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Roma nel patto di Governo, asse 5S-Pd per aiutare la Capitale a risalire la china

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 Una Capitale con pieni poteri e fondi conseguenti, che possa “correre” e raggiungere le altre metropoli europee. Il sogno di Virginia Raggi, e di altri sindaci prima di lei, viene tradotto in una breve voce del nuovo contratto di governo che i 5 Stelle si apprestano a siglare con il Pd. E che recita: “Il Governo dovra’ collaborare per rendere Roma una Capitale sempre piu’ attraente per i visitatori e sempre piu’ vivibile esostenibile per i residenti”. Il mini-paragrafo che riguarda Roma e’ il ventiseiesimo, l’ultimo del documento postato oggi sul blog delle stelle. E tutto fa pensare che sia stato aggiunto dopo le ‘rimostranze’ della stessa sindaca, che nei primi giorni della trattativa giallorossa aveva sottolineato l’assenza della Capitale nel contratto di governo chiedendo senza mezzi termini di inserirla. “Un governo con Roma al centro. Lo abbiamo messo nero su bianco nell’accordo con il Pd per la formazione del nuovo governo. Siamo stati chiari. Andiamo avanti per l’Italia e per la nostra citta’”, rivendica oggi il capogruppo di maggioranza in Campidoglio Giuliano Pacetti. Quanto alla Raggi, per ora non commenta apertamente questo risultato ma lo aveva fatto un paio di giorni fa al festival ‘la Versiliana’ del Fatto Quotidiano: “Noi, oltre che esponenti politici, siamo anche sindache, quindi dobbiamo fare gli interessi delle nostre citta’. Io ho il dovere nei confronti di tutti gli italiani di ricordare che avere una capitale che funziona e che galoppa e’ interesse di tutti, non solo dei romani. Ho posto questo tema e mi aspetto che il nuovo governo nascente lo prenda in considerazione”. Con il premier incaricato Giuseppe Conte, la prima cittadina ha gia’ da tempo avviato il confronto sui maggiori poteri. Il filo tra i due non si e’ mai spezzato ed, anzi, si sarebbe rafforzato proprio negli ultimi tempi. Se l’impegno per i maggiori poteri a Roma sancito anche nel precedente contratto con la Lega per ora non ha avuto risultati nel concreto, e’ possibile che questa volta vada diversamente. E che si possa aprire la strada, almeno in parte, a quella “Roma citta’ Stato” tanto auspicata dal fondatore del Movimento, Beppe Grillo. Resta da capire come sara’ costruite l’architettura della riforma. Che la prima cittadina non vorrebbe ancorare ad una parte politica ma rendere il piu’ condivisa possibile. Nei piani del Campidoglio (di cui Raggi e Conte hanno gia’ avuto modo di parlare) a lavorare al progetto dovrebbe essere “un comitato di saggi”, tra costituzionalisti e amministrativisti. E le opposizioni convergono sulla stessa linea. Dopo la pausa estiva, Raggi incontrera’ tutti i gruppi di minoranza in Campidoglio a partire da oggi: si inizia con FdI convocati alle 18, per andare avanti anche col Pd nei prossimi giorni. “E’ una cosa nuova e tardiva – commenta il capogruppo di FdI in Campidoglio, Andrea De Priamo – ma riteniamo giusto incontrare la sindaca perche’ ogni occasione per fare qualcosa di utile per la citta’ va utilizzata. Sulla questione dei poteri per Roma Capitale siamo disponibili a fare una battaglia comune”. Sul fronte dem, sara’ difficile che l’accordo ai nastri di partenza al livello nazionale possa replicarsi in Campidoglio, dove da un lato il Pd continua a criticare aspramente l’operato dei 5 Stelle e dall’altro questi ultimi rivendicano una maggioranza ‘bulgara’ che non necessita di ulteriori stampelle. Ma la nuova stagione potrebbe avere ripercussioni su una maggiore propensione al dialogo da ambo le parti.

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Roland Garros: Sinner si scalda, Berrettini rinuncia

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Ancora poche ore di riposo ma i riflettori del tennis mondiale sono già accesi sul Roland Garros. Mentre Jannik Sinner si prepara per arrivare in forma, nel giorno dei sorteggi la sorpresa, negativa per i tifosi italiani, è il forfait di Matteo Berrettini: il 29enne romano non parteciperà a causa degli ormai consueti problemi fisici che lo affliggono da tempo. Gli azzurri saranno quindi nove in totale, guidati ovviamente da Jannik Sinner.

Il campione di Sesto Pusteria debutterà da numero 1 al mondo. Nella parte alta del tabellone con lui ci saranno Novak Djokovic e Alexander Zverev, possibili avversari in semifinale. Nel primo turno Sinner affronterà il francese Arthur Rinderknech mentre al secondo potrebbe esserci un altro transalpino, Richard Gasquet che disputerà il suo ultimo torneo. Alejandro Davidovich Fokina potrebbe essere la prima testa di serie nel percorso verso la finale, che prevede un possibile ottavo contro Arthur Fils o Andrey Rublev, e un eventuale quarto contro Jack Draper.

Intanto dopo la secca smentita di Carlos Moya indicato come probabile nuovo coach di Sinner nel 2026, arriva una mezza conferma che qualcosa si stia muovendo in questa direzione da parte di un altro spagnolo, Alex Corretja: “Ne sento parlare da settimane, credo che onestamente alla fine succederà”. Quanto al tabellone di Parigi, Lorenzo Musetti, testa di serie numero 8, debutterà con un giocatore delle qualificazioni. In caso di vittoria affronterà il vincente tra Valentin Royer o Roberto Carballes Baena.

In un possibile terzo turno potrebbe trovare Brandon Nakashima mentre agli ottavi potrebbe esserci Holger Rune. Matteo Arnaldi (n.29) sfiderà il canadese Felix Auger-Aliassime; in caso di vittoria, possibile un derby con Flavio Cobolli. Sorteggio non fortunato per Lorenzo Sonego con lo statunitense Ben Shelton, testa di serie n.19. Mattia Bellucci dovrà cercare l’impresa contro l’inglese Draper, testa di serie n.5. Luciano Darderi se la vedrà con Sebastian Korda; Luca Nardi con l’ungherese Fabian Marozsan. Francesco Passaro trova l’olandese Jesper De Jong. Nella parte bassa ci sarà ovviamente Carlos Alcaraz: il numero 2 al mondo è già in clima Slam e ha testato il centrale dell’impianto parigino. Lo spagnolo ha fatto qualche scambio con Draper, amico e spesso partner in allenamento di Jannik Sinner oltre che vincitore ad Indian Wells e finalista a Madrid. Ai quarti potrebbe scontrarsi con Musetti.

Il murciano è tornato a calcare la terra del centrale dalla finale olimpica persa lo scorso anno contro Djokovic. Tra le donne Jasmine Paolini finisce nella parte alta del tabellone, quella con Iga Swiatek, Aryna Sabalenka. Parte bassa invece per Coco Gauff. L’italiana, numero 4 del mondo, potrebbe incontrare ai quarti la polacca Swiatek, attuale numero 5 che lo scorso anno la sconfisse in finale qui a Parigi. Intanto incassa i complimenti di Andy Roddick, ex numero 1 del mondo, che nel suo podcast esalta le qualità della tennista azzurra, vincitrice agli Internazionali d’Italia: “Non fa mai la scelta sbagliata. La palla può anche finire fuori di un centimetro, ma gioca sempre il colpo giusto – spiega – Non sorprende che sia numero 4 del mondo, ha fatto un lavoro straordinario. E’ una grande giocatrice, molto divertente da guardare. Sembra una vincente. Chi avrebbe scommesso un anno fa che sarebbe arrivata al Roland Garros da quarta nel ranking davanti a Iga Swiatek”.

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Flop al varo della nave da guerra, ira di Kim Jong-un

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Un flop clamoroso nell’industria della difesa nordcoreana, il principale vanto di Kim Jong-un, ha provocato una prevedibile sfuriata del dittatore. Il “grave incidente”, secondo quanto hanno riportato i media di regime, si è verificato durante la cerimonia di varo di una nave da guerra, un cacciatorpediniere da 5mila tonnellate. In particolare l’agenzia di stampa Kcna ha riferito che “alcune sezioni del fondo si sono frantumate”, compromettendo “l’equilibrio della nave”. Proprio Kim ha assistito all’intera fallimentare manovra.

Ed ha parlato di un “atto criminale causato da totale negligenza” che “non poteva essere tollerato”, perché “ha gravemente danneggiato la dignità e l’orgoglio della nostra nazione in un istante”. Quindi, ha ordinato di riparare la nave prima di una riunione chiave del partito a giugno e ha disposto di mettere all’indice coloro che erano stati coinvolti nella progettazione della nave. Appena poche settimane fa, la Corea del Nord aveva inaugurato un altro cacciatorpediniere, il Choe Hyon, che secondo il regime è in grado di trasportare oltre 70 missili e “le armi più potenti”.

Un mezzo sviluppato, secondo Seul, con l’aiuto della Russia, probabilmente in cambio delle migliaia di soldati nordcoreani inviati nel Kursk per aiutare Mosca contro Kiev. Salutando il varo del nuova nave da guerra, il dittatore aveva parlato di una “svolta” nella modernizzazione delle forze navali del Paese.

Lo sviluppo bellico in Corea del Nord è in cima alle priorità di Kim, che ciclicamente autorizza test di missili balistici: una corsa agli armamenti che, secondo gli analisti, il leader nordcoreano vuole sfruttare come merce di scambio per contrattare un alleggerimento delle sanzioni e dell’isolamento internazionale. Proprio nel giorno del varo flop del cacciatorpediniere, l’esercito sudcoreano ha denunciato il lancio da parte di Pyongyang di “diversi missili da crociera non identificati verso il Mar Cinese Orientale”.

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Anp, 29 bimbi e anziani morti per fame a Gaza in 2 giorni

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Il ministro della Salute palestinese Majed Abu Ramadan ha dichiarato che negli ultimi giorni a Gaza 29 bambini e anziani sono morti di fame e che molte altre migliaia di persone sono a rischio. “Negli ultimi due giorni abbiamo perso 29 bambini”, ha detto ai giornalisti il ;;ministro della Salute palestinese, descrivendoli come “morti per fame”. Reuters, che riporta la notizia sul sito, riferisce che in seguito ha chiarito che il totale includeva sia gli anziani che i bambini.

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