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Cronache

Roma riapre, nuovi orari e rivoluzione nei trasporti

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Ancora qualche ora e Roma si risvegliera’ in ‘Fase 2′, con nuovi orari per trasporti e autobus e qualche piccola liberta’ in piu’. “Questo pero’ – ricorda la sindaca Virginia Raggi – non vuol dire che ritorneremo alla normalita’. Il virus non e’ ancora stato sconfitto”. I romani, comunque, potranno nel rispetto delle normative del distanziamento, tornare nei parchi: non solo Villa Borghese e Villa Pamphilj, ma anche il Circo Massimo, l’area nei pressi di Caracalla, Villa Celimontana, parco Carlo Felice, Villa Fiorelli, Villa Gordiani, Parco Schuster e Villa Bonelli, ma non sara’ possibile organizzare picnic; off limits anche scivoli e altalene per i piu’ piccoli. La convivenza con le mascherine dovra’ diventare stabile. Saranno obbligatorie “in tutti i luoghi aperti al pubblico al chiuso” e “negli incontri all’aperto, anche con una sola persona”, ha sottolineato ieri il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Oggi inoltre la sindaca ha autorizzato con una sua ordinanza la riapertura di due importanti polmoni verdi dell’area di Ostia, sul litorale romano_ la pineta di Castel Fusano e quella di Acque Rosse. Del mare si potra’ dunque sentire l’odore, ma per ora non si potra’ toccare: le spiagge rimangono chiuse fino al 17 maggio. Ma l’allentamento delle maglie del lockdown non significa certo ‘liberi tutti’: “Continuiamo ad agire con la stessa responsabilita’ e senso civico dimostrati fino ad oggi”, il messaggio della Raggi. I Controlli proseguiranno specie per colpire gli assembramenti in parchi e ville storiche della Capitale, anche con l’uso dei droni. E poi nei principali snodi ferroviari, ai capolinea di bus, fermate metro e all’esterno dei locali che potranno riaprire per la vendita d’asporto. Nella fase 1 i soli vigili urbani hanno effettuato 850 mila controlli elevando 3mila multe. La citta’ si cimentera’ con le nuove regole: bus e metro saranno aperti fino alle 23,30, si potra’ salire solo con la mascherina e fino a un massimo del 50 per cento della capienza. I negozi saranno aperti fino alle 21,30, con l’eccezione dei take away, ma non si potra’ mangiare sul posto: si impacchetta e si porta a casa. Per chi non fa smartworking – sempre piu’ lavoratori passeranno a questa modalita’ – l’ora di punta sara’ spalmata in tre fasce per evitare un sovraccarico dei trasporti. Torneranno al lavoro, tra gli altri, i professionisti del mondo del cinema e i restauratori nei cantieri, mentre si potra’ portare il cane alla toeletta, o comprare calzature per bambini, tutte attivita’ permesse dalla Regione. Ma e’ solo l’inizio: “La fase 2 richiede nuovi strumenti e piu’ ampi spazi di manovra per gli enti locali. In particolare riguardo una rapida riattivazione degli appalti e dei cantieri”, dice la sindaca.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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