Collegati con noi

Ambiente

Rischio clima, Napoli più calda del Cairo e di Riyad

Pubblicato

del

Gennaio 2025, il più caldo della storia. È il primato certificato dal servizio meteo della Ue, Copernicus, sulla scia di ugualmente tristi record. Il primo mese dell’anno è stato di 1,75 gradi sopra i livelli pre-industriali, diventando il 18esimo degli ultimi 19 in cui la temperatura media superficiale è stata superiore a 1,5 gradi rispetto al periodo 1850-1900. E non mancano altri cattivi presagi: basterà aspettare domenica, quando all’ora di pranzo a Napoli si toccheranno tra i 18 e i 19 gradi.

“Più del Cairo e di Riyad”, commenta Anbi, sulla base delle mappe metereologiche del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf). Gli ultimi 12 mesi, riporta Copernicus, sono stati 0,73 gradi sopra la media 1991-2020 e 1,61 sopra quella pre-industriale. La Terra, insomma, continua a sentire caldo: l’Anbi parla di una “primavera fuori stagione”, con le conseguenze del caso. “Lungo tutta la Penisola continuano a segnalarsi eventi meteo dalle caratteristiche estreme” come quelli in Sicilia e Calabria degli ultimi giorni, denuncia Francesco Vincenzi, presidente dell’associazione, a cui “il Paese si contrappone con colpevole distrazione, privilegiando interventi in emergenza a quelli in prevenzione”. Alte temperature fanno rima con siccità. Anbi scrive della “parabola discendente dei livelli nei due laghi dei Castelli Romani”, quello di Albano (abbassatosi di 64 centimetri in un anno e mezzo) e di Nemi, così come dei fiumi laziali, sempre più in secca. L’associazione rileva poi che in Toscana il fiume Ombrone ha una portata “che è a circa il 9% della media del periodo”.

Pure laddove la situazione è in miglioramento perché ci sono state più piogge, come in Sicilia, “a causa di criticità strutturali delle opere idrauliche” si è costretti “a sversare in mare una parte consistente di questo ‘oro blu’: attualmente l’acqua invasata in Sicilia ammonta a circa 250 milioni di metri cubi ma di questi solo il 48% è realmente utilizzabile”. E in Sardegna i volumi idrici “aumentano di oltre 156 milioni di metri cubi”, ma in un quadro che vede da un lato bacini colmi (come in Baronia e Ogliastra) e dall’altro scarsità cronica (Basso Sulcis e Alto Cixerri). L’aumento delle temperature ha anche effetti diretti sulla salute umana e degli ecosistemi, è il promemoria della Società italiana di Medicina ambientale (Sima): “modifica la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive”, “crea le condizioni ideali per la trasmissione di agenti patogeni” e ha un impatto sulla psiche.

Advertisement

Ambiente

Scoperta in Australia una nuova specie di ape con le corna: si chiama “Lucifero”

Gli scienziati australiani hanno scoperto una nuova specie di ape con minuscole corna, chiamata “Lucifero”. Si trova solo nell’Australia Occidentale e rappresenta la prima scoperta del genere in 20 anni.

Pubblicato

del

Scoperta in Australia una nuova specie di ape con le corna: si chiama “Lucifero”

Una nuova specie di ape autoctona è stata scoperta in Australia e, per le sue caratteristiche uniche, gli scienziati le hanno dato un nome singolare: “Lucifero”.
Il nuovo insetto, denominato Megachile Lucifer, è stato individuato durante uno studio su un raro fiore selvatico dei Bremer Ranges, nella regione dei Goldfields, nell’Australia Occidentale, circa 470 chilometri a est di Perth.


L’ape con le corna

La particolarità di questa specie risiede nelle piccole corna prominenti, presenti solo nelle femmine.
Secondo i ricercatori, queste strutture potrebbero servire come meccanismo di difesa o come strumento per raccogliere polline, nettare o resine utilizzate nella costruzione dei nidi.


Il nome ispirato a una serie Netflix

La scienziata responsabile della scoperta ha spiegato che il nome Lucifer è stato scelto in modo ironico e ispirato dalla serie televisiva “Lucifer” di Netflix, che stava guardando durante il periodo della ricerca.
Il nome, però, risulta quanto mai appropriato per un insetto dalle caratteristiche tanto singolari e misteriose.


Una scoperta importante dopo 20 anni

Il Megachile Lucifer rappresenta il primo nuovo membro del suo gruppo tassonomico in 20 anni, un evento che sottolinea la ricchezza e la varietà della fauna australiana.
Gli studiosi sperano che questa scoperta contribuisca a sensibilizzare sulla tutela della biodiversità e sulla necessità di proteggere gli ecosistemi unici dell’Australia Occidentale.

Continua a leggere

Ambiente

Bonifiche a Taranto, dal governo 97 milioni: “Riconoscimento storico per la città”

Il governo destina a Taranto oltre 97 milioni per la bonifica ambientale, pari al 35% delle risorse nazionali. Uricchio: “Riconoscimento storico delle criticità del territorio”.

Pubblicato

del

Una quota record delle risorse nazionali per la tutela ambientale sarà destinata a Taranto. Con la firma dell’Accordo per la Coesione, il governo ha assegnato al territorio jonico oltre 97 milioni di euro, pari al 34,66% dei fondi complessiviper la linea nazionale “Bonifiche”.

Il commissario per le bonifiche del SIN di Taranto, Vito Felice Uricchio, ha espresso “viva e profonda soddisfazione per la sottoscrizione di questa intesa di portata strategica”, firmata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in concerto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Il dettaglio degli interventi finanziati

Nel dettaglio, 89,9 milioni di euro saranno destinati alla bonifica dell’area Pip Statte-SIN Taranto, mentre 7,1 milioniandranno alla messa in sicurezza della falda nell’ex Yard Belleli, un’area da anni segnata da criticità ambientali.

“Per la prima volta questi interventi dispongono di una copertura finanziaria solida che consentirà di avviare e completare opere essenziali per la salute pubblica e per l’ambiente”, ha sottolineato Uricchio.


“Un riconoscimento storico per Taranto”

Il commissario ha definito l’accordo “un atto di riconoscimento storico delle complesse e decennali criticità ambientali del territorio”.
Ha poi rivolto “un sentito ringraziamento al governo, al ministro Pichetto e alla viceministra con delega alle bonifiche, Vannia Gava, per l’attenzione riservata a Taranto”.

Con i 97.041.212,30 euro stanziati, la città potrà contare su risorse senza precedenti per avviare un percorso di rigenerazione ambientale e sanitaria in un territorio che da decenni attende interventi strutturali.

L’Accordo per la Coesione rappresenta dunque un passo decisivo verso la messa in sicurezza del sito industriale di interesse nazionale di Taranto, segnando un nuovo capitolo nella politica ambientale italiana e nel risanamento di una delle aree più compromesse del Paese.

Continua a leggere

Ambiente

Pac, accordo Ue per semplificare la Politica agricola: meno ispezioni e più sostegni ai piccoli agricoltori

Accordo tra Parlamento Ue e Stati membri per semplificare la Politica agricola comune: meno controlli, tetti più alti per gli aiuti ai piccoli agricoltori e nuove misure per gestire le crisi.

Pubblicato

del

Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto in serata un accordo sulla semplificazione della Politica agricola comune (Pac), accogliendo la proposta avanzata a maggio dalla Commissione europea. Il nuovo pacchetto prevede meno ispezioni, tetti di aiuto più alti e una gestione più flessibile dei fondi, con risparmi stimati in 1,58 miliardi di euro all’anno per gli agricoltori e 240 milioni per le amministrazioni nazionali.

Aiuti forfettari e nuovi incentivi allo sviluppo

L’intesa innalza a 3.000 euro (rispetto ai 2.500 proposti inizialmente) il tetto massimo degli aiuti forfettari annuali che i governi potranno concedere ai piccoli agricoltori. È inoltre previsto un nuovo pagamento una tantum fino a 75mila euro per sostenere lo sviluppo aziendale.

Sul fronte dei controlli, le ispezioni in loco saranno limitate a un solo anno, alleggerendo il carico burocratico per le aziende agricole più piccole e favorendo una gestione più snella e mirata dei fondi comunitari.

Maggiore flessibilità sugli standard ambientali

L’accordo interviene anche sulle “buone condizioni agronomiche e ambientali” (Bcaa), gli standard necessari per ricevere i sussidi agricoli europei. I terreni che risulteranno coltivabili al 1° gennaio 2026 manterranno tale status anche se non arati o riseminati.

Un’ulteriore semplificazione riguarda gli agricoltori biologici, che saranno automaticamente considerati conformi ai criteri “green” della Pac. Gli Stati membri potranno inoltre stabilire in che misura anche le aziende parzialmente biologiche potranno beneficiare dello stesso riconoscimento.

Fondi di emergenza e nuove tutele contro le crisi

Le capitali europee avranno la possibilità di destinare fino al 3% dei propri fondi Pac all’anno per risarcire gli agricoltori colpiti da crisi, come quelle legate ai cambiamenti climatici o alla diffusione di malattie animali.

L’accordo dovrà ora essere ratificato dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima di entrare in vigore ufficialmente.

Hansen: “Una vittoria per gli agricoltori europei”

Il commissario Ue all’Agricoltura Christophe Hansen ha accolto positivamente l’intesa: “È una grande vittoria per gli agricoltori e i produttori agroalimentari dell’Ue. Li aiuterà a concentrarsi sull’obiettivo principale: nutrire l’Europa con politiche più semplici e più giuste”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto