattro componenti del cda di Novikombank colpito sono la presidente Elena Georgieva, German Belous, Andrey Sapelin e Dmitri Vavulin. Bloccata a Trieste l’imbaracazione “Sy A” del valore di circa 530 milioni di euro riconducibile all’oligarca russo Andrey Igorevich Melichenko. Il conflitto in Ucraina ha sempre maggiori risvolti economici. Gli Stati Uniti hanno infatti vietato le importazioni di bevande alcoliche, pesce e diamanti dalla Russia. Mettendo di fatto il divieto a vodka russa e caviale. “Il mondo libero si e’ unito contro Putin”, ha sottolineato Biden, annunciando le nuove misure contro la Russia. Gli Usa hanno revocato alla Russia lo clausola di nazione piu’ favorita, mettendo fine a rapporti commerciali normali e aprendo a dazi pesanti sui prodotti. “Adotteremo un quarto pacchetto di sanzioni”, ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Sulla crisi e’ nuovamente intervenuto anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Putin non vuole la pace – ha detto – il suo piano sembra essere un altro. Io mi auguro che al piu’ presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinche’ Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purche’ sia preservata la dignita’ dell’Ucraina”. Sempre in campo economico, il cancelliere tedesco Scholz ha detto che l’Europa “non fermera’ le importazioni nel campo dell’energia, ma usciremo da questa dipendenza”. Per Berlino, “e’ una decisione consapevole, giustificata e comprensibile” e c’e’ “unita’” sulle sanzioni alla Russia tra i leader europei. “L’Europa non puo’ prendere le stesse misure” di Usa e Canada, ha sottolineato Scholz, aggiungendo che l’Ue intende continuare “a spingere su sanzioni che hanno un impatto diretto sulle opportunita’ di sviluppo economico della Russia, incluse quelle finanziarie”.

Advertisement

Esteri

L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

Pubblicato

del

Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

Continua a leggere

Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

Pubblicato

del

C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

Continua a leggere

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto